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Udinese-Inter 1-3. La Champions è a tre punti

Sembrava dovesse essere un’altra stazione della via crucis nerazzurra, un’ulteriore penitenza da scontare sbracato sul divano, in questa stagione da archiviare e dimenticare in fretta. Sembrava una partita segnata già dopo cinque minuti, quando mezza squadra nerazzurra si è fermata per gustarsi la discesa di Danilo, senza neanche tentare di fermarlo, la rabona di Di Natale e la dormita di Maicon, prima della conclusione imprendibile dello stesso difensore bianconero dal limite dell’area.

Sì, sembrava dovesse essere l’ennesima delusione, nonostante il cambio di modulo di Stramaccioni, un “albero di Natale” con Nagatomo a sinistra, Guarin in campo dal primo minuto al fianco di Cambiasso e Stankovic, Alvarez e Sneijder alle spalle di Milito.

Per una volta, però, gli episodi hanno sorriso ai nerazzurri, che hanno giocato con intensità nel primo tempo, pur commettendo qualche errore di troppo: la misura dei passaggi e qualcosa in difesa (uno, imperdonabile, di Ranocchia). Anche se la presenza di Sneijder ha dato più vivacità e imprevedibilità. Il pareggio immediato, realizzato dall’olandese è stata la chiave del match (grave, però, l’incertezza di Handanovic). Un pieno di fiducia che ha dato tranquillità, tanto che a tratti si è vista una squadra sicura di sé, capace di imporre il proprio gioco e che ha dato l’impressione di avere la partita in mano. Il secondo gol di Sneijder (ancora assist di Milito) non fa che aumentare il rimpianto per le troppe partite saltate dal talento orange, al netto dei limiti che pure la squadra non riesce a nascondere. Il colpo di biliardo di Alvarez (un gol “da calcetto”) ha infine chiuso i conti. Nella ripresa i nerazzurri sono stati meno volitivi e più prudenti. In qualche fase, hanno anche sofferto il forcing degli avversari, ma Julio Cesar ha congelato il risultato con un paio di buoni interventi.

I passi falsi commessi dalle rivali nella corsa al terzo posto, che ora dista tre lunghezze, autorizzano una composta fiducia. Dopo il prossimo turno (scontri diretti Roma-Napoli e Udinese-Lazio), si potrebbe anche cominciare a sognare. 

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