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Tutti (o quasi) , urlando, dicono… sicurezza… sicurezza…

Nel frattempo c’è la “catasta” di morti e feriti accumulatosi nella discoteca di Corinaldo – Ancona 

Sulla “falsariga” del buon Stefano Velardo che titolava il suo libro di verità “ Tutti dicono Germania, Germania” – 1975 - ( a proposito degli italiani che a frotte fuggivano dalla Sicilia emigrando in Germania dagli anni cinquanta ai settanta – ripubblicato da Sellerio nel 2007 -) , ora ci sono gli altri “tutti”le destre delle variegate specie, che pochi giorni addietro hanno votato in gran maggioranza il cosiddetto “Decreto Sicurezza”. Il voto definitivo alla Camera dei Deputati del 28 novembre ha visto 399 voti SI e 99 voti contrari.

Ma “Sicurezza” di Chi? Che cosa?

La nuova legge, che a detta dei proponenti (Lega – 5 stelle) e votanti (compreso Forza Italia e Fratelli d’Italia) riconfigura le priorità degli italiani riguardo la sicurezza personale, è stata “gentilmente” ed interamente dedicata alle drastiche restrizioni di accoglimento da applicare agli Umani appellati rifugiati/migranti (abolizione della protezione umanitaria, raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per il Rimpatrio ( Cpr), smantellamento dei centri Sprar per i richiedenti asilo; si comprendono inoltre per gli extracomunitari ulteriori restringimenti – esclusione per l’accesso all’iscrizione anagrafica e al servizio sanitario -, allungamento degli anni per il riconoscimento della cittadinanza, compresa la revoca per reati gravi; tra l’altro si introducono reati penali per gli eventuali occupanti di sedi stradali/ferroviarie - per vicissitudini connesse alla difesa del posto del lavoro… alla sicurezza per la sopravvivenza sociale - , di case - riservato ai senza tetto- , e…… ai posteggiatori abusivi

Il tutto è avvenuto mentre nel libro mastro dei “delitti e delle pene” che principalmente si consumano in Italia la realtà drammatica si consuma su altre questioni, con dimensioni enormi.

  • In i ITALIA, dal 1° gennaio, sono morti 679 lavoratori e lavoratrici nei luoghi di lavoro. Escluso i deceduti in itinere ( durante gli spostamenti sulle strade). Nel 2017 i morti sul lavoro sono stati 634, oltre 1350 per infortuni con mezzi di trasporto ( dati riportati dal sito “ Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro”.

     

  • Si ammazzano tante donne…specie in famiglia. Dai dati Eures si evince che nel corso di quest’anno – dati ancora parziali – la tragica situazione risulta pressoché il linea con l’anno precedente; un lieve calo del’8%. (da aggiungere gli altri morti: uomini che poi si sono suicidati, e figli uccisi). L’80,5% delle uccise conosceva l’omicida. Nel primi dieci mesi del 2017 in Italia sono state uccise 114 donne. Nel 2015 le vittime sono state 150. Dall’anno 2000 la percentuale dei femminicidi sul totale degli omicidi è in continuo aumento: 37,1% nel 2016, nel 2000 il 26,4%. I casi eclatantemente efferati aumentano. Proprio nella giornata del 9 dicembre a Paternò ( Catania) un uomo-marito ha ucciso a pistolettate la moglie e i due figli di quattro e sei anni, poi si è sparato a sua volta. E poi dicono che le armi circolanti, tenute nelle case, sono poche.

  • Sulle strade è sempre in attouna strage immensa. Nel 2017ci sono state 3378 vittime, 246.750 feriti. Seicento sono i pedoni rimasti uccisi, con un incremento del 5,3% rispetto all’anno precedente.

Poi ci sono le innumerevoli questioni che riguardano la sicurezza dovute agli eventi inquinanti -naturali che nel corso degli ultimi anni stanno assumendo caratteristiche sempre più catastrofiche per la salute e per la salvaguardia delle persone. Al primo posto gli inquinamenti ambientali, nei centri abitati ( con un forte incremento delle malattie e delle morti correlate) e nelle aree territoriali ove sono allocate attività industriali di grande pericolosità per le popolazioni, date le contaminazioni conseguenti, l’Ispra ne ha individuato 12.482, d cui 58 con “elevato rischio sanitario”; complessivamente sei milioni di abitanti in Italia sono considerati a rischio. Poi le “calamità” sempre più ricorrenti, con intensità ed immediatezze non previste dovute alle drastiche modificazioni climatiche in atto, quindi, alluvioni, frane, straripamenti di fiumi……. Molte le vittime con grandi danni materiali a seguito dei tanti eventi verificatosi degli ultimi anni.

Poi, ancora, c’è la sicurezza alimentare, con tutti i rischi sempre in agguato per la salute delle persone dovute al cibo “spazzatura” e a quello infettato da sostanze tossiche già a partire dalle coltivazioni nei campi a seguito delle miscele chimiche utilizzate, e quella delle condizioni abitative; ultimo tragico caso quello verificatosi a Reggio Emilia il 10 dicembre a seguito di un incendio sviluppatosi nello scantinato di un palazzo: due vittime e trentotto intossicati dai fumi. 

Per ultimo, tra le tante non sicurezze che stanno quotidianamente sulle teste dei cittadini, c’è il rischio fiamme che improvvisamente sgorgano da siti dove sono depositate e trattate spazzature varie. Negli ultimi mesi i casi che hanno fatto innalzare pericolosissimi fumi di grande pericolosità inquinante sono parecchi. L’ultimo quello odierno verificatosi nel TMB Salario di Roma. Quali iniziative si intendono assumere da parte del Governo nazionale?

La tragedia nella discoteca a Corinaldo ha messo a nudo una questione gigantesca che riguarda la sicurezza, che in particolare interessa i giovani. Quindi, le modalità di svolgimento del divertimento, intrattenimento, eventi musicali, nei luoghi pubblici utilizzati a tali usi. Si sono consolidate dinamiche comportamentali che, tra l’altro, oltre i sovraffollamenti non rispondenti alle licenze rilasciate, coinvolgono ragazzine e ragazzini in ore che non sono per niente confacenti. C’è un’ “industria” del divertimento rivolta ai giovani che essenzialmente è mirata al profitto più grande, sempre e comunque. Un insieme di gravi questioni che suscitano un grandissimo allarme sociale. I controlli preventivi sono fatti in maniera adeguata? 

Inoltre, c’è una vera e propria arma impropria, il cosiddetto “ Spray al peperoncino”…per “difesa personale” – elemento di fondo nella tragedia di Corinaldo, come riportato da tutti gli organi di informazione - che, diversamente dalla gran parte delle normative vigenti nei paesi europei, in Italia circola nell’acquisto con grande liberalità. Si compra anche on line. Le normative vigenti prevedono nominalmente solo due vincoli: l’età, sedici anni, e un richiamo sommario di uso per “legittima difesa ( art. 52 del codice penale). Di fatto c’è un problema notevole. Improvvisamente, le “cronache” in questi ultimi tre giorni stanno divulgando parecchi eventi - ….in precedenza non hanno mai fatto notizia -, che hanno al centro “facinorosi” che hanno utilizzato in luoghi affollati “spray al peperoncino” in luoghi affollati, con tutte le conseguenze traumatiche.

Nel nostro paese, ove la paura, montata ad arte, è stata sapientemente dirottata. La strage di Corinaldo ha bisogno di una risposta legislativa chiara ed immediata! 

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