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Trump, il terrorismo e l’Italia

Da un articolo pubblicato da "La Stampa", si rileva che un amico e stretto collaboratore del neo Presidente USA Donald Trump, Guido George Lombardi, avrebbe riferito della soddisfazione provata da Trump per l'esito del referendum italiano. Il "no", secondo il neo governo americano, rappresenta per l'Italia un primo passo verso l'emancipazione da una certa Europa conformista e inconcludente, sopratutto nei confronti del problema dell'immigrazione legato al rischio terrorismo. Così, come la Brexit e l'atteggiamento della Russia. In altre parole l'Europa è destinata a cambiare e, con la collaborazione dell'America di Trump, sempre secondo l'interlocutore, si apriranno nuovi scenari caratterizzati dai governi che difendono le rispettive sovranità.

Lombardi riferisce inoltre che in seno all'entourage di Trump si fa strada la teoria secondo la quale l'Europa è invasa da truppe islamiche (infiltrate con la massa di profughi in fuga dalla fame e dalle guerre) che hanno poco a che fare con i valori reali della religione mussulmana e che hanno qualcosa di simile ai nazisti con le loro invasioni del 1939. Ecco perché si parla, secondo Lombardi, di "una sorta di nazislamizzazione che vuole divorare l'Europa con la Sharia". Lombardi conclude infine con l'asserire che i "vari governi Renzi, Merkel e Holland sono governicchi che si sono arresi all'arroganza e alla minaccia del terrorismo, mentre l'America di Trump, la Brexit e l'Italia del "no" sono forze positive come allora lo sono stati Churchill, Roosvelt e lo sbarco in Sicilia".

Quanto riferito alla "Stampa" dall'amico e collaboratore di Trump chiarisce la visione del neo Presidente sulla politica europea e sulle relazioni che egli intende intrecciare con l'Europa e con l'Italia.

Sono cose suggestive, ma anche credibili e vere che si potranno realizzare in un prossimo futuro? Oppure si tratta di idee propagandistiche e molto avveniristiche di un Presidente tanto discusso, che ha bisogno di consenso e credibilità nel mondo? E, per quanto riguarda l'Italia, non si dovrà tenere conto dell'esito delle prossime elezioni politiche?

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