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 Home page > Tribuna Libera > Travaglio e la sua ginnastica d’obbedienza

Travaglio e la sua ginnastica d’obbedienza

"Dov'è tribunale è l'iniquità." Tolstoj

Giovedì scorso ho visto (ed era meglio che evitassi come sempre ho fatto) la trasmissione di Santoro "Servizio Pubblico" e c'era stato un interessantissimo battibecco tra Travaglio e Sansonetti. E ovviamente si parlava della Magistratura. Inutile dire che Sansonetti si trovava nella tana del lupo. Lo sbaglio che ha fatto è stato quello di parlare di Del Turco. Quando capiterà un giornalista di sinistra che farà altri esempi di ingiusta detenzione, inchieste che stroncano movimenti interi e tanto altro, compreso il legame politico tra i diversi poteri? 

Ho letto (e anche questo me lo potevo risparmiare) l'editoriale di Travaglio ove ancora una volta (la prima parte del testo perché il resto è la solita cronaca giudiziaria) ribalta la realtà che lui nemmeno conosce.

Si riferiva a Sansonetti e ha approfittato per dire che quest'ultimo è un paradosso vivente per essere uno di sinistra che critica i giudici, mettendolo al paro della destra berlusconiana.

A me di Sansonetti non mi interessa nulla, io semplicemente appofitto per mettere in chiaro la questione una volta per tutte.

I movimenti di sinistra libertari e anarchici sono sempre stati contro ogni forma di Potere e tra quelli logicamente c'è anche quello dei Giudici.

La sinistra libertaria ha sempre contrastrato il legalitarismo ora professato da Travaglio. Un uomo cieco all'obbedienza della "giustizia penale", colui che si dice contro il TAV, ma difende l'operato di Castelli e non difende chi è detenuto ingiustamente e preventivamente per il solo fatto di aver partecipato attivamente nella manifestazione. Un obbediente come l'ultimo dei soldati.

Quest'ultimo in particolar modo scrive, riferendosi a chi è di sinistra e critica i Giudici: "Un po’ come il pizzaiolo che fa la pizza alle fragole".

Casomai, io dico, andrebbe rivolta a chi è di sinistra e difende la legalità borghese. Questa è l'anomalia e non viceversa. 

Ma queste cose Travaglio non le capisce visto che ha trascorso la sua gioventù al giornale di Montanelli, il Borghese. Pare che si divertisse a pubblicare le intercettazioni fatte a quelli di Lotta Continua pur non avendo nessun rilievo penale.

Si incomincia da piccoli per poi "diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni ". Come il buon De Andrè insegna.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.61) 30 maggio 2012 19:33

    Ho letto (e anche questo me lo potevo risparmiare) l’editoriale di Travaglio...

     

    Io mi fermo a cio’ ke posti, di interessante ora come ora c’e’ molto molto altro, ma tu non trovi di meglio ke continuare con questa patetica battaglia nei confronti di Grillo, Santoro, Travaglio.

     

    E’ l’ultima volta ke visito questo pseudo blog indipendentem cancellato dai preferiti, E come me tanti tanti altri.

    Ad Maiora.

     

    Uno Qualunque.

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