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Transparency International: a Roma il punto su corruzione e sistemi di integrità nazionale in Italia e in Europa

Se la corruzione è uno dei maggiori problemi e quindi una priorità per l’87% degli italiani (contro il 74% dei cittadini europei) sembra che il Parlamento, o meglio una parte di esso non sia dello stesso avviso. Eppure non passa giorno che televisioni e giornali non annuncino un vero e proprio sciame sismico di episodi che stanno demolendo l’intero sistema politico del Paese e quel che rimane della sua credibilità internazionale. Appare sempre più difficile, anche per un presidente come Mario Monti, che solo nel giugno scorso aveva sostenuto che la corruzione e i problemi ad essa connessi hanno “moltissimo a che fare con l’attrattività del Paese”, sostenere dinanzi agli investitori esteri che oggi l’Italia è più credibile, quando risulta incontestabile che i soldi delle tasse finiscono in ostriche, champagne e viaggi esotici di abili consiglieri regionali o di manager pubblici di lungo corso.

Certo non è difficile osservare come gli italiani siano consapevoli da tempo immemorabile del peso del binomio corruzione e privilegi, eppure a fronte di una ultrasecolare esperienza sono totalmente incapaci di reagire, ipnotizzati, succubi e complici di un sistema in cui a fronte di qualche piccolo vantaggio personale si prospetta un inevitabile fallimento “morale” collettivo.

E neanche i mezzi d’informazione, ad eccezione di pochi, sono realmente indipendenti dai poteri economici o partitici che spesso li controllano con il risultato che i giornalisti non mordono, non fanno giornalismo investigativo, preferendo esercitare un ruolo di “influenzatori”, un tipo di lavoro più vicino alle relazioni pubbliche che al giornalismo. 

Ma davvero non c’è un sistema per misurare la nostra “febbre” da corruzione, sapere quanto costa agli italiani oppure quali istituzioni e settori della Organizzazione-Paese sono più permeabili ai fenomeni di malgoverno?

Domande serie, non generiche lamentele, alle quali ha dato una risposta definitiva il capitolo italiano di Transparency International, ONG leader internazionale nella lotta alla corruzione, che presenterà a Roma, il 5 Ottobre 2012 alle ore 14.30 (sede nazionale delle ACLI, in via Marcora 18). il Report NIS – Sistemi di Integrità Nazionale.

Nel report vengono analizzate ben 13 diverse istituzioni e settori, delle quali sono valutati gli strumenti (normativi e pratici) a prevenzione e contrasto della corruzione e, quindi, formulate le raccomandazioni per migliorare la trasparenza, l’integrità, la responsabilità e l’efficienza del sistema Paese.

Per quanto si continui a parlare di corruzione, TI-Italia sottolinea come ancora manchi “una piena applicazione delle convenzioni internazionali firmate e ratificate dall’Italia”. Eppure i costi economici della corruzione, oltre i gravi danni all’immagine del paese, sono stati calcolati in circa 60 miliardi di euro all’anno per le casse dello Stato e lievita il costo delle grandi opere pubbliche, fino al 40% in più rispetto al loro normale prezzo di mercato. Ma esiste un altro dato, spesso poco citato, quello dovuto al dirottamento degli investimenti esteri verso paesi ritenuti meno corrotti del nostro. E l’indice della corruzione percepita pone infatti l’Italia al 69° posto del ranking mondiale (su 182 nazioni considerate), quartultimo posto in Europa, davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria. L’Italia ottiene un pessimo 3,9 ((una scala da 0 a 10, dove 0 significa per niente corrotto).

La prima parte del convegno del prossimo 5 ottobre sarà aperta da Maria Teresa Brassiolo, presidente TI-Italia, Lorenzo Segato (RiSSC) e Davide Del Monte (Project Officier TI-Italia). Seguirà una tavola rotonda sulla corruzione a cui parteciperanno: Francesco Farina (Politica economica internazionale-Università di Siena), Ermanno Granelli (consigliere Corte dei Conti),Luciano Hinna (Economia delle aziende pubbliche e non profit, Direttore CISPA - Università di Roma Tor Vergata), Nicoletta Parisi (Diritto internazionale - Università di Catania), Gustavo Piga(Economia politica - Università di Roma Tor Vergata), Romilda Rizzo (Presidente CIVIT- Commissione indipendente per la Valutazione, l’Integrità e la Trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche).

La partecipazione al Convegno è gratuita e aperta al pubblico. Per iscriversi o per maggiori informazioni: [email protected] oppure direttamente sul il sito www.nisitalia.org.

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