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Torture in carcere in Russia: avvocata minacciata e costretta a lasciare il paese

Venerdì scorso l’avvocata Irina Biryukova (nella foto) ha diffuso un video in cui si vede un suo assistito, il detenuto Yevgeny Makarov, venire torturato da 18 agenti all’interno della colonia penale IK-1.

Siamo nella regione di Yaroslavl, nella Russia centrale, e i fatti risalgono al 2017.

L’avvocata Biryukova viene informata che le persone riprese nel video stanno pianificando una rappresaglia violenta nei suoi confronti.

Da qui la sua decisione immediata di lasciare il paese.

Amnesty International ha subito sollecitato le autorità russe a garantire protezione a Yevgeny Makarov e a indagare immediatamente per scoprire chi siano gli autori delle minacce nei confronti dell’avvocata Biryukova.

Un primo sviluppo è stato l’arresto, di sei agenti della colonia penale IK-1.

Resta il fatto inaccettabile che un atto di coraggio, come quello di denunciare le torture nel sistema penitenziario della Russia, debba spingere un’avvocata all’esilio per evitare ritorsioni.

Per questo, sta alle autorità russe garantire che l’avvocata Biryukova possa tornare nel suo paese ed esercitare la sua professione senza timore di rappresaglie.

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