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Torna il Festival del Giornalismo. Cinque giorni di incontri e dibattiti

Update: la redazione di AgoraVox si stringe attorno al dolore di Arianna Ciccone, in seguito alla perdita della sorella Laura. A lei e alla sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze

Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia è un po’ i nostri Stati generali del giornalismo e non solo, anzi. Domani a Perugia confluiranno centinaia di giornalisti, sommati a centinaia di aspiranti tali, più studenti, curiosi, appassionati, e i volontari da tutto il mondo che come ogni anno renderanno per 5 giorni il capoluogo umbro la capitale del giornalismo mondiale.

Un festival che si deve all'intuizione di Arianna Ciccone e Christofer Potter, che nel 2006 hanno deciso che fosse arrivata l'ora di creare un evento per "parlare di giornalismo, informazione, libertà di stampa e democrazia secondo il modello 2.0". 
 
Tra nomi grandi, grandissimi e meno grandi, da mercoledì a domenica sarà possibile cibarsi di un menù esclusivo e ricco. Programma alla mano la lotta diventa senza esclusione di colpi e la scelta (e conseguente esclusione) dei panel è la sfida da superare. Sì, perché come ogni anno, data la quantità di eventi e ospiti, molti panel si sovrappongono e bisogna fare una cernita (nel caso potete aiutarvi anche col my Festival – ovvero il programma che permette di personalzzare il calendario – sul sito ufficiale del Festival) per cercare di andare incontro alle proprie curiosità.
 
Si spazia dalle discussioni sul nuovo giornalismo (un ventaglio enorme che va dal data journalism all’utilizzo dei social, passando per il citizen journalism), al rapporto donne e media, un must del Festival, dal racconto della guerra al racconto delle startup più interessanti e ai progetti che sono riusciti a farsi largo i questi ultimi anni, ci sono i premi da assegnare e i workshop gratuiti. E poi ci sono i singoli nomi. C’è la “star” Andy Carvin, giornalista di NPR, ovvero colui che ha raccontato la Primavera araba tramite i twitter (“Can you confirm?”), che terrà uno dei 4 speechnote, piuttosto che Eugeny Morozov, autore di "The net delusion", Paul Lewis uno tra i più stimati giornalisti investigativi al mondo (e questo in parte riguarda anche AgoraVox, ma ne parleremo fra un po’), fino a rientrare in Italia con alcuni dei nomi più conosciuti in rete (Alessandro Gilioli, ad esempio) e non solo, i direttori di alcuni dei principali quotidiani italiani e quelli di alcuni pure player, blogger, attivisti, musicisti (quest’anno ci sarà Pierpaolo Capovilla che discuterà con Luca Valtorta, direttore di XL, in uno degli appuntamenti fissi del festival e il concerto di Gianmaria Testa organizzato in collaborazione con l'UNICEF).
 
Insomma, la scelta non manca e chi ci è già stato una volta saprà qual è l’atmosfera che si respira a Perugia in quei giorni.
 
E ancora una volta, AgoraVox sarà uno degli ospiti oltre a essere media partner. Sabato mattina alle 10, infatti, si terrà presso la Sala dei Baroni l’incontro organizzato proprio da noi dal titolo “Giornalismo investigativo e crowdsourcing”, in cui il direttore incontrerà il giornalista del Guardian Paul Lewis, considerato uno dei migliori giornalisti d’inchiesta del mondo, nonché colui che è riuscito a legare l’inchiesta al crowdsourcing grazie all’utilizzo di twitter, poi ci sarà Francesco Piccinini, Digital Manager del gruppo Caltagirone ed ex direttore di AgoraVox e Federica Cocco, freelance ed ex direttore di Owni.eu.
 
Il programma completo lo trovate qui, mentre tutti gli ospiti sono qui.

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