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Terremoto | Amatrice e Norcia raccontate dai volontari (VIDEO)

«Amatrice non c’è più» affermava il sindaco Sergio Pirozzi dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia lo scorso 24 agosto con due forti scosse, la prima alle ore 3:33 del mattino, con un magnitudo 6.0, e la seconda circa un’ora dopo di magnitudo 5.4. Delle 299 vittime del terremoto, Amatrice ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane con 235 decessi.

Per il solo sisma di agosto la stima dei danni ammonta a 7 miliardi di euro, ma mancano ancora i dati relativi ai danni delle due forti scosse di fine ottobre. Il sisma non ha dato tregua, sono migliaia le scosse registrate fino ad oggi, decine quelle di magnitudo superiore a 4. Il 26 ottobre, nei pressi di Ussita, si registrano due nuove forti scosse di magnitudo 5.4 e 5.9, il 30 ottobre con epicentro nei pressi di Norcia arriva la scossa di magnitudo 6.5, la più forte dal terremoto dell’Irpinia del 1980.

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Grafico dell’andamento temporale della sismicità nel mese di ottobre 2016. Si nota che sono 3 i terremoti di magnitudo compresa tra 5 e 6 ed uno di magnitudo al di sopra del 6 (Fonte INGV)

Il CNR comunica dati impressionanti: “Dalle analisi effettuate in questi ultimi due giorni è emersa la formazione di due distinti grossi lobi di deformazione orizzontale: un lobo si è mosso verso est di 40 cm (nell’area di Montegallo, AP), l’altro si è mosso verso ovest di 30 cm (nell’area di Norcia, PG). Evidenziate anche deformazioni verticali di almeno 60 cm nell’area di Castelluccio di Norcia. Anche Norcia ha subito una deformazione verticale sollevandosi di 12 cm”. Nel rapporto presentato dall’INGV si parla di “una rottura in superficie che si estende con continuità per un minimo di 15 km tra Castelluccio di Norcia e Ussita” con dislocazioni verticali che raggiungono i 2 metri lungo i piani di faglia principali. Fortunatamente sia le scosse del 26 ottobre che quelle del 30 non hanno prodotto vittime, ma hanno raso al suolo tutto quello che era rimasto in piedi.

Immagine a dati INGV - ​Le fasce colorate indicano i settori del sistema di faglia lungo i quali sono state prodotte fratture cosismiche in occasione dell’evento indicato con lo stesso colore (24 agosto in verde, 26 ottobre in arancione, 30 ottobre in rosa). Le stelle in diverso colore indicano l’epicentro dei tre eventi principali della sequenza (24 agosto M 6.0, 26 ottobre M 5.9, 30 ottobre M 6.5).

Abbiamo provato a fare il punto della situazione sulla zona di Norcia e Amatrice incontrando i volontari delle Brigate di Solidarietà Attiva, un gruppo di volontari autorganizzati, attivi nel cratere del terremoto dal primo sisma del 24 agosto, che gestiscono delle strutture di soccorso in questi due comuni.

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