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Tensioni Internazionali e Prezzo del Petrolio

Oggi l’edizione on line del Sole 24 Ore pubblicava un articolo dal titolo "Petrolio record, l’Iran Nucleare lo spinge oltre i 147 dollari" è interessante osservare come nel trend del crude oil momenti politici internazionali particolari costituiscano dei punti di rottura.

L’indice NYMEX ha raggiunto in questi giorni nuovi massimi.

Mi sono divertito a correlare le tensioni geopolitiche internazionali, in particolare l’orientamento della politica estera USA, con i momenti di inversione dei trend del prezzo del petrolio (Fonte Unione Petrolifera) è ciò che è venuto fuori è davvero interessante :

Nella Primavera 2003 il trend sconta con un +38% dal momento dell’inversione la guerra all’Iraq; successivamente, tra l’estate 2004 e l’estate 2005, il secondo momento di rottura (+90%!) coincidente con gli attacchi terroristici alle facilities della struttura estrattiva in Iraq e la retorica del Presidente Bush contro l’Iran...fino ad arrivare ad oggi con un +110%: nuova tensione internazionale verso l’Iran, conseguenti nuove sanzioni, sconfinamenti della Turchia in Iran e susseguente destabilizzazione della regione, timori sempre vivi per la produzione nigeriana. Francamente non so come certi analisti facciano a stimare il premio per il rischio fra 30 e 40 dollari a barile però non c’è dubbio che il mondo stia scontando la politica estera del presidente Bush!

In ultimo, sine verba, qualcosa che ci tocca la tasca direttamente, i dati sul prezzo del gasolio in Italia forniti dall’Unione Petrolifera con evidenziati i pesi del prezzo industriale e della componente fiscale... 

 

 

 
 

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