Tensione alla Scala tra agenti e lavoratori: manifestavano contro Berlusconi per i tagli allo spettacolo

La protesta non si ferma alle fabbriche, alle scuole e ai tribunali, ma giunge fino al Teatro della Scala (Milano), in occasione della cerimonia per la celebrazione del 25 aprile, organizzata dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani).

 

I dipendenti ed i lavoratori si sono ritrovati all’ingresso per contestare il taglio dei finanziamenti allo spettacolo, sventolando partiti musicali in segno di protesta all’arrivo del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Diverse le scritte negli striscioni: “no al decreto infame, via i banditi” quella più quotata, mentre “assassini” e “vergogna” sono invece le parole rivolte contro ai carabinieri che hanno impedito ai manifestanti di arrivare davanti all’ingresso del Teatro. Il cordone di polizia, in tenuta antisommossa, ha cercato infatti di evitare l’avvicinarsi delle persone, portando anche alcuni momenti di tensione e qualche manganellata ai contestatori, uno dei quali sanguinante poiché colpito al volto.

 

Un video documenta come, un ragazzo con un megafono che provava a parlare in via Filodrammatici, sia stato pesantemente allontanato con la forza, sotto le urla degli operatori dello spettacolo e dei musicisti presenti. Un buon inizio per festeggiare la liberazione dalla dittatura.