Tassare le merendine e giustificare lo sciopero per il clima: è questa la nuova politica?
La proposta del Ministro dell’Istruzione di utilizzare le “tasse” per indirizzare consumatori e produttori verso prodotti più salutari e finanziare la scuola e l'innovazione.
Il suo invito alle scuole a giustificare lo sciopero per il clima. Sono segnali di una nuova politica?
E' questa la nuova politica quella che fa del cibo spazzatura una questione politica, e un'occasione per sensibilizzare studenti e cittadini sui consumi che danneggiano la salute, sull'educazione alimentare, sulla questione climatica, o quella che rincorre il consenso ad ogni costo? Il ministro qualche risultato lo ha ottenuto. Ci sono state discussioni, approfondimenti ed analisi.
Una prima battaglia l'ha vinta dal ministro non la guerra. Sono ancora troppi gli ostacoli sul suo cammino: troppo comoda la politica pubblicità e troppo faticosa quella che cerca soluzioni ai problemi, troppo forti le lobby alimentari e più in generale quelle dell’industria che inquina.
Il fatto è che la destra e le aziende se ne fregano della conoscenza, dell’innovazione dell’educazione alimentare, della salute delle persone. Le aziende capiscono solo la riduzione dei costi, il profitto e i partiti solo il consenso.
Ma il ministro ha acceso una speranza.
Foto: Pixabay
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