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Tassa di religione in Germania, controlli delle Chiese per far pagare arretrati

In Germania le Chiese stanno facendo controlli per far pagare gli arretrati della tassa di religione anche a chi ha indicato di non essere religioso in sede di dichiarazione dei redditi. È utile ricordare che in Germania occorre prima di tutto presentare davanti all’autorità pubblica una dichiarazione ufficiale nella quale ci si qualifica come non religiosi (che ha il costo di qualche decina di euro, come riportato su Kirchenaustritt.de e su Wikipedia). Non è sufficiente indicarlo nella sola dichiarazione dei redditi.

Risultano casi – anche per italiani e francesi – di persone che si sono di viste addebitare gli arretrati della tassa di religione perché da un controllo incrociato risultano ancora appartenenti formalmente alla Chiesa. Le confessioni religiose, in primis quella cattolica, visto anche l calo vertiginoso di fedeli, si danno da fare nel controllare infatti i registri dei battezzati anche oltre i confini della Germania.

In questo caso, oltre alla dichiarazione ufficiale da presentare al Land quando ci si trasferisce, per diminuire i rischi può essere utile avviare anche prima le pratiche per lo sbattezzo, in modo da far indicare l’apostasia anche sul registro battesimale che poi il braccio fiscale delle Chiese potrebbe spulciare. L’Uaar fornisce assistenza e anche la possibilità di domiciliare gratuitamente lo sbattezzo, che sarà spedito a spese dell’associazione, contattando il nostro ufficio.

 

Leggi su www.kirchenaustritt

Questo articolo è stato pubblicato qui

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