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Svolta in Arabia Saudita: per la prima volta una donna al governo



Il re dell’Arabia Saudita, Abdullah bin Abdulaziz al Saud, ha nominato una donna come vice-ministro per l’Educazione femminile. E’ la prima donna che entra a far parte del Governo dalla sua fondazione nel 1932. Nura al Faiz è stata designata nel corso del primo rimpasto di governo effettuato dal monarca da quando ha rilevato il trono nel 2005, alla morte del suo fratellastro re Fahd. L’Arabia Saudita è una monarchia di 28 milioni di persone, ispirata al wahabismo, rigorosamente fondata sull’osservanza del Corano e custode di due luoghi sacri dell’Islam come Medina e la Mecca.


Legato all’occidente e, specialmente agli Stati Uniti, per l’enorme ricchezza derivata dal petrolio, dall’occidente ha voluto rimanere distante per quanto riguarda i diritti della donna, che non può lavorare, guidare e neanche viaggiare, se sposata. Questa nomina è quindi una grande conquista che non sarà certamente ben vista dai fondamentalisti islamici. Già da tempo, comunque, re Abdullah sta spingendo in direzione della liberazione delle abitudini e dei costumi delle donne che sempre più spesso si vedono comparire in posti di lavoro, comitati e associazioni controllati dal Governo. E’ un piccolo passo, ma un segnale importante se si pensa che nel mondo mussulmano, l’unico paese dove esiste uguaglianza tra l’uomo e la donna è il Marocco, dopo la legge entrata in vigore nel febbraio 2004. Ma per arrivare fin lì, nell’ultra conservatrice Arabia Saudita, dovranno passare decenni.

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