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Sussulto di orgoglio della società civile: arriva lo sfratto per le ragazze del Caimano

Ieri si è appresa la notizia che 14 ragazze al centro del “caso Ruby” sono state sfrattate dal residence di via Olgettina 65 poiché arrecano “danno al decoro del palazzo”. Le giovani della scuderia di Lele Mora dovranno lasciare gli appartamenti entro otto giorni. Secondo le carte e le testimonianze delle carte del “ruby-gate” nello stabile di Milano 2 vivono numerose soubrette ed escort in comodato d’uso a spese del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. I contratti di locazione erano gestiti da Nicole Minetti, igienista dentale del Premier e consigliera delle regione Lombardia, delegata anche a tenere i rapporti con il manager di fiducia del Cavaliere Giuseppe Spinelli. Gli appartamenti in questione sarebbero sette, tutti occupati da persone coinvolte nell’inchiesta che ha sconvolto la politica nazionale.

Le ragazze in questione appresa la notizia si dichiarano vittime della vicenda.

Questa notizia apparentemente banale e secondaria, svela un’inversione di tendenza che è degna di essere segnalata. Fino ad ora sembrava che le vicende che coinvolgono il Presidente del Consiglio, fossero una cosa interna tra mondo della politica e magistratura. La massa silenziosa degli italiani sembravano spettatori inerti di una vicenda che al più li imbarazzava. A differenza degli anni di tangentopoli in cui l’azione della magistratura si era saldata con un forte movimento dell’opinione pubblica, i fatti di questi giorni sembrano rilevare una società civile spenta e distratta, forse ancora propensa a concedere la propria fiducia a Silvio Berlusconi qualora si andasse ad elezioni anticipate.

Sarà che l’opposizione a Berlusconi è debole e divisa, sarà la controffensiva mediatica del Cavaliere ha sparso tra le vene dell’informazione una contro-verità patetica ma efficace, sarà che l’Italia è il paese di Niccolò Machiavelli, ma è certo che la voglia di aprire una fase nuova nella vita pubblica italiana è ancora debole. Non paragonabile per esempio allo sconcerto manifestato nei paesi esteri.

Finalmente però dobbiamo annotare che in Italia c’è qualcuno che sa ancora discernere il Bene dal Male, che non si piega al volere del potere e cerca di mantenere una condotta rispettosa della legge.

L’amministratore di Condominio che ha dato lo sfratto alle “ragazze del Cavaliere” ha dato segno di non credere alla verità propugnata per esempio da Alfonso Signorini, che per ordine di scuderia ha fatto passare una delle persone coinvolte dall’inchiesta, Ruby come una povera innocente investita da un turbine mediatico indegnamente montato ad arte. Dando credito alla versione ufficiale, il nostro Presidente del Consiglio sarebbe un filantropo incallito che regala case a povere ragazze indigenti, quanto tutti i fatti accertati dalla Magistratura fanno emergere una verità diametralmente opposta. E’ giusto che qualcuno lo faccia notare con un gesto simbolico, che certifica la volontà di non volere condividere nulla con persone di tale calibro.

Il gesto dell’amministratore dello stabile di via Olgettina certifica inoltre il fatto che mentre in Italia migliaia di giovani stentavano a pagare l’affitto o le rate di un mutuo, un nugolo di ragazze, può usufruire di abitazioni gratuite solamente in virtù dell’amicizia con il Presidente del Consiglio.

E’ questo uno dei veri scandali di tutta questa vicenda.

E’ arrivato il tempo in cui gli inquilini dello stabile in via Olgettina diano lo sfratto alle ragazze “Bunga Bunga”, è arrivato il tempo in cui gli italiani diano lo sfratto da palazzo Chigi a sua maestà Silvio Berlusconi. Il gesto di ieri fa ben sperare.

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