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Studenti della Rete della conoscenza lanciano borse vuote: sono le borse di studio che la regione non eroga

Napoli - Giunti davanti alla sede centrale dell'Università Federico II gli studenti hanno trovato i portoni chiusi. Volevano calare uno striscione di protesta e lanciare simbolicamente borse di tela vuote come le borse di studio che la Regione non eroga. Ma hanno protestato lo stesso gli studenti della Rete della conoscenza, srotolato il loro striscione - lo slogan: "Attenzione ai borseggiatori"- e lanciato le loro borse di tela.

"L'università apre le porte ai privati e le chiude agli studenti" denuncia Rita Cantalino di Link- Coordinamento Universitario.
 
"Siamo in piazza per manifestare contro il taglio dei fondi, contro l'aumento sproporzionato delle tasse - del 120% - e la contestuale riduzione dei servizi". "Siamo al ridicolo - aggiunge Cantalino - siamo borseggiati dalla Regione Campania che non da copertura finanziaria al diritto allo studio e dall'Assessore Trombetti a cui chiediamo - conclude - perchè di tutti gli aumenti di tassazione possibili non ha scelto quello piu basso".
 
In cinquemila gli studenti partenopei hanno sfilato da piazza Garibaldi al Maschio Angioino. Lo striscione di apertura: "Liberare i saperi per liberare le persone!". Prima della partenza avevano occupato per oltre un'ora la stazione centrale ed alla fine del corteo hanno occupato il Maschio Angioino dove hanno tenuto un'assemblea sotto la pioggia scrosciante. Studenti e docenti si sono confrontati e l'UdS e Link hanno lanciato un Manifesto di liberazione dei saperi e tre giorni di mobilitazione nazionale il 24, 25 e 26 ottobre.
 
Cortei simili ad Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e nelle principali città del paese.
Alla mobilitazione nazionale degli studenti che è coincisa con la data dello sciopero generale della scuola proclamato dalla FLC CGIL, ha aderito anche il coordinamento dei precari della scuola. Gli studenti in piazza hanno rivendicato: l'abolizione del PdL Aprea; un piano straordinario sull'edilizia scolastica ed universitaria; l'abolizione del 5 in condotta e del limite delle 50 assenze; l'elaborazione dello Statuto degli Studenti in stage; il finanziamento di una legge regionale per il diritto allo studio per gli studenti medi universitari, l'elaborazione di una legge quadro nazionale; la copertura totale delle borse di studio; l'abolizione del ricorso all'INVALSI come strumento di valutazione; l'innalzamento dell'obbligo scolastico.

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