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"Stronzate: Un saggio filosofico" | Censure linguistiche in casa Amazon

Il testo che segue è la recensione che ho fatto a questo libro nella versione Kindle in lingua inglese, e che ho poi, come al solito, ho inviato ad Amazon per la pubblicazione. Me l'hanno respinta facendomi sapere che non era consona alle linee guida. Non ho ben compreso cosa io abbia scritto "fuori dal seminato", come si suol dire.

Forse l'ho fatta "fuori dal vaso", è il caso di dire. Ma io non posso farci nulla: se l'oggetto del libro sono gli "escrementi" che giornalmente gli esseri umani producono, e il lessico li chiama in quel modo, sia in inglese che in italiano, (esiste la versione italiana del libro il cui titolo è "Stronzate") come anche in qualsiasi altra lingua, non vedo cosa ci sia di non conforme alle regole della comunicazione. Forse non è vero che questa stessa comunicazione sia molto più spesso fatta di "escrementi" che di "senso"? Se è così, allora Amazon mi deve spiegare come mai non ha scrupoli a vendere il libro sia come "bullshit" che come "stronzate". Allora aveva ragione Svetonio, duemila anni orsono, a scrivere "pecunia non olet". Totò avrebbe detto: "Ma mi faccia il piacere!!!..."



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"Che sia di toro o altri animali, sempre "escrementi" mentali sono gran parte delle chiacchiere che ogni giorno siamo costretti a sentire e, ahimè, anche produrre. Perché, diciamocelo chiaramente, tutti diciamo "stronzate", inutile nasconderlo. L'incolto e l'inclito, il ricco o il povero, il presidente o l'analfabeta, secondo l'illustre autore di questo libro, Harry G. Frankfurt, tutti siamo costretti a fronteggiare il vero, il falso vero, la menzogna, le bugie o le bufale. Basta intendersi sulla parola da usare, oltre che la situazione in cui uno può trovarsi. Una cosa importante, però, va detta, e che l'autore del libro, ha evitato di dire. Va bene che il suo libro ormai ha quasi una ventina d'anni. La logorrea digitale non aveva ancora raggiunto i vertici attuali, lo scrittore non poteva prevedere quanta "fuffa" o "aria fritta" sarebbe stata trasformata da cartacea in digitale in pochi anni. Mi piacerebbe sapere cosa avrebbe pensato e scritto una volta saputo della decisione di Twitter di raddoppiare le battute di scrittura su questo social. Giustamente, qualcuno ha scritto che adesso sarà possibile raccontare "stronzate" in 280 parole meglio di quanto si potesse fare in 140. Sia come sia, nessuna filosofia, legge, ideologia o politica, potrà mai negare che le "bullshit", o meglio le " stronzate" hanno una loro insostenibile leggerezza di cui nessuno può fare a meno."

Questo articolo è stato pubblicato qui

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