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Strangelove

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Il socialismo nelle sue varie forme è la cancrena dell’umanità. Giustamente il liberale Von Hayek lo ha definito la via della servitù.

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  • Primo articolo martedì 07 Luglio 2010
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Ultimi commenti

  • Di Strangelove (---.---.---.19) 13 maggio 2011 14:13
    Strangelove

    Le proposte del PD e della CGIL, proposte sposate anche da Casini, per un aumento della tassazione delle rendite finanziarie sono una solenne presa in giro.

    Aumentare l’aliquota al 12,5% facendola crescere al 20 o al 25 significa soltanto aumentare le tasse sui piccoli risparmiatori. Grazie a holding lussemburghesi e a residenze delle persone fisiche in paradisi fiscali i grandi patrimoni di confindustria sono al riparo dal fisco italiano e non pagano neppure il 12,5%.

    In pratica la sinistra chiede di tassare i risparmi dei ceti medio bassi.

    Se a questo aggiungiamo il fatto che Bersani non perde giorno di promettere a confindustria sgravi fiscali, ben si capisce come mai i miliardari di confindustria siano tutto un applauso per le proposte della CGIL e della nostra evanescente "sinistra", tutta dedita a compiacere De Benedetti e Caltagirone.

  • Di Strangelove (---.---.---.70) 4 aprile 2011 14:19
    Strangelove

    Quest’articolo mi sembra un tentativo un po’ goffo di giustificare gli aumenti fiscali voluti dal PD.

    Il PD va cianciando la storiella che il 10% della popolazione detiene il 40% della ricchezza. E come ricetta chiede più tasse.

    In realtà sono proprio le tasse ciò che fa aumentare le differenze sociali.

    I "nababbi" citati dall’articolo usano veicoli societari o hanno residenze fiscali in paesi come la Svizzera dove il risparmio delle persone fisiche non è tassato. Pertanto essi non vengono toccati dall’imposizione fiscale voluta da Visco: quest’ultima invece viene pagata dalle famiglie e dai cittadini comuni. Aumentare queste tasse significa colpire solo il risparmio dei ceti medio-bassi, aumentando così le disparità sociali.

    Anzi è probabile che le nuove tasse di Visco del 1998 gravanti sul risparmio degli italiani residenti abbiano contribuito ad aumentare le differenze sociali in questi anni.

    Faccio un altro esempio. Negli Stati Uniti storicamente le tasse sulle "cosiddette" rendite sono state più alte che da noi. Solo con Bush junior si sono abbassate al 15%. E finora Obama ha mantenuto quest’aliquota.

    Ebbene negli Stati Uniti è l’ 1% della popolazione a detenere il 40% della ricchezza. Con questa metrica oltreoceano le differenze sociali sono 10 volte più alte che in Italia. Le ricette della sinistra sono totalmente sballate: sono le ricette per creare solo più miseria.

    Inoltre il signor autore dell’articolo qui sopra in merito alla tassazione sui titoli di stato ignora completamente il fattore inflazione. La tassazione del 12,5% attuale si applica al rendimento al lordo dell’inflazione. Quindi la tassazione è molto più pesante se comparata al rendimento netto reale. Al limite queste tasse si trasformano in una beffa per il piccolo risparmiatore: se per esempio l’investitore acquista un titolo che rende il 2% annuo conto un inflazione attuale superiore al 2%, già il rendimento netto è negativo; nonostante questo il poveraccio deve anche pagare allo stato le tasse di Visco.

    Luca Troiano! Avvocato e laureando in economia bancaria? Scarsamente credibile. Diciamo piuttosto iscritto al PD o sindacalista diplomato alla scuola di demagogia proletaria.

    Tranquillo, caro amico, i nababbi come De Benedetti, Caltagirone, Montezemolo e i furbetti come il cognatino di Fini non si sognano neanche lontanamente di pagare le tasse della sinistra e dei sindacati.

    Come al solito queste vengono pagate dai poveri cristi.

    La soluzione al deficit, quindi? Non certo più tasse come chiedono i cattocomunisti dell’armata Casini-D’alema-Fini. Quelle sono semmai il problema.

  • Di Strangelove (---.---.---.121) 18 marzo 2011 16:31
    Strangelove

    Caro amico, sappi che sono stato un lettore del Sole24Ore per anni. E questo fino a poco tempo fa, quando mi sono deciso a disdire l’abbonamento di un foglio che era divenuto ormai illeggibile e inservibile.

    E’ vero comunque che i giornali in generale siano in crisi. Ma pochi presentano i cali diffusionali e il rosso profondo di questo gazzetta della propaganda.

    Per il resto è evidente che Confindustria chieda di aumentare le tasse ai cittadini italiani per ottenere favori e privilegi. Questa è una costante di questa corporazione. E francamente sfido chiunque a sostenere il contrario.

    Tu stesso nel tuo tentativo di difesa sostieni in realtà le mie ragioni.

    Sia la Marcegaglia che gente come De Benedetti chiedono di aumentare le tasse sul risparmio degli italiani (e sulla ricca torta dell’iva) per abbassare le tasse al sistema delle imprese. E questo quando questi baroni feudali non pagano nulla della cosiddetta tassazione delle rendite: spaziando dalla residenza fiscale in Svizzera o a Montecarlo fino alle holding lussemburghesi, i patrimoni finanziari del gotha confindustriale sono blindati e al sicuro.

    I membri di Confindustria quindi chiedono soltanto più tasse sui cittadini italiani comuni per poter ottenere prebende e rendite sotto forma di agevolazioni fiscali per lo scassato tessuto imprenditoriale di cui sono intestatari: più utili e ricavi da portare in Svizzera.

    Sono proprio quest’ipocrisia e assurdo parassitismo ciò che più schifa di questi impresentabili personaggi. E visto le proposte fiscali che si sentono non è un caso che sia il ceto medio a esserne più schifato. E comunque con le proposte sull’iva ce n’è per tutti i ceti sociali.

    Il sole24ore se lo leggano i 4 parassiti di confindustria e i cagnolini del sindacato.

  • Di Strangelove (---.---.---.222) 17 marzo 2011 15:33
    Strangelove

    L’inflazione è sicuramente un problema per le tasche del cittadino. Ma alzare la tassazione sulle "rendite" finanziarie significa aumentare le tasse che gravano sul piccolo risparmio.

    Miliardari come De Benedetti non pagano nulla della cosidetta tassazione delle rendite e dei capital gain. Essi incassano invece gli sgravi fiscali che il PD promette a confindustria.

    In questo modo le tasche dei cittadini si svuotano per l’inflazione e per le tasse ispirate dalla demagogia sindacal-socialista.

    Le ricette puramente demagogiche del PD e dei sindacati tendono a peggiorare la situazione e per questo sono ben lungi dall’essere una soluzione. Anzi, è auspicabile che il partito di D’alema non torni più al governo, avendo già fatto fin troppi danni nel passato.

  • Di Strangelove (---.---.---.68) 7 gennaio 2011 18:08
    Strangelove

    Il PD ricalca la caricatura di Tafazzi quando parla di tassare le "rendite". E’ impossibile aumentare le tasse sui patrimoni di confindustria. Al limite costoro possono fare come hanno già fatto gli Agnelli e Marchionne: portare la residenza fiscale in Svizzera. Nessuno stato liberale può impedire questo tipo di ultima risorsa a disposizione del libero individuo. In questo modo alzare le tasse sulle "rendite" ha come unico effetto di spremere il piccolo risparmio e di far pagare più tasse ai ceti medio - bassi. Tafazzi all’opera.

    Tassare le "rendite" è fonte di iniquità e di disuguaglianza sociale. Facendo così una famiglia normalissima paga, un Agnelli no. In queso modo le disparità aumentano. Non per nulla confindustria è più che favorevole nel tassare le "rendite". Questo solo dovrebbe far riflettere alcuni.

    Queste proposte fiscali sono ridicole, primo perchè gli italiani sono fra i popoli che tendono a risparmiare di più. Secondo perchè se proprio si vogliono ridurre le disuguaglianza, la cosa prima che si dovrebbe fare è cancellare le cosiddette tasse sulle "rendite".

    A proposito di statistiche: Quello che non si dice è che circa il 60% dei beni mobiliari globali vive all’ombra dei paradisi fiscali. Quel 10% di persone se la ride delle tasse della sinistra. Queste tasse fanno piangere solo i cittadini comuni.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Politica Economia Tribuna Libera

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