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Storia del Calcio: gli highlander del gol

Ultimamente ci stiamo meravigliando per le gesta di vecchietti terribili come Fabio Quagliarella e Sergio Pellissier, che stanno seguitando a segnare caterve di reti anche dopo i 35 anni, età che per molti ha invece rappresentato la linea di confine con la carriera. Con questo articolo vediamo in sintesi di ripassare i nomi più illustri dei bomber sempreverdi, che hanno sfidato la forza di gravità anagrafica.

Fabio Quagliarella, Sergio Pellissier (39 anni) e compagnia bella sembrano non voler prendere in considerazione la carta d’identità, continuando a segnare come dei giovincelli, sfidando le leggi fisiologiche ed il declino che la natura prima o poi impone a tutti. Ma costoro - pur rappresentando dei casi limite - sappiano che non sono certo i primi a farsi beffe dell’anagrafe. La storia del calcio, infatti, è piena, più di quanto si pensi, di calciatori goleador over 35.

Il caso più emblematico, almeno in Italia, prima dell'exploit di qualche anno fa targato Luca Toni (capocannoniere a ben 38 anni!) fu quello di Silvio Piola, che negli anni ’50 sfornava gol a go-go anche alla soglia dei 40 anni, arrivando a concludere una stagione, a 38 anni suonati, con ben 18 gol (l’anno prima era arrivato a 19…), per quello che per decenni rimase un primato imbattibile. Per l’epoca fu a maggior ragione un’impresa straordinaria, poiché in quegli anni la vita media di un attaccante era molto più breve di oggi, tanto che in molti casi già a 30 anni ci si sentiva sul viale del tramonto (G. Boniperti, tanto per citarne uno, non a caso si ritirò a 32 anni, così come appesero le scarpette al chiodo anzitempo personaggi come M. Platini e, per rimanere in casa Italia, P. Rossi).

Nei primi anni Duemila fra i bomber evergreen si distinse un certo R. Baggio, che col Brescia concluse in doppia cifra (12 gol) la sua ultima stagione (e le altre tre precedenti), a 37 anni compiuti, dispensando calcio con fare sapiente. Andando a ritroso nel tempo troviamo diversi stranieri molto restii a chiudere i battenti alla porta del gol, su tutti non si può non ricordare il sommo Alfredo Di Stefano (Real Madrid anni Sessanta), 11 gol a 35 anni, 12 a 36 ed ancora 11 a 37. E che dire del grandissimo ungherese Ferenc Puskas, 20 gol a 35 anni, 26 a 36, 21 a 37 e 11 a 38? Il goleador del Real Madrid senz’altro è stato il più prolifico marcatore over 30 e 35 di tutti i tempi, almeno considerando i campionati più competitivi.

In Sudamerica ha infranto tutti i record di nonno del gol il celebre Romario, capocannoniere con 23 gol a quasi 40 anni! Rimanendo fra i brasiliani merita una citazione la piccola grande impresa di Zico, 14 gol in Giappone a 41 anni, età improponibile persino ai giorni nostri. Meritano una menzione anche Bobby Charlton (18 gol a 38 anni) e G. Batistuta (25 gol a 35 anni, seppur in un torneo di terz'ordine...).

Andando molto a ritroso nel tempo, sempre fra i brasiliani, negli anni Venti destò clamore il mitico Arthur Friedenreich (di chiare origini tedesche), 30 gol a 36 anni, 19 a 37, 25 a 38 ed addirittura 29 a 39 (sì, avete letto bene)! Tornando in Italia, si ricorda il bisonte Dario Hubner, Piacenza, principe dei marcatori 2002 a ben 35 anni (all'epoca un super record), per un traguardo che pochi anni dopo avrebbe sfiorato Antonio Di Natale ( 23 reti a 35 anni, per poi farne 17 a 36 e 14 a 37) e infranto, come già detto, L. Toni, del Verona, unico nel dopoguerra, in A, ad andare due volte oltre quota 20 reti dopo i 35 anni d'età.

 

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