• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > Stato di Internet secondo trimestre 2014, in Italia timidi segnali di (...)

Stato di Internet secondo trimestre 2014, in Italia timidi segnali di crescita

Akamai rende noto il nuovo rapporto sullo Stato di Internet nel secondo trimestre del 2014. E per quanto riguarda l’Italia, si intravedono piccoli segnali. Per quanto riguarda l’adozione della banda larga, si registra un aumentato del 28% su base annua, stabilizzandosi al 65%. La velocità di connessione registrata è di 5,8 Mbps, in crescita dell’11% rispetto al trimestre precedente. 

italia-banda-larga

Nuovo rapporto di Akamai sullo Stato di Internet nel secondo trimestre del 2014 che, sulla base dei dati raccolti dalla Akamai Intelligent Platform, offre un’analisi approfondita di dati quali velocità di connessione, adozione della banda larga nelle reti fisse e mobili, attacchi informatici, esaurimento degli indirizzi IPv4 e adozione degli IPv6, adozione del 4G e traffico sulle principali property web e attraverso i maggiori fornitori di servizi Internet. Ebbene, iniziamo con l’evidenziare alcuni punti a carattere generale, per poi passare a vedere nel dettaglio i dati che riguardano più da vicino il nostro paese. Nel secondo trimestre di quest’anno, la velocità di connessione a livello globale supera la soglia dei 4 Mbps, e in Romania, Danimarca, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi l’adozione della banda larga supera il 90%. In Europa si registra un calo degli attacchi DDos e si registra una diminuzione del 15% livello globale. E per quanto riguarda le reti 4K (le reti Ultra HD), Svizzera, Paesi Bassi e Svezia sono primi in Europa con oltre il 25% di connessioni a oltre 15 Mbps.

Fatta questa introduzione generale, adesso vediamo meglio i dati del rapporto con un focus particolare sul nostro paese, che è quello che ci interessa maggiormente.

Velocità di Connessione e Banda Larga

La velocità media di connessione globale è cresciuta del 21% rispetto al primo trimestre, superando per la prima volta la soglia dei 4 Mbps e assestandosi su 4,6 Mbps. E la Svizzera continua ad essere al primo posto della graduatoria europea con una velocità media di connessione di 14,9 Mbps. Una crescita sensibile rispetto al trimestre precedente è stata osservata in tutti i Paesi europei, dal +7,4% della Francia al +27% della Romania. Notevole anche l’incremento anno su anno, con crescite variabili dal 22% di Italia e Austria al 58% dell’Irlanda. Anche il picco di velocità media ha subito una sensibile crescita rispetto al primo trimestre in tutti i Paesi. Al primo posto compare la Romania con una velocità media di connessione superiore a 60 Mbps, seguita da Paesi Bassi, Svizzera e Belgio con velocità superiori a 50 Mbps.

In Italia, la velocità media di connessione registrata nel secondo trimestre 2014 è di 5,8 Mbps, in aumento dell’11% rispetto al trimestre precedente (Q1 2014) e del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q2 2013). Il picco di velocità media di connessione raggiunto in Italia è pari a 26,4 Mbps, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2013) e un aumento del 23% rispetto al trimestre precedente (Q1 2014). Nonostante questi aumenti, l’Italia è però l’unico Paese tra quelli europei a registrare picchi di velocità media di connessione sotto i 30Mbps.

italia-velocità-connessione

Per quanto riguarda il tasso di adozione della high broadband (<10 Mbps), si nota una forte crescita raggiungendo il 23% grazie all’incremento del 12% durante il secondo trimestre. Tra i Paesi europei, Svizzera, Paesi Bassi e Romania hanno mostrato crescite superiori al 50% e, con l’unica eccezione dell’Italiatutti i Paesi hanno evidenziato crescite superiori al 10%. Variazioni positive trimestre su trimestre nell’adozione della high broadband sono state osservate in tutti i Paesi oggetti dello studio. Il tasso di crescita più alto è stato osservato in Portogallo (+92%), il più basso in Finlandia (+5%).

Quindi, l’Italia insieme a Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa, rimane tra gli unici Paesi EMEA a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Nel trimestre in esame, l’adozione di high broadband in Italia registra però una crescita del 52% rispetto al trimestre precedente (Q1 2014) e una crescita del 102% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi il 6,6% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps.

Per ciò che riguarda il tasso di adozione della banda larga (>4 Mbps), si nota una crescita del 5,6% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo il 59%. Romania, Danimarca e Paesi Bassi hanno raggiunto la Svizzera nel ristretto numero di Paesi con un tasso di adozione superiore al 90%.

In Italia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2013) l’adozione della banda larga è aumentata del 28%, stabilizzandosi al 65%. E, rispetto al trimestre precedente, si registra un incremento dell’11%.

 italia-banda-larga-2014

Adozione 4K

Nel secondo trimestre, la maggior parte dei Paesi europei aveva più del 10% delle connessioni ad Akamai a velocità pari o superiori a 15 Mbps, percentuale che sale al 25% per i primi tre Paesi: Svizzera, Paesi Bassi e Svezia. Il primo posto spetta alla Svizzera con il 33% delle connessioni già pronte per il 4K., Portogallo e Romania hanno visto la percentuale raddoppiare rispetto al trimestre precedente mentre l’incremento più basso si è avuto in Finlandia (14%).

Seppur al 41esimo posto a livello mondiale, con solo il 2,5% delle connessioni a superare i 15 Mbps, l’Italia registra un aumento di oltre il 100% (+106%) rispetto allo stesso periodo del 2013 (Q2) e un +54% rispetto al primo trimestre di quest’anno.

Attacchi Informatici e DDos

Nel trimestre in esame (Q2 2014), Akamai ha identificato 161 Paesi origine degli attacchi, 33 meno che nel primo trimestre. La Cina ha mantenuto la sua posizione di principale fonte di minaccia al mondo (43% degli attacchi). Al secondo posto l’Indocina, con un numero di attacchi doppio rispetto al primo trimestre (15%). Al terzo posto gli Stati Uniti col 13% in leggera crescita rispetto al 11% del trimestre precedente.

L’Italia è responsabile dello 0.1% degli attacchi generati.

Per quanto riguarda gli attacchi DDos (Distributed Denial of Service), a livello globale il numero di attacchi risulta diminuito del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In Europa la diminuzione è stata del 14% rispetto al trimestre precedente, passando da 57 a 49 attacchi. Per la prima volta da quando Akamai ha iniziato a monitorare questo tipo di attacchi, il numero di client che ha subito attacchi successive è diminuito dal 26% al 18%. Solo due client sono stati colpiti da attacchi DDoS più di cinque volte. Uno solo è stato attaccato sette volte, contro i 17 attacchi del trimestre precedente.

Europa rimane leader nell’adozione di Ipv6

Per quel che riguarda gli indirizzi Ipv4, L’Italia permane in nona posizione nella top ten globale, nonostante una diminuzione del 3,8% rispetto al trimestre precedente (Q1 2014) e una diminuzione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q2 2013) assestandosi a poco più di 19 milioni di indirizzi connessi.

Per quanto riguarda l’adozione di IPv6, il maggior numero di richieste continua a provenire da provider fissi e mobili, capitanati da Verizon Wireless col 50% delle richieste ad Akamai su IPv6. Per altri quattro operatori (Telenet, Brutele, Kabel Deutschland e XS4 ALL) oltre un terzo delle richieste ha avuto luogo su IPv6. I Paesi europei continuano a guidare la classifica mondiale dell’adozione di indirizzi IPv6, occupando sette delle prime dieci posizioni. I volumi di traffico IPv6 sono più che raddoppiati rispetto al trimestre precedente in Repubblica Ceca e sono cresciuti di oltre un terzo in Belgio. In Romania e Germania, invece, i livelli di adozione sono diminuiti rispetto al primo trimestre, con un calo del 25% in Germania. Ciò è però dovuto a un forte aumento delle richieste Ipv4 che si traduce in un calo del traffico IPv6 in termini percentuali.

Connettività Mobile

Nel secondo trimestre 2014, sono 56 i Paesi considerati all’interno della sezione connettività mobile, che comprende l’utilizzo di Internet da smartphone, tablet, computer e altri dispositivi che si connettono a Internet tramite operatori di telefonia mobile. A partire dal rapporto relativo al trimestre precedente, la connettività mobile è stata aggregata a livello Paese, anziché a livello provider.

Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile si attesta sui 4,7 Mbps con picchi medi di 35,7Mbps.

In Corea del Sud, che continua a mantenere la prima posizione, la velocità media di connessione mobile è cresciuta leggermente da 14,7 a 15,2 Mbps. Per contro il valore più basso spetta al Vietnam, con 0,9 Mbps. La velocità media di picco nei Paesi considerati varia tra i 108 Mbps dell’Australia ai 5,7 del Vietnam. In Europa è la Slovacchia il Paese con la velocità media di connessione più elevata, con 8,0 Mbps.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità