• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Sposati e sii sottomessa. Manuale per la donna moderna

Sposati e sii sottomessa. Manuale per la donna moderna

Non vorrei essere preso per un turpe maschilista.

Magari soggetto a saltuari rigurgiti di ommismo d’altri tempi (tipo “l’omm ch’è omm addà ommà”, versione napoletana “sofisticata” del ben più rudimentale “addà puzzà”).

Ma devo confessare di essermi incuriosito di un libro, pubblicato in Italia nel 2011, ma rilanciato in questi giorni con grande rumore da Il Fatto Quotidiano per via dell’edizione spagnola che ha suscitato nel paese iberico, a differenza che da noi, un’ondata di proteste femministe a dir poco virulente.

Fino al punto che l'Arcivescovo di Granada - uno già famoso per un'affermazione a dir poco delinquenziale contro l'aborto "uccidere un bambino indifeso, per mano della sua stessa madre, dà agli uomini il diritto, senza limitazioni, di abusare del corpo della donna" (sic!) - ha pensato bene di rendere pubblico il suo pensiero in cui esalta l'opera - ritenuta addirittura "evangelizzatrice" dall'Osservatore Romano - e sfrutta l'occasione per sostenere che "solo in un terreno cristiano avrebbero potuto fiorire tutte le grandi critiche alla religione del XIX secolo - Feuerbach, Nietzsche, Comte, Freud e Marx, solo per ricordare alcune di quelle più importanti - alla Chiesa, che oltretutto è da sempre disposta a ricerverle con gratitudine nella misura in cui esse documentino un tentativo di ricerca del vero".

Io mi ricordavo una storia un po' diversa, in cui la Chiesa - a cui si devono secoli di roghi, torture e persecuzioni - è stata il grande nemico a cui resistere e poi da combattere per conquistarsi il diritto anche solo di pensare.

Ad ogni modo, il libro, scritto da una arguta giornalista italiana della RAI, Costanza Miriano, ha sollevato un discreto scalpore. Si intitola “Sposati e sii sottomessa” e il titolo già spiega in abbondanza le polemiche che sono seguite.

Non ho comprato il libro (né lo farò), ma ho letto con curiosità il blog dell’autrice, dove parla della sua fatica letteraria. E devo dire che lo stile leggero, sbarazzino, mi ha divertito per un po’. La ragazza è intelligente e colta, e si vede. Giornalista affermata, quarantenne moglie e madre di un tot di figli, non fa mistero di essere ben contenta della sua situazione di “donna sottomessa”.

E un po’ se ne vanta, fra le righe e anche sopra le righe; in fondo non è che ha scoperto l’America, ha scoperto l’acqua calda di una situazione femminile pressoché plurimillenaria.

Di sicuro pubblicare un libro così in un periodo in cui ogni due giorni una donna viene uccisa e non si sa quante brutalizzate, seviziate, stuprate perlopiù da mariti, fidanzati amanti, ex (ma lei accusa la stampa di "pompare" le notizie) può ovviamente suonare come pesantemente provocatorio (o del tutto fuori luogo).

Soprattutto da una che sarebbe favorevole anche ad abolire la festa dell'8 marzo e che ci ricorda che "l’uomo dovrebbe avere il ruolo della guida: se inizia anche lui a cambiare i pannolini o a preparare le pappe non potrà essere autorevole…".

Suo marito, tal Guido Tombari, si è risparmiato un bel po' di sederi infantili da pulire. E avrà così accumulato (gratuitamente) un tot di autorevolezza in più, si suppone, anche se non si riescono a collegare granché i due aspetti della questione.

Ma l'autrice ci avverte: “Quando parliamo - sottovoce per evitare il linciaggio - di sottomissione dobbiamo uscire dal linguaggio del mondo, che legge tutto nell’ottica del dominio, del potere". Ed entrare in un linguaggio che si fa quasi mistico "la sottomissione non viene dal deprezzamento, non la si sceglie perché si pensa di non valere"; al contrario "anche una donna che lavora, e che lo fa ad alto livello, può essere sottomessa se ascolta il marito, lo rispetta, tiene in gran conto le sue opinioni e le mette prima delle proprie".

Infine si deve ricordare che “Il nostro Re sta in croce, però così ha vinto contro l’unico nemico invincibile, la morte”.

Insomma, la sottomissione della donna è paragonata alla crocefissione del Messia. Un po’ azzardato, mi pare, e anche vagamente delirante, ma tant’è, il concetto è (quasi) chiaro.

Ed essendo una così fervente cattolica che si occupa da tempo di informazione religiosa, si lancia in interpretazioni discutibili - e discusse - del pensiero paolino (cosa che, mi è capitato di notare, sta tornando di moda ultimamente soprattutto fra le teologhe, ergo nel mondo femminile) finora noto come il tòpos emblematico della misoginia cristiana più spinta.

Il successo dell’apostolo delle genti in alcuni settori (ristretti per fortuna) del femminile non può essere altro che un prevedibile riflusso, un po’ tardo, alla forse sterile ondata femminista di alcuni decenni fa.

Tutto ciò avviene con grande entusiasmo, ovviamente, dei microfoni della Chiesa come l’Avvenire o l’Osservatore Romano. Dai riferimenti alla lettera di Paolo di Tarso agli Efesini, deriva anche il titolo del libro. E sulle parole dell’apostolo casca l’asino.

“Quando san Paolo dice alle donne di accettare di stare sotto, non pensa affatto che siano inferiori. Anzi, è al cristianesimo che dobbiamo la prima vera grande rivalutazione delle donne - ci spiega l'autrice - la sottomissione di cui parla Paolo è un regalo, libero come ogni regalo, che sennò sarebbe una tassa. È un regalo di sé spontaneo, fatto per amore”.

In realtà si possono leggere alcuni passi di Paolo (apocrifi o no, qui non ha importanza, questi sono i testi che la Chiesa ha tramandato per secoli) che non mi pare parli di "regali": “Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia" (Timoteo 2,12).

Essere salvata “partorendo figli” è la sintesi più esatta del pensiero cristiano, l’unica religione in cui la sessualità è stata considerata per millenni un atto peccaminoso di per sé, riscattabile solo dalla procreazione. La donna quindi (la “porta del diavolo” di Tertulliano) ha questa unica speranza, che è anche l’unica sua funzione: partorire, non insegnare, né tantomeno, essendo colpevole a priori, dettare legge. E nemmeno parlare: "che le donne tacciano in chiesa, perché non è permesso loro di parlare; anzi siano sottoposte, proprio come dice la Legge; e se vogliono imparare qualcosa, chiedano ai loro mariti, a casa. " (Prima lettera ai Corinzi 14.34).

In poche parole “Sottomettersi al marito e fare figli, secondo il precetto di san Paolo”, come riassume, tremebondo di entusiasmo, Camillo Langone, giornalista ultracattolico di varie testate di area berlusconiana, già famoso per aver sostenuto su Libero che togliendo i libri alle donne nasceranno finalmente più bambini

Si potrebbe sostenere con qualche ragione che quella di Langone è un'affermazione demenziale, ma come dargli torto se lei ci delizia con frasi tipo “La mia risposta a qualsiasi problema è una a scelta tra le seguenti: ha ragione lui; sposalo; fate un figlio; obbediscigli; fate un altro figlio; trasferisciti nella sua città; perdonalo; cerca di capirlo; e infine fate un figlio”.

Insomma la felicità non sta nella faticosissima scalata al cielo, ma nel rinunciare a potere e parità. E sottomettersi a un lui tanto generico quanto indefinibile. Sarebbe comprensibile se una donna decidesse di tenere in gran conto le opinioni di un marito intelligente, arguto, colto, creativo, eccetera, ma se è solo un pirla? Un violento? O un cretino?O un delinquente? Anche a questi la donna si deve sottomettere? La signora ci lascia nel dubbio o forse nel libro scende nei particolari e distingue, chi lo sa.

Ma non lo leggerò e sconsiglio alle donne di leggerlo; per non finire magari come auspica il Langone di cui sopra: con l'abbandono dei libri, della conoscenza, della crescita culturale, della stessa identità personale e sociale per finire chiuse in casa a fare figli, come giovenche da riproduzione. Così ogni cosa andrà magicamente a posto.

Aria fritta vista da migliaia d'anni; gli ultimi a proporre in occidente una simile visione della donna mi pare che fossero nazismo e fascismo.

Tutto ciò sarebbe quindi una gag divertente, se non fosse - alla fine - una tesi così fantasiosamente paradossale. Che però apre la strada ai Langone di turno; e su questo non è opportuno ironizzare né è da sottovalutare.

 

Camillo Langone

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 20 novembre 2013 15:34

    Buon giorno Fabio, mi spiega perche voi atei siete ossessionati dalla chiesa?la infilate ovunque...
    Emanuele Lualdi

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 21 novembre 2013 01:14
      Fabio Della Pergola

      Buongiorno Emanuele.

      Cercherò di spiegarglielo in breve, facendo però una premessa. La premessa è che mi occupo anche di molte altre cose e ovviamente sarei ben lieto di non occuparmi di Chiesa.

      Ma purtroppo è la Chiesa (o il suo insegnamento, la sua tradizione, la sua "antropologia") che si infila ovunque e quindi è facile trovarsela fra i piedi in continuazione.

      In particolare è imperativo occuparsene quando un prelato arriva a sostenere che "se una donna abortisce gli uomini sono legittimati a stuprarla senza limiti". Ma a lei sembra che si possa stare zitti davanti a una frase così ? Oppure quando un giornalista dice che "se si tolgono i libri alle donne ci saranno più figli" che saranno ovviamente figli di donne ignoranti e manipolabili a piacere.

      Davvero lei trova strano che uno reagisca a discorsi simili ? Alla diffusione di una simile "cultura" ? Non mi pare una domanda da fare, davvero.

    • Di (---.---.---.137) 18 dicembre 2013 10:49

      E’ la chiesa che si infila ovunque perpetrando sessismo, omofobia, controllo ed esclusione sociale! Quella altrui è solo una reazione ad una fastidiosa ingerenza!!

  • Di (---.---.---.194) 21 novembre 2013 13:54

    Buon giorno Fabio, certo le parole di San Paolo non sono il massimo come anche anche quelle degli altri soggetti citati nell’articolo , ma che dire di quelle parole pronunciate da Dawkins a favore di una moderata pedofilia?In questo caso invece riesce a stare zitto?

    Fabio, giusto per dare a Cesare ciò che è di Cesare, anche il materialismo elargito dalla cricca degli atei è sempre tra i piedi.....
    Seguo quando posso i suoi articoli e confermo che si occupa anche di altro.
    Buona giornata
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 21 novembre 2013 14:36
      Fabio Della Pergola

      Sono certo che se vorrà scrivere una bella reprimenda su Dawkins la leggerò volentieri. Nel caso della pedofilia naturalmente sono consapevole che la questione non riguarda solo la Chiesa (basti pensare a certe espressioni di Foucault, ma anche di Vendola...). E il problema pedofilia è ovviamente devastante, chiunque ne sia responsabile; la differenza è che la Chiesa avrebbe potuto contenere e reprimere i casi di pedofilia accaduti al suo interno, ma li ha invece notoriamente insabbiati e spesso ha contribuito a diffonderli spostando i preti pedofili quà e là nelle varie diocesi. Quindi c’è una responsabilità dell’Istituzione che è grave tanto quanto quella - personale - dei singoli pedofili.

      Quanto al materialismo "sempre fra i piedi" dovremmo forse riconoscere che si tratta di uno scontro culturale epocale. La differenza fra un ateo e un credente è che l’ateo (ma sia chiaro, parlo di ateismo nelle democrazie, non dell’ateismo dei regimi totalitari che ha altre origini e violenza politica) non impone al credente di seguire il pensiero degli atei (nessun credente è obbligato a divorziare o ad abortire) mentre il credente storicamente ha imposto la sua fede come legge dello stato (impedendo agli atei di divorziare, abortire eccetera). Solo in un contrasto di idee secolare si è arrivati all’oggi. Ma lo scontro culturale è tuttora in corso, basti pensare ancora all’aborto, ai diritti civili degli omosessuali, al fine vita, alla questione delle cellule embrionali e molto altro ancora. Sono temi scottanti che riguardano direttamente la vita e la dignità dimilioni di persone, ma più ampiamente la cultura dominante nelle società moderne.

      Uno scontro di tale portata è ovviamente "sempre fra i piedi", non è colpa mia, ma della storia umana. E io vi partecipo con le mie idee (avendo solo quelle...) e con la mia capacità di scrivere che non so valutare.

      Nella fattispecie dell’articolo, non sarò certo io a impedire (anche se lo potessi) alla signora Miriano di scrivere quello che pensa, ma mi sembra legittimo criticare quella che appare come una riproposizione in abiti più moderni e sbarazzini di una logica di sopraffazione millenaria (molto apprezzata dalla Chiesa).

      In ogni caso, anche nel dissenso, grazie di seguirmi.
      FDP

  • Di (---.---.---.153) 22 novembre 2013 09:40

    Fabio, potrà sembrarle strana la mia risposta, sicuramente si sarebbe aspettato una condanna secca ,ma penso che quello che lei chiama insabbiamento( le ricordo che la chiesa non è solo pedofilia, ecc ecc , il cicap non mi sembra che sia da meno ad insabbiare ), sia stato fatto solo per salvaguardare la credibilità della chiesa e di tutti quegli uomini che all’interno di essa tutti i giorni sacrificano la loro vita per il prossimo . Mi trovo in disaccordo anche con la sua affermazione dove dice :” La differenza fra un ateo e un credente è che l’ateo (ma sia chiaro, parlo di ateismo nelle democrazie, non dell’ateismo dei regimi totalitari che ha altre origini e violenza politica) non impone al credente di seguire il pensiero degli atei”. La differenza sta nel fatto che : la chiesa fa questo in modo aperto l’ateismo in modo subdolo. Se pensa che, Piero Angela continua a spacciare nei suoi documentari l’evoluzionismo ( in barba hai contribuenti) come scienza certa ……Ormai sanno anche i bambini che l’evoluzionismo è pari alla favola di Pinocchio, questo non sono io a dirlo ma parte della scienza progressista, Atea e non.

    Fabio, da questo scontro epocale sono certo che in futuro nascerà un ibrido tra la mia religione e la sua fede, che soddisferà entrambi , ma solo se se saremo abbastanza maturi da mettere da parte i nostri pregiudizi.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 22 novembre 2013 10:21
      Fabio Della Pergola

      "...penso che quello che lei chiama insabbiamento (...) sia stato fatto solo per salvaguardare la credibilità della chiesa"

      La questione sta tutta qua: che sia io o chiunque altro a chiamarlo "insabbiamento" non importa. Quello che importa è che c’è stato e lo dice anche lei: "penso...che sia stato fatto".
      Senza mettersi lì a ricordare la Crimen sollicitationis o il De delictis gravioribus siamo già arrivati a un punto di accordo sostanziale: la Chiesa ha occultato i casi di pedofilia.

      A seguire lei giustifica: l’ha fatto per salvaguardare la sua credibilità. Mi permetta di osservare che la credibilità della Chiesa è stata ampiamente compromessa da questo occultamento. Così come la credibilità della classe politica è stata compromessa dall’occultamento delle malefatte dei politici. La sua giustificazione, mi scusi, non è giustificazione né valida né accettabile. Al contrario dimostra come un comportamento ignobile e deleterio (oltre che illegale) possa lievitare e diffondersi come un cancro proprio grazie alla logica dell’occultare per salvare la faccia. Trovo la sua frase davvero terribile.

      Passiamo al secondo punto: lei dice "la differenza sta nel fatto che: la chiesa fa questo in modo aperto l’ateismo in modo subdolo". Stiamo parlando del fatto che la Chiesa costringe chi non crede ad adeguarsi alla logica culturale (non necessariamente religiosa) dei credenti. Basti ricordare che Leone XII affermò che chiunque accettasse la vaccinazione antivaiolo "cessava di essere figlio di Dio. Il vaiolo è un castigo voluto da Dio, la vaccinazione è una sfida contro il Cielo": tanto per dire.

      Insomma lo ha sempre fatto e solo negli ultimi due o tre secoli un "libero pensiero" si è progressivamente liberato da questa cappa di oppressione. E’ lo stesso contrasto che vediamo tuttora su certi argomenti non a caso definiti, dai vari papi, "non negoziabili".

      Lei dice che anche il pensiero ateo lo fa, ma in maniera più subdola. E cita il caso dell’evoluzionismo che lei definisce "scienza certa spacciata". Naturalmente all’opposto di una "scienza certa" ci sarebbe solo la fede in un atto creativo che mi sembra essere quantomeno più ’spacciata’ di qualsiasi ipotesi scientifica, anche la più azzardata. Avevo scritto qualcosa al proposito: qui http://www.agoravox.it/Dio-bosone.html

      Dire che " l’evoluzionismo è pari alla favola di Pinocchio" può essere anche accettabile (se si fanno altre ipotesi più credibili) ma solo se - prima - si concorda che l’ipotesi creazionista è credibile tanto quanto quella del Pastafarianesimo.

  • Di (---.---.---.153) 22 novembre 2013 14:54

    Fabio, se vuole possiamo cominciare ad occuparci anche di quello che occulta l’ateismo .Io invece trovo terribile che lei sprechi fiume di parole per discriminare gli errori della chiesa, e scusi il mio ripetermi, ma non un cenno sulle parole dette da Dawkins,  questo è ben più terribile. Se vuole fare il buon samaritano almeno lo faccia bene. La sua considerazione “Trovo la sua frase davvero terribile” è forzata , visto che io ho solo detto le motivazioni che hanno portato la chiesa a fare quello che sappiamo. Come al solito, in lei a vincere è il pregiudizio e non la ragione. Ma se le ritiene che io sia quell’essere ignobile che si deduce dai suoi commenti, per non deturpare il suo spazio “puro” le garantisco che smetterò di commentare i suoi post e tanto meno di seguirla, spetta a lei la decisione, questa è casa sua.

    P.S . Che io creda al creazionismo e un assunto tutto suo, da parte mia non è mai stato detto niente del genere. Credo che al momento non esista una teoria corroborata che possa spiegare l’origine della vita, ed è per questo che sarebbe utile spacciare l’evoluzionismo, e questo vale anche per il creazionismo,come teoria e non come scienza.

    Se il creazionismo venisse un giorno confutato, io da ex ateo continuerò ugualmente ad essere credente.

    Mi scuso per la qualità del testo, ma ne approfitto nei brevi minuti di pausa che ho durante il lavoro per rispondere e non è tutto quello che vorrei dire……ma spero di esser stato chiaro.

    Buon week end Fabio

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 22 novembre 2013 16:38
      Fabio Della Pergola

      Mi ha dato l’idea di occuparmi delle parole di Dawkins e lo farò, credo, prossimamente. Perché è giusto occuparsi di pedofilia e non "solo", come ho fatto in questo articolo, di sottomissione delle donne (ma com’è che siamo finiti a parlare di pedofilia?).

      Naturalmente non ho alcuna intenzione né l’ho mai avuta di fare il buon samaritano, ma mi viene solo naturale scandalizzarmi quando sento giustificare in qualche modo - in qualsiasi modo - l’occultamento di una violenza su bambini o ragazzini. La sua frase è tremenda e lo ripeto, senza sconti. A lei curiosamente pare "forzata". Buon pro le faccia. Non penso che lei sia ignobile, ma che abbia detto una cosa ignobile. E incomprensibile e ingiustificabile.

      Per il resto creda un po’ a quello che le pare più sensato. Sia io che lei sappiamo che l’evoluzionismo è una teoria, viene chiamata così. Il creazionismo invece non è niente, solo una fantasticheria che si fonda sul nulla. Che continuerò a contestare e a contrastare con l’unica arma che ho, questi scritti, perché assoggettare mentalmente e culturalmente gli esseri umani al nulla (e in più costruirci sopra un’impalcatura di potere) mi pare un’azione nefasta e deleteria.

      Se, per questo, vorrà smettere di leggere quello che scrivo me ne farò una ragione. Buon fine settimana anche a lei.

  • Di (---.---.---.67) 23 novembre 2013 00:06

    l’altro argomento-bomba è quello che tutti hanno premura di dichiararsi’’laici’...ma non è chiaro se è per ’’moda’ o per ’’paura’’di fare brutta figura nel XXI secolo!!! Incredibile.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 23 novembre 2013 00:19
      Fabio Della Pergola

      Non so come rispondere a questo commento. A me sembra che ci sia una gran rincorsa a dichiararsi credenti. Al più, al più.... laici. Che non vuol dire assolutamente niente perché ’laico’ significa semplicemente che non ha preso i voti.

      Chi invece è agnostico o ateo si definisce con questi due termini. I politici usano ’laico’ perché non hanno il coraggio di dirsi atei anche quando lo sono, perché è un termine che non paga politicamente.

      Io non sono un politico e quindi mi posso definire ateo (e anche anticlericale) in tutta tranquillità, senza offendere nessuno e senza violare alcuna legge (dello Stato).

  • Di (---.---.---.20) 24 novembre 2013 19:04

    Riscatto >

    Entro 5 mesi la Cancellieri promette una rivoluzione “penitenziaria”.
    Ben 12.000 posti in più. Più lavoro, più musica e più sport- Fino a 8 ore fuori cella per l’80% dei detenuti.

    Progetto che presuppone, oltre a radicali cambiamenti organizzativi, un massivo incremento di aree-spazi allestiti ad hoc e di personale da destinare alla sorveglianza. Con quali risorse?
    Nota.
    Se tutto andrà a buon fine resteranno comunque “esclusi” almeno 13.000 detenuti. Per loro sono previste pene alternative al carcere?

    Siffatto annuncio si configura come un tentativo di “riscatto”.
    Da subito per il Ministro e poi … si vedrà.
    Per certo il tempo non cancella le Voci dentro l’Eclissi esempio di coerenza, impegno …

  • Di (---.---.---.153) 25 novembre 2013 11:19

    Buon giorno Fabio e buona settimana.
    Resto in attesa del suo articolo in merito alle parole dette da Dawkins, confidando nella sua imparzialità. Come siamo finiti a parlare di pedofilia? per congetture credo .
    Fabio, con le nuove scoperte in campo fisico e biologico, che screditano i capisaldi dell’evoluzionismo( l’abiogenesi ad esempio) definire il neodarwinismo una teoria e pura follia, con questo non vuol dire che il creazionismo sia la risposta all’evoluzione,ma semplicemente che bisognerebbe cominciare a vagliare nuove strade.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 25 novembre 2013 11:47
      Fabio Della Pergola

      Non so perché confida sulla mia imparzialità dal momento che mi ritengo per definizione "di parte"; comunque vedremo, ci sto lavorando.

      Partendo da una mia vaga recensione di un libro che non ho letto e che, in ogni caso, parlava della sottomissione delle donne, dire che siamo arrivati a parlare di pedofilia per "congetture" mi sembra un po’ forzato. Direi che ci siamo arrivati perché lei voleva rendere pan per focaccia all’atesimo, prendendo spunto da un ateo favorevole a forme ’leggere’ di pedofilia (che ancora non ho capito che cosa voglia dire) in modo da pareggiare i conti con il mio articolo.

      In ogni caso ogni provocazione, se garbata, può essere spunto per nuovi impegni.

      Quanto a screditare l’evoluzionismo (in particolare l’abiogenesi) proprio quando si sono trovate conferme di laboratorio alle ipotesi Higgs mi sembra curioso. Dall’energia la massa è conferita alle particelle che non ce l’hanno e quindi si arriva alla materia inorganica e da questa alla vita organica (vedi "l’esperimento di Miller") poi a forme di vita sempre più complesse fino al ’salto’ (modificazione del DNA?) che ha originato l’uomo; dov’è esattamente il punto che scredita i capisaldi dell’evoluzionismo ? Forse mi sono perso qualcosa ?

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 25 novembre 2013 11:52
      Fabio Della Pergola

      Quanto a vagliare nuove strade non ho niente in contrario, ma bisognerà aspettare che qualche scienziato le proponga. Ma, per favore, non parliamo di quella buffonata del creazionismo o del ’disegno intelligente’.... antropomorfismi tanto plateali quanto ridicoli.

  • Di (---.---.---.153) 25 novembre 2013 18:25

    Fabio , la teoria di Miller è stata abbandonata anche dai più fervidi sostenitori dell’evoluzionismo, in rete trova tutte le informazioni a proposito , se desidera approffondire l’argomento. Certamente tali informazioni non le troverà ne sul sito del Cicap ne tanto meno su Pikaia.

    In ogni caso ogni provocazione, se garbata, può essere spunto per nuovi impegni.

    Concordo con questa sua affermazione.
    Buona serata.

    • Di (---.---.---.161) 25 novembre 2013 20:06

      Non frequento molto - a differenza di lei, si direbbe - il sito del Cicap e non avevo mai sentito parlare di Pikaia prima che lei lo citasse. Grazie della segnalazione, è molto interessante!

      Ma tutto il discorso è partito da una sua curiosa affermazione. Mentre io scrivevo che storicamente i credenti hanno imposto il loro credo agli atei (attraverso le leggi religiose e statuali) gli atei (con l’eccezione detta sopra) non hanno mai imposto il loro pensiero ai credenti. Da questo lei mi ha citato Piero Angela come esempio di uno
      - dice lei - che "continua a spacciare nei suoi documentari l’evoluzionismo (in barba hai contribuenti) come scienza certa".

      A parte l’h sfuggita, le è sfuggito anche che Piero Angela espone - non impone - il suo pensiero evoluzionista tanto quanto ogni giorno in televisione il Papa espone - anche se non può imporre più come facevano i suoi predecessori fino a non molto tempo fa - il suo credo creazionista (anche lui in barba ai contribuenti). Non mi pare quindi che ci sia un particolare atteggiamento impositivo nell’ateismo evoluzionista. Tant’è che lei - o chiunque altro - può continuare a credere nel creazionismo se vuole.

      Ho voluto riassumere l’excursus del nostro dibattito perché se ne stava perdendo il filo.

      Detto questo io continuo a pensare che il percorso dall’energia alla materia inorganica, dalla materia inorganica a quella organica, da quella vivente a quella pensante... sia un percorso credibile, anche se non so dire fino a che punto dimostrato (in particolare l’ultimo salto che pretende evidentemente una mutazione genetica) scientificamente.

      Lei dice che l’esperimento di Miller è stato dimostrato falso ? A me non risulta, ma se lei è in grado di dimostrarlo non ho alcun problema a valutare le sue fonti. Che gli amminoacidi siano le particelle iniziali da cui derivano le proteine si sa già dal liceo e che Miller "creò" amminoacidi partendo da materiale inorganico in condizioni fisiche prestabilite è assodato. Dove sarebbe il fallimento ? Ma non voglio spacciarmi per un esperto. Può darsi che lei abbia ragione su questo.

      In ogni caso la scienza è tuttora impegnata a dimostrare anche ciò che ancora non è in grado di dare per certo. E ogni essere pensante ha la capacità di aspettare il risultato di ricerche complesse ancora in corso.

      Non così gli esseri credenti perché la fede ovviamente non aspetta niente, non avendo niente da dimostrare; da sempre liquida ogni domanda con la "certezza per fede". Quindi va bene il padreterno o il disegno intelligente o anche, come già detto, il pastafarianesimo http://it.wikipedia.org/wiki/Pastaf.... Qualsiasi invenzione umana - e la religione è un’invenzione umana fino a prova contraria - può sostenere qualsiasi cosa, anche la più cervellotica, anche la più balzana, tanto non deve dimostrare mai niente. Quindi...di cosa stiamo parlando ?

      Sta di fatto che alla fine anche la Lousiana - l’unico stato che ha votato per legge la teoria creazionista - è sul punto di cancellare questa sciocchezza dopo che
      l’appello aveva "raccolto adesioni importanti, tra cui ben 78 premi Nobel. Entro la fine dell’anno la commissione per l’educazione della Louisiana voterà la proposta di abolizione" (cito - di nuovo grazie - da Pikaia http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizi...)

      Saluti

    • Di (---.---.---.161) 25 novembre 2013 20:07

      Manca il login e la firma, ma avrà capito...

      FDP

  • Di (---.---.---.153) 26 novembre 2013 11:11

     

    Buon giorno Fabio, a me fa solo piacere averla messa a conoscenza del sito Pikaia,

    avrà del materiale in più per screditare le teorie di noi poveri fedeli bigotti . Le ho messo “la pistola in mano” , adesso vediamo se riuscirà a farci fuori ( sono solo battute cortesemente non cominci a strumentalizzarle). Come detto ieri, a confutare l’esperimento di Miller sul web trova tanto materiale. Le anticipo che, sostanzialmente a vanificare tale esperimento sono le condizioni atmosferiche ricreate nell’esperimento ,che non coinciderebbero, secondo le ultime scoperte,con quelle presenti all’epoca dei fatti, per non parlare degli aminoacidi prodotti che, sono risultati inutili alla formazione della vita.

    Per quanto riguarda il resto del suo commento , mi sembra di aver già esposto il mio pensiero,

    preferirei ,detto questo, non esprimermi per evitare di finire in una coercizione a ripetere inutile.

    Il fatto che nella Luisiana si sia deciso di eliminare il creazionismo nelle scuole, non vuol dire che Dio non esiste. Gli uomini fanno cose buone e cattive.

    Giusto per la cronaca , la mia fede nasce dalla mia esperienza diretta e non da quello che trovo sul web, la sua da dove nasce? Da super quark?

    Buona giornata .

    .

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 26 novembre 2013 11:41
      Fabio Della Pergola

      E buon giorno a lei,

      non ho alcun interesse a "farvi fuori", mi basta impedirvi di far fuori me....

      Sull’esperimento di Miller mi restano tutti i dubbi, nonostante quello che ho letto in rete. Il fatto che le condizioni ricreate in laboratorio non siano quelle che, successivamente, alcuni hanno ritenuto essere le condizioni iniziali dopo il bag bang non mi pare che dica granché. Tantomeno che invalidi l’esperimento. Quello che Miller ha fatto è partire da una situazione inorganica, in condizioni ambientali ed energetiche prestabilite e vedersi fra le mani alla fine dell’esperimento degli amminoacidi. Quindi - dal momento che si sa che gli amminoacidi sono la base delle proteine - l’esperimento è stato un processo molto importante, che non definirei affatto fallito, per mettere a fuoco uno dei passi necessari per arrivare al processo vitale. Il fatto che le condizioni ambientali non fossero quelle iniziali cambia i parametri, ma non la sostanza che è sempre quella: in determinate circostanze gli amminoacidi si formano.... e la definizione esatta di quali fossero le condizioni iniziali non so se sia definitivamente appurato o se sia tuttora in discussione. Ma il fatto che le certezze scientifiche cambino induce alla cautela. Inoltre dire "uno dei passi" non significa che tutto è stato spiegato. Ma non abbiamo fretta...

      A monte di tutto resta la mia critica usuale al creazionismo che non merita nemmeno dignità di critica, per me. Senza offesa, naturalmente.

      Ovviamente l’esperienza diretta di ciascuno è insindacabile. Ma la mia convinzione personale non ha alcun bisogno di super quark né della Louisiana per distinguere il nulla inventato dall’uomo dal realmente esistente.

      Saluti

      FDP

  • Di (---.---.---.153) 26 novembre 2013 17:20

    Certamente la parita resta aperta e probabilmente non arriveremo mai ad una conclusione definita sull’origine della vita , specialmente se lo scopo di questi studi sarà rivolto a strumentalizzare le proprie credenze .

  • Di (---.---.---.153) 26 novembre 2013 17:21

    Buona serata, Emanuele.

  • Di (---.---.---.227) 4 marzo 2014 21:24

    Al di la’ delle sciocchezze scritte dalla Miriano (una scrittrice che personalmente ho trovato tutt’altro che "intelligente e colta" e questo non per demonizzare necessariamente il mio avversario...proprio non le ho riscontrato queste qualita’!) resta da puntualizzare la profonda INCOERENZA della signora. Lady Miriano

    Resta da segnalare la profonda incoerenza e malafede della signora (e del maritino che censura praticamente TUTTI i commenti dissenzienti che compaiono sul blog, spesso anche insultando i malcapitati che osano esprimere la loro opinione). La signora ci ricorda ad ogni conferenzina quanto sia giusto che la moglie prenda il nome del marito e lei invece, guarda un po’, ha tenuto il suo nome di signorina. Ci dice che lo ha fatto per proteggere l’identità dei figli e poi parla continuamente di questi sul suo blog e sulla sua pagina Facebook, fornendo dovizie di dettagli su nomi, interessi, attività quotidiane, etc. <?xml:namespace prefix o ns "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

    </
    font><p style="margin: 0in 0in 0pt; text-align: justify; line-height: 15pt; mso-line-height-rule: exactly; tab-stops: .5in;" class="MsoHeader"><span style='color: rgb(37, 37, 37); font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11pt; mso-ansi-language: IT;' lang="IT">Ci dice che sarebbe meglio che le donne
    stessero a casa ad occuparsi dei figli e poi non solo lei lavora
    ma passa
    buona parte delle sue giornate in giro per l’Italia
    .<o:p></o:p></span></p><font size="3" face="Times New Roman">

    </
    font>

  • Di (---.---.---.40) 30 marzo 2015 20:09

    Sera, interno treno, verso casa. La lotta quotidiana per tenere gli occhi aperti e non addormentarsi oltre la stazione di arrivo... finchè...
    Sul sedile abbandonato c’è un quotidiano. Insolitamente grande - penso - mi ricorda i giornali di venti/trent’anni fa, quando girare pagina controvento era uno sport estremo, con le due pagine aperte che avevano la stessa superficie delle vele di "Luna Rossa".
    Leggo il titolo e comincio a trasalire: "La Croce - Organo dell’Associazione "Voglio La Mamma".
    Il mio primo pensiero e:"Grande! Un giornale di satira!". D’altronde, la "mission" editoriale sembra essere uscita dalle penne della ex redazione di Cuore. "Meno male" - dico - "Stasera si ride gratis".
    Poi, a ben vedere, c’è poco da ridere: otto pagine, di cui l’ultima di pubblicità (sottoscrizione moratoria pro-vita), la terza di "lettere al Direttore" (Adinolfi, chi l’avrebbe detto?), la quinta di "Storie", tanto assurde nel loro approccio ultraterreno con la realtà, da farti credere che in fondo, quello da manicomio sia tu; foto formato "affissioni esterne" per riempire un quarto di pagina, lo spazio che resta, è riempito da un pò di Vangelo.... e da articoli di collaboratori notoriamente equilibrati come Costanza Miriano e il suo campionario di indiscutibili certezze. Visto, si stampi. Il tutto per la modica cifra di Euro 1,50.
    Che dire? Quando il tessuto sociale si scioglie, quando il senso di collettività viene messo in discussione, anche le nostre certezze ne risentono, e per alcuni, la sostituzione della realtà con "verità di fede" diventa l’unico modo per dare un senso alla propria esistenza e alle pene di ogni giorno.
    Costanza Miriano, Camillo Langone, "Mastino", sono prodotti che intercettano un bisogno, sia pure espresso da una ristretta minoranza: quello di sentirsi dire come vivere la propria vita. Può sembrarci assurdo (e per me lo è), ma queste persone pontificano esclusivamente in funzione della legge della domanda e dell’offerta. Se si vuole depotenziare il loro impatto sulle nostre libertà sociali, faticosamente conquistate, basta non comprare le loro pubblicazioni.
    Però, se lo ritrovo sul treno, eccome se lo leggo: quattro sane risate me le faccio volentieri!

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.67) 31 marzo 2015 00:33
      Fabio Della Pergola

      Ottimo commento. E mentre si fa quelle quattro sacrosante risate pensi anche che, dopotutto, non è solo: ci sono quelli che "vogliono la mamma" fino a novant’anni e quelli che, a volte faticosamente, a volte dolorosamente, ma spesso anche gioiosamente, se ne separano. Per vivere la loro vita.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares