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Sleepwalking: un film che parla di una sofferenza indicibile

Sleepwalking è un film del 2008 di William Maher. Il fidanzato di Joleen viene arrestato per commercio e produzione di marijuana. Joleen ha una figlia, Tara. Joleen si rifugia a casa del fratello James per sfuggire alla perquisizione della casa del suo fidanzato da parte della polizia.

Joleen con sua figlia va a vivere a casa di James ma poco dopo tempo abbandona la figlia e il fratello e se ne va con un camionista. Tara è sconvolta quando scopre di essere stata abbandonata dalla madre. James lavora e accompagna Tara a scuola con la macchina della sorella. James viene licenziato perché fa spesso tardi al lavoro.

Tara viene consegnata ai servizi sociali e James è costretto a lasciare casa sua perché non ha i soldi per pagare l’affitto. James, allora, va a vivere nello scantinato della casa di un suo ex-collega di lavoro. Egli, poi, va a fare visita a sua nipote il giorno del suo compleanno per consegnarle un regalo. Tara è oltremodo triste, come dall’inizio del film…James, allora, la porta via dai servizi sociali e insieme intraprendono un viaggio in macchina senza nessuna destinazione precisa.

Tara torna a ridere perché si diverte molto con lo zio dopo mesi o forse anni di sofferenza. James e Tara spesso prendono in affitto delle camere in dei motel e in uno di questi, un giorno, Tara fa un bagno in piscina con i vestiti addosso. In un’altra scena del film Tara finge di essere un albero di Natale e si diverte molto con lo zio. Questo momento spensierato della vita di Tara e di suo zio è però destinato a finire.

James e Tara sono senza soldi e finiscono nella fattoria del padre di James e Joleen. Costui è un uomo rude e villano e tratta male sia la nipote che suo figlio. Un giorno, addirittura, l’uomo alza le mani su sua nipote e James, per fermarlo, lo uccide. Il film fa capire chiaramente che la vita di Joleen e di James è stata fortemente traumatizzata dal loro passato vissuto con un padre burbero, screanzato e oltremodo incivile.

Intanto Joleen torna a casa e vorrebbe avere notizia di sua figlia. James, affranto per aver ucciso il padre, telefona alla polizia dicendo di non saper cosa fare…La polizia consiglia a James di consegnarsi e di portare Tara con lui. La ragazza torna dalla madre ma James non si fa vedere. Egli è in fuga e, per la prima volta nella sua vita, è felice per essersi svegliato da un brutto sogno, come egli stesso dice alla nipote un poco prima…

Un film che parla di una sofferenza indicibile. Sofferenza indicibile che hanno dovuto sopportare James e Joleen da piccoli a contatto con un padre oltremodo burbero, burbero anche per il suo lavoro di fattore, lavoro molto duro e sfiancante.

Sofferenza indicibile che deve sopportare la piccola Tara, la quale ha spesso uno sguardo triste e malinconico, uno sguardo perso nel vuoto. Tara ha tanta voglia di vivere, come si vede in tante scene del film: in una, in particolare, la ragazzina corre per i prati sorridente mentre sta giocando con lo zio.

Sofferenza spesso presente negli occhi di Joleen, una donna che riporta tutti i segni di un’adolescenza traumatica. Mr. Reedy, il padre di Joleen e di James, è un uomo segnato dalla fatica dei campi, un uomo segnato dalla sofferenza che porta con sé un lavoro duro e spossante. I luoghi dove è ambientato il film sono luoghi dove è difficile vivere per condizioni climatiche abbastanza proibitive, luoghi che determinano, anche essi, sofferenza.

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