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 Home page > Tribuna Libera > Siria | "... Russi, preparatevi ai missili"

Siria | "... Russi, preparatevi ai missili"

E’ l’ultimissima nell’uso del twitter. Un gran capo di Stato, quello delle stelle a strisce, con un novello “pizzino”, si rivolge così ad un altro gran capo di Stato.

 

Sembra quasi di assistere, sollazzati sulle poltrone del cinema o di casa, ad uno dei tantissimi film dell’orrore, del terrore, di guerra “fantastica”, e quant’altro di immaginario, che hanno sommerso il mondo negli ultimi decenni, tutti essenzialmente di marca statunitense.

Adesso la realtà, almeno nelle parole pronunciate, supera qualsiasi asticella dello spavento.

Novelli Frankenstein-Stranamore “armati” di valigetta addetta ai comandi atomici, in maniera sguaiata urlano contro tutto e contro tutti.

Una crisi internazionale, questa che ha come epicentro la Siria – disossata da sette anni di guerra - , tra le due massime superpotenze di una portata mai vista, per leggerezza, insolenza e sregolatezze, neanche ai tempi della “guerra fredda”, quando il quadro del confronto e dello scontro riguardava le ideologie, con il mondo diviso a blocchi. Ben superiore alla famosa crisi dei missili a Cuba. Ben altri, nelle singole individualità e nelle aggregazioni di comando, per spessore e “senso di responsabilità” nella gestione del terrore, si trovavano in quell’epoca sulla plancia decisionale.

Adesso non c’è nessuna trattativa aperta, o che in maniera auspicabile possa delinearsi – del tanto mi da tanto -, per fare sbollire le intemperanze. La qual cosa ci fa piombare sull’orlo del precipizio generale.

C’è solo l’irruenza, la creazione e la ricerca del nemico che già nel corso degli ultimi anni è cambiato fantasmagoricamente tante volte - sul tavolino del laboratorio degli orrori, che in quattro e quattr’otto, da sera la mattino, può scatenare la guerra nucleare.

E’ proprio la vittoria dell’indefesso e gigantesco apparto-raggruppamento ( lobby) delle armi, onnivora di immensi profitti, che sul piano “culturale” ed operativo ha imposto nello scenario mondiale la propria falce distruttrice.

I resti europei dei fu imperi coloniali, che oggi continuano le balde imprese sotto altre mentite spoglie, sono pronti ad intervenire con i loro bagagli militari, fedeli sempre nei secoli al comando impartito. A sostegno del grande impero mondiale. Pronti a determinare una enorme carneficina come già precedentemente avvenuto in Iraq e Libia.

Questa volta, però, l’altro grande militare mondiale è pronto con la pallottola in canna.

Tutti sono direttamente collegati con i missili nucleari. 

In Italia tutto è tranquillo, a partire dalle strutture di rappresentanza politica. Gli organi istituzionali, come noto, sono in “sonno”, date le ragioni conosciute da tutti. I Partiti, nessuno ha la maggioranza che rappresenta il cuore della giusta democrazia, sono alle prese con i loro incomprensibili pronunciamenti, ognuno si gioca la parte buffonesca del “ io tengo il comando”.

In questo contesto sulla grande potenziale tragedia in atto sovrasta il silenzio! Nessuno si pronunzia. Come se il nostro Paese fosse collocato ai confini della Papuasia.

 

I cittadini sono lasciati soli con le proprie angosce. Come se si vivesse nel distorto mondo cinematografico o televisivo.

TERRIFICANTE!

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