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 Home page > Attualità > Cronaca Locale > I Forconi e la Sicilia, terra dimenticata

I Forconi e la Sicilia, terra dimenticata

La protesta dei "forconi" invade le strade ma ne guadagna altre sulle colonne dei quotidiani nazionali che, colpevolmente, ignorano le manifestazioni e le ragioni di un popolo che grida forte la propria dignità. Senza sigle o schieramenti. Nonostante gli sforzi di qualcuno.

Sull'orlo del baratro: scaffali vuoti, pompe carburante a secco, generi di prima necessità in esaurimento. La Sicilia è alle strette: i movimenti di protesta a sostegno della dignità di un popolo (troppe volte considerato unicamente come un comodo bagagliaio di voti) hanno bloccato la già precaria economia di un'isola

La politica non parla, i mass media neppure ed i motivi sono facilmente intuibili: la prima, da tempo immemore ignora l'isola, ricordandosene unicamente quando è necessario saccheggiare le malconce tasche dei contribuenti o in tempo di elezioni. I mass media nascondono le proprie responsabilità, facendosi scudo di un relitto arenatosi sugli scogli dell'arcipelago toscano: il focolaio siciliano potrebbe divampare in un incendio di proporzioni nazionali. 

Diffondere la notizia significa dar voce ad un movimento scomodo che deve essere messo a tacere. All'uopo vengono diffuse informazioni su presunte collusioni mafiose delle organizzazioni che si celano dietro ai "Forconi" (talvolta denominati "Forza d'Urto").

Per evitare che il consenso al movimento possa allargarsi a dismisura, si vocifera che siano vicini a Forza Nuova. Mancano soltanto gli alieni ed Elvis Presley: poi potremo dire davvero tutto ed il contrario di tutto sul gruppo di manifestanti che ha messo in ginocchio una Regione già afflitta da mafia ed abusivismo, violentata da inesistenti piani sul commercio che permettono il proliferare dei centri commerciali (solo nell'hinterland catanese ne sono sorti 9 negli ultimi 10 anni).

Le ragioni del movimento sono al limite del demagogico-populista: riduzioni sui prezzi (specialmente dei carburanti), applicazione dell'ampia autonomia concessa dallo statuto siciliano del 1946, la necessità di una nuova classe politica. 

I detrattori del movimento paventano infiltrazioni mafiose e fasciste, tra gli ispiratori del movimento, nonché la scarsa informazione che i manifestanti avrebbero riguardo ai motivi che hanno motivato una scelta estrema come quella del blocco stradale: una perfetta riedizione della massa platonica inconsapevole, guidata da burattinai inesperti.

L'inesperienza è probabilmente l'unica vera protagonista di uno sciopero che non ha sortito gli effetti desiderati, eccetto la diffusione virale del malcontento lungo lo stivale: inesperienza degli improvvisati capipopolo, impreparati al dibattito politico. Un muro troppo basso da scalare per le vecchie volpi dell'affare made in Sicily che hanno arginato la protesta ascrivendola a Forza Nuova e alla sempre presente Mafia

Le smentite da parte dei leader del movimento, in merito alle paventate collusioni, hanno messo in evidenza tre elementi che non devono sfuggire all'elettore siciliano: la totale e colpevole assenza delle istituzioni nella gestione della protesta, il totale disinteresse mostrato dai partiti politici (specialmente da quelli storicamente vicini alle rivendicazioni dei lavoratori) ed l'intollerabile silenzio dei media, preoccupati di difendere le prerogative di una classe dirigente ormai senza scusanti.

La percezione di un tentativo di insabbiamento da parte dei media nazionali ha fatto comprendere quanto grande sia la paura di una sommossa che scuota le coscienze dello stivale. Adesso che la protesta ha mietuto la prima vittima (un manifestante travolto accidentalmente da un TIR condotto da una cittadina tedesca, nei pressi di Asti), c'è maggiore interesse sulla vicenda: il Viminale "vigila", assicura la Cancellieri dall'alto del suo Ministero, garantendo un intervento tempestivo in caso di disordini che mettano in discussione la regolarità dei servizi.

Intanto, la situazione nell'isola dimenticata, tarda a tornare alla normalità: in molti distributori il prezzo del carburante è salito ben oltre l'euro e 85 centesimi ma gli atti di sciacallaggio, riferiti da alcuni cittadini, raccontano di benzina venduta intorno ai 3 euro al litro.

Il celebre motto "divide et impera" rivela ancora oggi, dopo due millenni, la propria immortalità: è bastato agitare davanti al popolo il fantasma della mafia infiltrata nelle fila degli autotrasportatori, assimilarli a sigle dell'estrema destra, per ridurre la protesta ad un fuoco di paglia. Difficile pronosticare uno scenario futuro per tutta un'Italia scossa dal salasso Monti e da un ventennio di malgoverno berlusconiano.

Di certo il movimento non dovrebbe arenare la propria lotta, aspirando a diventare interprete di quel malcontento che ispira i tanti link a sfondo tragicomico sui social network, le battute di Crozza, le vignette di Vauro. Un popolo unito può costringere il meno legittimo dei governi repubblicani a sintonizzare le frequenze sulle grida di un popolo che, con onore e fierezza, manifesta contro un malgoverno (locale e nazionale) che da troppi anni si ricorda della nostra terra solo in occasione delle tornate elettorali.

Nella foto, un analogo blocco attuato con trattori e mezzi pesanti in Slovenia.

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.30) 24 gennaio 2012 18:57

    Bravo finalmente qualcuno che dice la verità!!!

  • Di Geri Steve (---.---.---.81) 25 gennaio 2012 14:56

    Piu’ che le verita’ (che ci sono), mi sembrano importanti le omissioni: le " presunte collusioni mafiose" non sono affatto "presunte", sono provate, cosi’ come le minacce e le violenze su chi non voleva aderire.

    Inoltre leggo: "saccheggiare le malconce tasche dei contribuenti".
    Ma la Sicilia e’ fra le meno saccheggiate, in quanto buona parte delle tasse pagate dai siciliani tornano alla "Regione Sicilia", che quindi e’ particolarmente ricca; pero’, mentre questi privilegi hanno avvantaggiato i cittadini aostani, tirolesi e trentini, non hanno avvantaggiato la Sicilia e i siciliani in generale: hanno avvantaggiato soltanto i consiglieri regionali (con i vitalizi piu’ indecenti del mondo), i loro parenti, i clienti assunti in amministrazioni pubbliche, le ditte che ricevono appalti...

    E’ storia nota, e non basta dar la colpa alla mafia: chi li elegge gli amministratori siciliani?

    • Di Nico (---.---.---.226) 25 gennaio 2012 15:07
      Nicola Spinella

      Ciao Steve, ti ringrazio per il tuo commento.


      Mi permetto di parlare di presunte collusioni perché non mi sembra che ci siano stati procedimenti in giudicato che abbiano condannato qualche capo di questa singolare protesta.
      Se consideriamo che queste accuse sono semplicistiche e mal argomentate (mi riferisco ai riferimenti velati offerti da Confindustria Sicilia), non mi sembrano molto diverse dal classico "Siciliani pizza, cannolo Mafia" cui siamo tutti un po’ soggetti quando andiamo all’estero.
      Anche laddove fossero provate collusioni, mi interrogherei sul motivo per cui i partiti tradizionalmente vicini al proletariato non hanno imbracciato i forconi. Mi aspettavo una maggiore coerenza di classe dai vari partiti comunisti sparsi in giro per l’Italia. 

      Certo, si potrebbero (E DOVREBBERO!!!!) trovare capipopolo degni di questo nome, culturalmente più importanti e di sostanza. Ma la politica evidentemente non ha interesse alcuno ad abbracciare una battaglia che coinciderà (giusta la tua osservazione) con un crollo di popolarità di taluni amministratori locali che hanno offerto (vero...) favori ad un popolo tenuto per anni sotto scacco dalla vecchia DC.
      La colpa degli elettori è sicuramente da attenzionare, ma in una regione disastrata, dove il lavoro è una rarità oltre che un privilegio, non me la sentirei proprio di biasimare chi vota "L’AMICO DELL’AMICO" per ottenere un piccolo vantaggio per sé od un proprio familiare. E’ un malcostume da estirpare, ma il cammino sarà lento e doloroso.


      A presto.
      N.
    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 13:02

      risposta inesauriente. mi aspetto dallo spinetta una difesa dei berlusconiani, dato che neanche berlusconi è mai stato condannato, e che non tutti gli elettori di b sono mafiosi. queste caratteristiche bastano a questo poco serio giornalista di parlare di rivolta di popolo. io sono siciliano, e francamente di questo popolo ubbidiente a vari baronetti e politicanti di dubbia caratura morale ho paura, dato che il fine di questa gente è dividere i siciliani dal resto d’italia per comandarla meglio.

    • Di Nico (---.---.---.77) 29 gennaio 2012 19:52
      Nicola Spinella



      Scusami, non capisco per quale motivo dovrei difendere i berlusconiani. Hanno fatto la loro scelta? Stanno adesso protestando o no? E poi chi ha detto che tutti gli elettori di Berlusconi sono mafiosi? 
      Concludo dicendo che magari sarò poco serio, ma di certo non esprimo giudizi e pareri senza aver ben capito quello che ho letto.

      Ciao.

    • Di (---.---.---.28) 30 gennaio 2012 10:53

      la rappresentanza politica fa si che il delegato di fatto rappresenti gli interessi del rappresentato. ecco, se dei rappresentati si fanno rappresentare da un mafioso, a causa della forte asimmetria che esiste tra questi attori politici, i loro interessi saranno schiacciati da quelli del mafioso. quindi è logico che io pensi che le rivendicazioni dei seguaci di richichi e di berlusconi siano in fondo già annullate in partenza da quelle dei loro capi, che di fatto non devono rispondere a nessuno tanto li votano lo stesso, anche se non fanno niente di ciò che dicono.
      quindi come non mi sono fidato della rivoluzione proposta da berlusconi, non mi fido dei forconi, dato che la presenza di capi ingombranti e con interessi antitetici a quelli ddella popolazione di fatto impedisce qualsiasi risvolto positivo.

  • Di paolo (---.---.---.15) 25 gennaio 2012 18:00

    Nico ,capisco la cautela e la diplomazia , ma prova a rispondere alla domanda di Geri .

    Oltre il 90% delle imposte rimangono in regione ,a cui si aggiungono gli ingentissimi contributi derivanti dalla fiscalizzazione generale , le tassazioni agevolate e via dicendo . Come mai la Sicilia è cosi’ mal ridotta ? Forse perché ha il record mondiale di evasione fiscale ?
    Come mai i quadri politici e burocratici (a tutti i livelli) sono i meglio retribuiti del mondo ?
    Catania è stata l’unica città d’IItalia ,sindaco il dott. Scapagnini medico di famiglia di Silvio ,che si è vista riversare una valanga di milioni di euro per ripianare la voragine dei conti pubblici(con la Lega zitta come un topo) .
    E la sanita? Come mai con la pioggia di miliardi che è arrivata dal dopoguerra ad oggi ,gli ospedali (quando vengono finiti di costruire ,il che non è scontato) sono da quarto mondo ?

    Domanda finale
    . Quand’è che i Siciliani (e guarda che ho un amico carissimo di origine palermitana) cominciano a prendere i forconi non contro Monti ma contro il governatore Lombardo e i sindaci che li amministrano ? E se non lo fanno ,perché?

    ciao

    • Di (---.---.---.104) 25 gennaio 2012 20:07

      Ciao Paolo.

      Sicuramente il problema dell’evasione fiscale è molto sentito nel Meridione (anche se a Cortina non c’erano molti "Pappalardo", tipico cognome siciliano) come d’altronde nel resto d’Italia.
      Snoccioli un dato che è più luogo comune che argomentazione: http://www.infooggi.it/articolo/evasione-fiscale-la-lombardia-guida-la-classifica/5116/ dice qualcosa un po’ diversa (almeno, lo diceva per l’anno 2010...) ma il punto non è nemmeno quello, non credo né a chi dice che la Sicilia sia al primo posto, né a chi dice che in primis tocchi alla virtuosa Lombardia...

      Quando la pressione fiscale diventa insostenibile è logico che l’evasione diventi un fenomeno di massa. Riguardo alle tassazioni agevolate, avrebbero senso se riferite ad un ambiente economicamente florido: dove c’è depressione, non c’è nulla di agevolato soprattutto in una regione con un livello di disoccupazione altissimo (stai a vedere che anche questo è colpa dell’evasione fiscale!).

      I miliardi che il Governo pagò all’ignobile Scapagnini erano probabilmente il contrappeso per quel famoso 61-0 nella conquista dei collegi della camera. Non è giusto e mi pare che ci sia ancora un processo in corso del quale aspettiamo con ansia la conclusione (anche se, per altre imputazioni, Scapagnini ha già subito una o due condanne, mi par di ricordare...).
      Per quel che riguarda la sanità, non mi sembra che nelle altre parti d’Italia la situazione sia messa molto meglio. 
      E’ evidente che diversi amministratori locali abbiano fatto la sfortuna di una terra.

      Ma quando hai fame, avresti il coraggio di mordere la mano che ti offre da mangiare?

      I forconi non sono levati soltanto contro Monti, ma contro tutta la classe dirigente locale e nazionale anche se ovviamente, ti ripeto, in una regione con un tasso di disoccupazione elevatissimo è difficile rifiutare chi ti offre lavoro in cambio del voto.
      E chi dice il contrario mente, sapendo di mentire. Oppure non è siciliano.

      Ciao.
      N.

    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 13:57

      beh, se il loro problema è avvantaggiarsi sugli altri italiani attraverso regalie pubbliche e favori ad amici e parenti, non sono sicuro che la loro rivoluzione sia la mia, anzi sono sicuro del contrario. anzi sono sicuro che da una rivoluzione del genere ne uscirebbe un popolo ancora più chiuso in realzioni padronali accettabili forse nel medioevo, ma che non possono fare altro che portare un’isola alla rovina, come già stanno facendo. finchè i sicilani non capiranno che i parenti assunti non sono assunti gratis, ma li pagano tutti con i costi accresciuti per benzina e tutto il resto, e i servizi ridotti dato che fatti gestire da incapaci assunti per nepotismo. queste cose hanno un costo, i siciliani non lo capiscono, e vogliono privilegi rispetto agli altri italiani o agli altri siciliani come me, che non hanno mai chiesto nè ottenuto nulla dalla politica locale, ma che hanno pagato di tasca propria per i favori ottenuti da altri.

    • Di Nico (---.---.---.77) 29 gennaio 2012 20:03
      Nicola Spinella

      b. finchè i sicilani non capiranno che i parenti assunti non sono assunti gratis, ma li pagano tutti con i costi accresciuti per benzina e tutto il resto, e i servizi ridotti dato che fatti gestire da incapaci assunti per nepotismo. queste cose hanno un costo, i siciliani non lo capiscono, e vogliono privilegi rispetto agli altri italiani o agli altri siciliani come me, che non hanno mai chiesto nè ottenuto nulla dalla politica locale, ma che hanno pagato di tasca propria per i favori ottenuti da altri.


      Io non credo che i siciliani vogliano "AVVANTAGGIARSI". E’ dal tempo dei Borboni che non siamo avvantaggiati rispetto al resto d’italia, e non lo faranno di certo quattro Masanielli sullo Scania.
      Hai ragione. I parenti assunti alla regione sono un male per tutti, ma purtroppo è difficile farlo comprendere a chi ha un figlio di 25 anni disoccupato. Ma né io, né te riusciremo ad incidere sul tessuto sociale siciliano in modo da sradicare questo malcostume, diffuso pure altrove, seppur in maniera minore: vedi Renzo Bossi al comitato EXPO’ Milano o Martone, il prof non sfigato perché il padre è amico di Dell’Utri e Previti...

    • Di (---.---.---.28) 30 gennaio 2012 10:46

      è vero che il nepotismo esiste ovunque, ma solo in sicilia ciò porta a delle percentuali bulgare (ad agrigento il centrodestra ha preso l’83 per cento, non so se mi spiego), e questo dice qualcosa sulla scarsa cosienza politica dei siciliani. mi rendo conto che la mafia e i parenti assunti sono in fondo eredità delle politche scelte a roma (e prima ancora a torino, ma si va troppo indietro) ma ciò non cambia il giusdizio sulla scarsa sensibilità politica dei siciliani, popolo da cui non mi aspetto niente, perlomeno finchè la parte più nociva della popolazione non sarà messa nelle condizioni di non nuocere, piuttosto che di pilotare lo scontento popolare nell’interesse degli speculatori e di berlusconi

  • Di paolo (---.---.---.149) 26 gennaio 2012 22:17

    Il tuo tentativo di difesa d’ufficio è ammirevole ma non sei convincente e guarda che ci sono aree del paese(io sono toscano) dove la sanità funziona benissimo ,in molti casi siamo all’eccellenza e non solo a livello nazionale.E’ vero che l’evasione nel Sud è soprattutto di "sopravvivenza" e che ha caratteristiche diverse dall’evasione dei lombardo veneti ma senza un minimo di coscienza civile le risorse non basteranno mai . E la mammella dalla quale si è succhiato per decenni è prosciugata .
    Il problema è che dovete smettere di baciare la mano al mafioso di turno in segno di gratitudine e pretendere una classe dirigente che si occupi dell’interesse pubblico e non di quello di pochi .I nemici voi li avete in casa , cominciate a prendervela con loro .
    ciao

    • Di Nico (---.---.---.223) 27 gennaio 2012 12:22
      Nicola Spinella

      Paolo, capisco i tuoi argomenti e sono convinto della tua buona fede, ma l’ISTAT è abbastanza chiara sulle origini dell’Evasione.

      Il problema della classe politica da sostituire c’è ed è evidente (su scala nazionale...) e anche questo non è un problema esclusivo di una terra predata da amministratori di varia provenienza.
      Hai ragione: non si dovrebbe "BACIARE" la mano al mafioso o al politico, ma purtroppo sono loro che tengono in scacco una popolazione. Voto contro cibo è un rapporto che si realizza molto spesso dalle nostre parti...

      Speriamo bene. Per tutta l’Italia...


    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 14:11

      ma che rivolta può essere una in cui i rivoltosi sono al guinzaglio del mafiosetto di turno che diventa sempre più potente? che obiettivi possono avere questi tentativi di avere privilegi rispetto agli altri italiani? il separatismo, in modo che la sicilia diventi un narcostato come il kosovo? io sono siciliano e alla mia terra ci tengo, dai mafiosi non ho mai avuto ne chiesto nulla, e una rivolta comandata da mafiosi è chiaramente diretta contro i non mafiosi. quindi non ci vedo nulla da giustificare, dato che il nepotismo e la corruzione sono l’opposto della giustizia sociale, e una rivolta tesa a rinforzare diritti illecitamente acquisiti come quelli dei mafiosi che stanno alla testa delle proteste può portare solo a maggiore ingiustizia. come già sta facendo, dato che i piccoli proprietari saranno strozzati dai danni provocati da loro stessi, e i loro capoccia potranno concentrare ancora dio più le loro ricchezze, facendo affaroni con contadini ridotti sul lastrico a furia di votare lombardo e cuffaro

    • Di Nico (---.---.---.77) 29 gennaio 2012 20:09
      Nicola Spinella


      Mi spieghi per quale motivo se qualcosa accade qua in sicilia deve esserci per forza la mafia, mentre se i blocchi sono ad Asti, Napoli, Milano, Torino diciamo che è la rivolta di una sigla di categoria? Questo pregiudizio del vedere la mafia dappertutto ha fatto la fortuna di alcuni (Saviano) e la sfortuna di un popolo. Dobbiamo affrancarci da questo fardello: sicuramente ci saranno dei delinquenti tra gli autotrasportatori. Ma ce ne sono anche tra i magistrati, tra gli avvocati, tra i calciatori. Mi sembra la classica generalizzazione per difendere le proprie prerogative.
      Poi, se per te la società civile (casalinghe, studenti, lavoratori!) difendono i mafiosi contro i non mafiosi, ne prendo atto.
      E’ vero. non si possono votare personaggi quali Cuffaro e Lombardo. Volevo arrivare proprio a questo punto, perché così ti spiego perché la Sicilia è scesa in piazza dietro agli autotrasportatori. In un paese ideale, questa rivolta, sarebbe stata guidata da un partito di sinistra, di ispirazione proletaria, comunque vicino ai lavoratori e alle classi meno abbienti.
      In Sicilia, non avendo una classe politica degna di questo nome, dobbiamo accontentarci di chi dà voce al disagio di una regione.



    • Di (---.---.---.28) 30 gennaio 2012 10:00

      trovo quello che hai scritto imbarazzante e intriso di una mentalità omertosa, dato che per tew lo scandalo non è che esiste al mafia, ma che se ne parli. per te non è uno scandalo che la mafia guidi delle rivolte popolari, ma che se ne denunci la presenza. io credo che questi atteggiamenti sono pericolosi, che di fatto sono segno di una mentalità predisposta alla connivenza con la corruzione e l’ingiustizia sociale. ma seriamente, tu che prospetive vedi per una protesta diretta da mafiosi che ha tagliato i ponti con tutte le forze progressiste, sia partiti che movimenti? io non ne vedo nessuna, dato che i mafiosi comandano e solo loro, e la protesta smetterà quando ci saranno le condizioni per i mafiosi di farla smettere, e non quando la situazione sarà risolta.
      ti consiglio di leggere l’articolo di piero orsatti, il migliore sull’arogmento

    • Di Nico (---.---.---.195) 30 gennaio 2012 16:48
      Nicola Spinella

      Qualcuno, non firmandosi ha scritto "trovo quello che hai scritto imbarazzante e intriso di una mentalità omertosa, dato che per tew lo scandalo non è che esiste al mafia, ma che se ne parli."


      Evidentemente per te l’italiano è una lingua straniera... HO DETTO CHE IN PIAZZA E’ SCESA LA SOCIETA’ CIVILE. Sennò il razzista sei tu che devi per forza ricondurre anche le eruzioni dell’Etna alla mafia. Invece, i blocchi di Asti e le sommosse di Roma sono organizzate da cittadini. No, mi spiace, c’è un problema ed un tentativo di delegittimare la protesta popolare.
      Probabilmente dietro ai Forconi ci sono Elvis, Topo Gigio e Willy Coyote.
       Poi, ha anche detto "per te non è uno scandalo che la mafia guidi delle rivolte popolari, ma che se ne denunci la presenza. io credo che questi atteggiamenti sono pericolosi, che di fatto sono segno di una mentalità predisposta alla connivenza con la corruzione e l’ingiustizia sociale."
      Ribadisco che la certezza con cui affermi certe cose è assurda: siamo sul piano delle ipotesi. Non si possono escludere infiltrazioni. Ma affermarlo come fai tu, come se fosse una verità incontrovertibile...


      " ma seriamente, tu che prospetive vedi per una protesta diretta da mafiosi che ha tagliato i ponti con tutte le forze progressiste, sia partiti che movimenti? io non ne vedo nessuna, dato che i mafiosi comandano e solo loro, e la protesta smetterà quando ci saranno le condizioni per i mafiosi di farla smettere, e non quando la situazione sarà risolta."

      mi consigli Orsati, io ti consiglio Sciascia. Parlava di "PROFESSIONISTI DELL’ANTIMAFIA". e di ’sti tempi, in Italia, ce ne sono troppi.

      saluti.


  • Di paolo (---.---.---.240) 29 gennaio 2012 00:02

    Già ,speriamo bene ,ma senza un sud che ha uno scatto d’orgoglio non andiamo da nessuna parte e diamo fiato alle trombe della feccia leghista.
    Quello che non mi convince in questa rivolta siciliana (e non solo) è conseguenza di due domande ancora rimaste senza risposta:
    1) cosa è cambiato in due mesi da Novembre ad oggi da giustificare una rivolta?
    2) con Berlusconi le cose andavano meglio ?
    Al di là di legittime rivendicazioni ,non ho alcuna difficoltà a capire che il sud è allo stremo , è la tempistica che non mi convince e ci sento odore di berluscones con dietro tutte le implicazioni ben note .
    ciao

    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 14:12

      la risposta a queste domande non può che essere affermativa per questi poveracci pilotati da sti caporali con aspirazioni da politicante e un futuro a fianco del pdl alle prossime elezioni

    • Di Nico (---.---.---.77) 29 gennaio 2012 20:15
      Nicola Spinella

      Paolo, da novembre ad oggi è successo quanto segue:


      1) è stato eletto un governo gradito alla nuova padrona d’italia, intesa san paolo. questo governo avrebbe dovuto diminuire gli stipendi dei parlamentari e votare una legge elettorale. Inoltre era auspicabile una patrimoniale. Invece, ha aumentato l’IVA, reintrodotto l’ICI, aumentato benzina e sigarette, costretto i pensionati ad aprire un conto corrente per ricevervi la pensione. in una parola sola "MASSACRATO LO STATO SOCIALE", o quel poco che ne rimaneva. e’ ovvio che per fare questo provvedimento (che promana da un tecnico che non dovrà mai chiedere il consenso degli elettori!!!) non fosse necessario un tecnico. Saremmo bastati io e te un po’ meno ubriachi di qualche prof bocconiano.

      2) con berlusconi, per il siciliano che protesta coi forconi, probabilmente le cose andavano meglio. Ma ripeto quello che ho detto a qualcuno poc’anzi: non ci sono i mezzi per incidere sul tessuto sociale. Se io mi candidassi alle elezioni e chiedessi una preferenza a qualcuno, mi si chiederebbe immediatamente qualcosa in cambio: U POSTU, come dicono dalle mie parti.

      Il presepe è bello, sono i pastori che fetono (dicono a napoli). anche in sicilia vale quest’affermazione.
      Ciao



    • Di (---.---.---.28) 30 gennaio 2012 10:12

      1 monti è la conseguenza di berlusconi, il parlamento è lo stesso e passera è il suo banchiere. e bisogna essere degli illusi per pensare cdhe il parlamento di b avrebbe messo una patrimoniale o tolto la prescrizione per i processi di b. ma credere alla favoletta del tecnico non eletto, quando in realtà il buon popolo italiano si è rovinato da solo facendo eleggere questo parrlamento è sommamente ridicolo.

      2 per quanto mi riguarda i siciliani devono capire una cosa: gli piace il voto di scambio per fare lavorare i parenti? bene, ma poi non si lamentino se la regione gli aumenta le spese indirette come per la benzina. i siciliani devono capire che queste cose non sono gratis, che i soldi buttati per sistematre i parenti hanno un costo. e lo dico da siciliano che non ha mai goduto nè voluto godere di regali e nepotismi vari, preferendo emigrare. l’assunzione in cambio di voti produce una scarsa consapevolezza politica, una mentalità malavitosa, servizi più scarsi in quanto dati in mano ad incompetenti assunti per parentela, e costi che pagano tutti, compresi quelli che non ricevono nulla in cambio. quindi devo dire che a me dà un pò fastidio destinare le mie tasse per fare la carità a questi pezzenti corrotti, e che è una cosa matematica che questi cercano il bene loro sulla spalle degli altri. e in questo caso vogliono solo essere trattarti meglio degli altri italiani, perchè la sicilia è mafiosa e potente

    • Di Nico (---.---.---.195) 30 gennaio 2012 16:42
      Nicola Spinella

      Che Monti sia conseguenza di Berlusconi (e di tutta una classe politica compiacente, opposizione compresa!!!) non ci piove. Ma è il modus operandi che non mi convince.

      Hanno messo un banchiere dichiarato per difendere delle prerogative che (LOGICAMENTE) chiunque altri avrebbe toccato: Chiesa, Patrimoniale, Privilegi di casta.

      Monti sarà il motivo per cui berlusconi stravincerà tra un anno le elezioni. E’ un incapace, ben visto solo perché è espressione dichiarata delle banche (come Passera, la Fornero etc etc...ci sono quattro o cinque persone riconducibili a Banca Intesa).

      Inutile battere sempre su questa sciocchezza: ok, Berlusconi ha devastato un’Italia, ma aver messo un "tecnico" che non ha riscritto la legge elettorale, né privato la casta dei suoi privilegi ha avuto un solo effetto. Ovviamente parlo del fatto che questo Nano si sta ricostruendo una verginità politica e l’anno prossimo esce a pressione dalle urne.

      E ribadisco che anche Paperino avrebbe saputo fare una simile manovra...

    • Di (---.---.---.28) 30 gennaio 2012 18:13

      rimane il fatto che i principali pertiti italiani hanno scelto monti piuttosto che le elelzioni, i parlamentari sono stati scelti da berlusca e veltroni, e gli stupidi italiani hanno votato berlusca e veltroni.
      riguardo a chiunque avrebbe fatto qualcosa contro i poteri forti, potrei essere d’accordo se si eccettuano i suddetti parlamentari italiani, che mi sa che contro la chiesa non avrebbero mosso un dito.

    • Di Nico (---.---.---.195) 30 gennaio 2012 23:36
      Nicola Spinella

      E VOTERANNO ANCORA BERLUSCONI nel 2013...


      Monti serve proprio a questo.

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