• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Istruzione > Sicilia: i dirigenti congelati, l’Assessore e la Costituzione

Sicilia: i dirigenti congelati, l’Assessore e la Costituzione

Dichiarazioni inoportune di un rappresentante del popolo

 
"Il Dirigente regionale Di Stefano lo ha, come si suol dire, rinnovato, cioè questo concorso si dovrà rifare. E questo ha provocato delle proteste da parte dei presidi che in un comunicato hanno dichiarato che questo concorso noi non lo faremo mai. Allora, da parte del Ministero l’orientamento è intanto che questo concorso ha necessità di essere rinnovato, perché dal punto di vista formale non ci sono scappatoie, fermo restando che una volta rinnovato, ma indipendentemente dal fatto che si sta svolgendo, poi ci possono essere dei provvedimenti che salvano questi vincitori.”
 
Da quanto precede appare evidente che lo stesso Centorrino ha chiaramente ipotizzato che è possibile o, forse, probabile o, forse, necessario che il concorso vada rifatto, ma che i “426” dovranno, comunque, essere tutelati e tenuti possibilmente indenni dalla nuova tornata concorsuale. Perché? C’è forse il rischio che potrebbero non essere in grado di superare le nuove prove del concorso nonostante l’esperienza maturata sul campo, nonostante le abilità conseguite e, nonostante, la evidente preparazione che egli riconosce loro?
 
Sulla base di che cosa il MIUR dovrebbe adottare i necessari ed opportuni provvedimenti per stabilizzare i presidi “precari”? Ed in che cosa sarebbero precari? A me e a tutta l’Italia risulta che i “presidi” di cui parla l’assessore Centorrino sono degli insegnanti che si trovano in atto a ricoprire un incarico sulla base di una legge incostituzionale con la quale si è cercato di annullare l’effetto di una sentenza che ha dichiarato la nullità del concorso al quale avevano partecipato, per evidenti vizi tra cui gli ultimi esplicitati dal Consiglio di Stato che riguardano, guarda caso, la valutazione degli elaborati impossibile da effettuare in un tempo brevissimo.
 
In base a cosa queste persone avrebbero titolo per essere beneficiati da questo ipotetico intervento del Ministero?
 
Sembra quasi che far valere i propri diritti e chiedere ai giudici la tutela delle proprie posizione ed il rispetto della legge venga considerato dai rappresentanti del popolo, a 20.000 euro e più al mese, un’azione di disturbo, quasi illegittima, se non illecita.
 
Ci chiediamo se l’Assessore Centorrino ha mai guardato le carte o letto le relazioni ispettive o le sentenze del CGA ed i pareri del Consiglio di Stato.
 
Forse sfugge all’Assessore Centorrino, che avrebbe fatto meglio a tacere, che tali soggetti sono e resteranno comunque inquadrati nel ruolo iniziale di appartenenza, quello di docenti a tempo indeterminato, e che non perderanno il posto di lavoro. Tali soggetti sono già stabilizzati!!! Tali soggetti non sono precari a 800 Euro al mese!!
 
L’Assessore cerca di confondere ed impietosire la gente, instillando nell’opinione pubblica il concetto che la situazione dei 426 è sullo stesso piano della condizione di precarietà derivata dall’incapacità dei politici, di salvaguardare l’interesse di quanti sono già stati licenziati grazie ad una riforma illogica ed assurda.
 
Piuttosto che stare dietro all’interesse di 426 persone - che continuano a chiedere provvedimenti invece di accettare, più dignitosamente, i principi dello Stato che dovrebbero insegnare nelle scuole dove operano -, cerchi di bloccare l’azione del governo che sta mettendo in ginocchio migliaia di docenti e personale ata e le loro famiglie.
 
L’art. 24 della Costituzione italiana riconosce a tutti il diritto di agire per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi e qualifica la difesa in ogni stato e grado del procedimento diritto inviolabile. L’art. 113 della medesima Costituzione stabilisce che contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria e amministrativa.
 
Torniamo a chiederci se l’assessore Centorrino ha letto Costituzione o è mai stato informato del principio della separazione dei poteri. Se ricorda che il giudicato non può essere travolto neppure da una legge approvata dal Parlamento e che in uno Stato di diritto le sentenze definitive devono essere eseguite e non vanificate.
 
Gli consiglierei di ripassare la Costituzione e di leggere le carte prima di parlare e dire cose infondate.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares