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 Home page > Attualità > Cultura > Si dimette Andrea Carandini. “Caccian le buone arti in bando”

Si dimette Andrea Carandini. “Caccian le buone arti in bando”

Data «l’impossibilità» di tutelare il patrimonio culturale «stante la progressiva e massiccia diminuzione degli stanziamenti di bilancio», il presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, il luminare di archeologia Andrea Carandini, rassegna le proprie «irrevocabili» dimissioni.

Basta! Come protesta verso i tagli alla cultura e all’istruzione ho deciso che ogniqualvolta ne avrò la possibilità aprirò i miei piccoli scritti con qualche citazione letteraria.

E non solo come forma di protesta, ma anche come forma di educazione alla bellezza, di allenamento alla profondità, di invito all’esercizio del libero pensiero.

Insomma cerco di fare quel che con i tagli alla cultura e all’istruzione il governo sistematicamente non fa più, abolisce, rade al suolo, ignora, disprezza, taglia!

Inaugurerò questa prassi con un’ottava dell’Ariosto, poeta ferrarese che scrisse l’Orlando Furioso, un poema cavalleresco. Dedico il testo all’attuale governo, in particolare al capo del governo sapendo che, se mai avesse la ventura di leggere l’ottava, gli verrebbe un po’ d’amaro in bocca, gli si drizzerebbe qualche residuo capello naturale e gli si sgonfierebbe il ghigno stereotipato.

Orlando Furioso, cap. 35 ottava 23

Son, come i cigni, anco i poeti rari,
poeti che non sian del nome indegni;
sì perché il ciel degli uomini preclari


non pate mai che troppa copia regni,
sì per gran colpa dei signori avari
che lascian mendicare i sacri ingegni;
che le virtù premendo, ed esaltando
i vizi, caccian le buone arti in bando.

 

La vendetta del tempo sarà implacabile. A chi per tutta la vita ha inseguito l’immortalità e la giovinezza non resterà nemmeno un ricordo se non il dileggio, il disprezzo, il sarcasmo dei posteri. Oggi le immagini di Mussolini, di Hitler appaiono comiche, a stento si crede che qualcuno abbia potuto prestare loro fede. Il tempo fa giustizia, chi teme l’oblio sarà dimenticato o ricordato con orrore misto a profondo sprezzo. Perché chi vuole durare oltre il suo tempo è già finito e si copre di ridicolo.

In più chi non protegge arti e cultura avrà vita ancora più breve il suo ricordo si perderà nella nebbia dell’ignoranza che lui stesso avrà generato. Solo l’arte, la poesia, le scoperte scientifiche rendono eterno l’artefice, ma anche chi l’artefice ha protetto e aiutato e sostenuto.

E dunque nessun ricordo per questo governo, questo capo del governo, questo ministro dell’economia. Solo oblio e il riso liberatorio di chi dall’alto dell’arte, della cultura, del libero pensiero guarderà la pochezza miope di chi si siede sui suoi privilegi, di chi crede che la vita stia solo nel potere del denaro, di chi pensa di radere al suolo la bellezza!

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.121) 16 marzo 2011 20:12

    Conti in ordine >

    Riguardo alla situazione del paese Tremonti afferma che “siamo nella direzione giusta”.
    Poi Bankitalia ci dice che il Debito pubblico è arrivato a 1880 miliardi (30mila euro per cittadino).
    Poi A.Carandini, da un anno Presidente Consiglio Superiore Beni Culturali, si dimette per la “progressiva e massiccia diminuzione degli stanziamenti”.
    Poi C.Giovanardi, Sottosegretario Presidenza Consiglio, lascia la delega "a fronte della decurtazione del fondo per la famiglia di più del 90% in tre anni”.
    Poi lo stesso
    Berlusconi deve promettere ai Sindacati di Polizia che “convincerà” Tremonti a riconsiderare i tagli fatti alle forze dell’ordine.
    In attesa della futura riforma fiscale una Tagliola Tributaria continua a corrodere il potere d’acquisto delle famiglie …

  • Di Maria Rosa Panté (---.---.---.153) 16 marzo 2011 20:13
    Maria Rosa Panté

    direzione giusta davvero!
    Maria rosa

    • Di (---.---.---.8) 3 gennaio 2012 08:56

      in merito alla faccenda del cartello del sindaco non vedo dove siano lo scandalo, il razzismo (?), la xenofobia (??). Girare con il burqua integrale è: 1)innanzitutto contro la vigente legge italiana che proibisce a chiunque di andare in giro con il volto coperto e questo già basta e avanza e rende più che valido e corretto il cartello. 2) in secondo luogo è contro la dignità stessa della donna che, quando fa comodo, le varie befane (visto il periodo e senza offesa per la befana ’classica’)delle pari opportunità si sgolano a difendere e in questi casi chissà perchè silenzio totale. Riguardo a Don Gallo, se è vero che ha fatto un’affermazione simile beh, allora si è bevuto il cervello perchè con molta probabilità e per quel pochissimo che ci è dato di sapere Gesù aiutava suo padre falegname. la saluto e le auguro buon anno. sig.Equo p.s.: probabilmente lei abita in una ridente cittadina dove immigrati (ovviamente non tutti ma una considerevole percentuale, altrimenti mi darebbe già del razzista), rom e nullafacenti vari pisciano contro i muri delle case, distruggono letteralmente gli alloggi dove vivono, spacciano droga (per i fessi locali, ahimè, che ne fanno uso), rubano, importunano e a volte violentano donne di qualsiasì età. Beata lei! A questi soggetti senza ne arte ne parte non interessa un fico secco di integrarsi, non ci vuole una scienza per capirlo. Complimenti invece al sindaco (leghista o meno non mi interessa) che ha avuto un coraggio da leone ad applicare quei manifesti e soprattutto non si è comportanto da ipocrita falso/buonista come quelli che si scandalizzano dell’innocente cartello e poi sul bus, a casa, al bar, per la strada si lamentano degli immigrati, degli zingari ecc... . Lei mi sembra una persona sensibile ed intelligente, si faccia un giro per certi quartieri di Torino la sera, magari ci vada a vivere e poi dopo tre, quattro giorni ne riparliamo eh? che ne dice? sig. Equo.

    • Di (---.---.---.113) 4 gennaio 2012 00:01

      Perché scrivermi in questo articolo? In ogni caso... Gesù dai 30 ai 33 anni fu nullafacente o facente il profeta.... ma per la gente dell’epoca fu mendicante e quindi niente Varallo. Poi il burqa non è ancora vietato in Italia c’è una proposta di legge, ma è ferma. Poi il burqini non copre il volto e perché proibirlo nei torrenti????? Insomma il cartello è, a detta di legali, illegale e le dirò senza coraggio da parte del sindaco, ma piuttosto con colpevole e arrogante populismo. Non è stata comminata una multa perché nessun burqa a varallo s’è mai visto... Il resto del suo commento invece mi interessa di più. Anche miei amici mi hanno posto certe obiezioni... allora le chiedo l’alternativa al degrado sono le proibizioni? Questi cartelli bonificherebbero Torino? Infine lei conosce qualche badante? qualche operaio delle fonderei, qualche persona addetta alla pulizia dei cessi in autogrill? Sono per lo più stranieri. Infine gli Italiani all’estero cos’hanno portato? tante cose belle e la mafia... In ogni popolo, in ogni persona c’è di tutto. Un po’ di razzismo lo sento anche in me purtroppo, un po’ di apertura verso il diverso c’è anche in lei, magari le servirà riconoscerla. Con questo ha ragione vivo in un’isola felice, quando arrivarono gli immigrati i primi noi subito abbiam fatto dei corsi di italiano e sono orgogliosa di averlo fatto.

  • Di (---.---.---.8) 4 gennaio 2012 15:49

    mi arrendo: non cè peggior sordo di chi non vuol sentire... Equo

    ... sapesse quante badanti con evidente freddezza e menefreghismo trascinano in giro per la città poveri vecchietti letteralmente succubi delle loro angherie. E quanti vecchietti denunciano (sottovoce, per paura di minacce ulteriori) veri e prorpi maltrattamenti psicologici e non, da simpatiche badanti straniere. Ma è vero non bisogna fare di tutta l’erba un fascio: ci sono anche quelle che derubano un pò alla volta gli anziani, quelle che li circuiscono facendosi intestare beni e appartamenti, ma nel suo felice angolo di mondo (grazie anche alla ’vigile’ presenza del sindaco leghista)tutto questo - forse - non succede. Ah, si ricordi che Cristo ha anche detto: "io sono venuto al mondo con la spada. A dividere il fratello dal fratello, il padre dal figlio ecc... Che si presta naturalmente a molteplici interpretazioni. Altro che un generico siamo tutti fratelli: che in tutto il vangelo non sta scritto da nessuna parte, tra l’altro. saluti.

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