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Sesso, Droga, Prostitute, Politici e Aids


Come sempre non mi sottraggo ai temi più scottanti e oggi con il libro “La saggezza delle prostitute. Burocrati, bordelli e il business dell’Aids” (www.isbnedizioni.it, 2008), affronterò una materia che sta diventando molto controversa: la sindrome da immunodeficienza acquisita calata nelle perturbanti realtà delle diverse condizioni umane.

Date le molte affermazioni politicamente scorrette che troverete, cito le “credenziali” dell’autrice che mi è sembrata in autentica buona fede: Elizabeth Pisani (sicuramente avrà qualche gene toscano) è nata nel 1964 e ha lavorato come epidemiologa e ricercatrice per i ministeri della salute dei maggiori paesi asiatici, per la Banca mondiale, il WHO e l’UNAIDS. Ora collabora con la Reuters e altri organi di informazione.

L’autrice descrive un quadro davvero desolante della professionalità e dell’uso della statistica da parte di chi opera in questo tipo di organizzazioni (a volte mancano semplicemente di buon senso): molto spesso è l’eccessiva circolazione di denaro che attrae le figure più ambigue e impreparate (e più si grida e più alte sono certe cifre, più denaro arriva). Esempi di queste associazioni sono: Family Health International (Washington), Cdc, Organizzazione Mondiale della Sanità, International Labour Organization, World Food Program, United High Commisioner for Refugees, United Nations Office on Drugs and Crime, Dkt, Open Society Institute, Afesip, Fhi, Global Found for Aids.

Ci sono poi molte altre associazioni che si occupano di sviluppo che si sono fatte assegnare molti fondi: United Nations Development Programme, l’Unicef, lo United Nations Popolation Fund,l ’Unesco, ecc. W l’Onucrazia… In Africa e in molti altri paesi queste organizzazioni hanno commesso molti errori e ora rischiano di esportare questi errori, vanificando la vera prevenzione della diffusione del virus dell’HIV in tutto il mondo. Purtroppo quello che può rivelarsi efficace in laboratorio, magari non è appetibile nell’urna elettorale e quindi la buona scienza non sempre diventa buona sanità pubblica: bisogna “saperla vendere” (E. Pisani). Il pensiero complesso non è poi facilmente comprensibile dalle persone affette da ideologia morbosa e che hanno quindi una razionalità limitata…

Il problema è che per attuare la prevenzione in sanità non si va incontro ai veri desideri di politici, burocrati e “professionisti umanitari”: “aiutare le masse invisibili a non ammalarsi è meno tangibile che dare medicine a chi già soffre. La prevenzione non dà la stessa piacevole sensazione di compassione e fornisce meno immagini simbolo, situazioni particolari in cui il personaggio di turno può essere ritratto mentre compie gesti umanitari” (Pisani, p. 256). E stiamo ancora vivendo nel boom della società dell’immagine…

E così facendo il cosa fare è abbastanza chiaro, ma non si riesce a trovare il giusto come fare: chi sono le persone su cui agire e i modi più pratici, e così non si riesce ad adattarsi alle singole realtà locali e regionali, e si ottengono risultati non significativi o controproducenti.

Come mi è capitato di constatare in altri casi molte delle persone che operano per agenzia internazionali, dovendo parlare molto lingue, non sono poi professionalmente preparati da molti altri punti di vista. Poi gli enti legati alle Organizzazioni Non Governative e alle politiche dell’Onu, tendono ad attrarre persone con ideologie molto pronunciate che tendono a distorcere i dati della realtà: il pensiero monolitico e dogmatico è molto lontano dalla flessibilità mentale e dall’intelligenza che servirebbe in un lavoro sul territorio. Tra le altre cose la Pisani è molto realista nei riguardi dei fenomeni del sesso a pagamento: come si può “abolire qualcosa che esiste da quando esiste i commercio, qualcosa che dà da mangiare a milioni di persone nel mondo, garantendo quella vita migliore che il capitalismo e il libero mercato non sono ancora riusciti ad offrire”. In molte nazioni il sesso rende a una donna o a un uomo da 5 a 16 volte più di un lavoro in fabbrica che ha spesso una minore libertà di movimento (anche tolta la percentuale dei protettori o dei bordelli). Ma molti dogmi rimangono: “il potere segue la religione, i soldi seguono il potere e noi seguiamo i soldi”, (Pisani). Anche noi, come chi lavora nell’industria dell’Aids siamo “puttane”. Con questi risultati: “Non riusciamo a fare niente. Siamo troppo impegnati a coordinarci l’uno con l’altro” (consulente cinese).

Comunque la realtà descritta è questa: le massime probabilità di infezione del virus sono presenti nelle prime settimane in cui l’individuo è stato infettato e cioè quando non può risultare positivo ai test tradizionali (oppure verso la fine della sua vita, quando però non è appetibile sessualmente). Inoltre è più facile infettarsi quando si hanno altre infezioni in corso, soprattutto se sono malattie sessualmente trasmissibili come l’herpes genitale e le epatiti (A-B-C-D-E-G) che, tranne la A, sono tutte incurabili (per l’epatite B consiglio di fare come me e vaccinarsi appena possibile). Poi ci sono la gonorrea (anche rettale), la clamidia, il trichomonas e la sifilide e altre, che sono curabili. Infatti l’Hiv è predisposta ad attaccare le cellule T del sistema immunitario che aumentano enormemente con malattie in atto (cioè spiega la maggiore diffusione della malattie in aree povere dove non c’è controllo e autocontrollo sanitario).

Invece i comportamenti più a rischio sono: il sesso anale non protetto (il sesso anale è più aggressivo nei confronti dei tessuti coinvolti nei rapporti), lo scambio di aghi infetti (per tossicodipendenza invasiva o “pratiche sanitarie” molto sbagliate) e l’avere rapporti con prostitute, bisessuali o carcerati senza usare il preservativo. Chi è interessato allo studio di comportamenti umani estremi in ambito sessuale e nelle tossicodipendenza, troverà in questo libro pane per i suoi denti. In tutto il mondo si conferma poi la regola che la maggior parte dei clienti delle prostitute sono uomini sposati, semplicemente perché la maggioranza dei giovani adulti è sposata (l’uomo è sempre uomo e preferisce pagare per ottenere quello che vuole). Dunque nei rapporti umani la realtà è l’infedeltà: prevalentemente multipla, contemporanea e costante per gli africani (hanno più amanti nello stesso tempo oltre al partner) e principalmente seriale e occasionale per gli europei e gli asiatici (una sola avventura ogni tanto). La verità è che nei paesi africani gli uomini e le donne hanno una rete più estesa di partner, iniziano a fare sesso prima, con partner di fasce d’età più alte e variabili, e naturalmente fanno sesso molto più spesso e troppe volte senza usare il preservativo per questioni di scarsa educazione, povertà e praticità (perché non ci sono i soldi o ci sono difficoltà a procurarseli). E per tutti questi motivi la diffusione dell’AIDS è più facile e in forte crescita. Ed anche il dare degli ipocriti ai propri elettori non porta vantaggi elettorali: nessuno ammette facilmente la possibilità dell’infedeltà, né propria, né del proprio partner. 

Inoltre la ricercatrice afferma in maniera molto naturale che esistono prostitute costrette a lavorare da altre persone, ma molte altre che scelgono liberamente questa professione costrette dalla necessità e attirate dell’estrema facilità di fare denaro. Per molti transessuali e travestiti fare sesso a pagamento è poi quasi un hobby. Afferma uno di loro: “E’ più per gli orgasmi che per i soldi. Non facciamo finta di niente, siamo tutti esseri umani e abbiamo necessità di scopare. Che cos’è la vita senza orgasmi?”. Viene anche qui confermata la tesi dell’enorme influenza della quantità del testosterone per avere un forte desiderio di attività sessuale. E questo accade anche per le donne: i medici consigliano una cura a base di testosterone per le donne con un calo del desiderio sessuale molto pronunciato. Ricordo poi l’esperienza personale fatta da una giovane filosofa francese che per sperimentare una condizione limite, ha assunto molto testosterone è ha sperimentato una vita sessuale psicologicamente maschile per molto tempo: sentiva il bisogno di uscire quasi tutte le sere, aveva voglia di fare sesso più volte al giorno, e si sentiva attratta da moltissime persone (e sentiva un’energia tutta particolare nelle sue parti intime).

Approfondendo le sue esperienza ha poi confermato un’altra teoria sessuologica: la suddivisione tra persone eterosessuali, omosessuali e bisessuali, e partner regolari e irregolari, fissi o variabili, è una cosa molto arbitraria e artificiosa: l’attività sessuale umana e una delle cose più complesse e più difficili da definire (ci sono milioni di sfumature sentimentali e milioni di opportunità legate al dare e prendere potere). In natura poi non esistono le “persone asettiche” di cui parla la politica (i medici lo sanno bene): ci sono maschi psicologicamente maschili e quelli psicologicamente femminili (che possono diventare bisessuali e omosessuali), e femmine psicologicamente femminili e quelle maschili (che possono essere bisessuali o lesbiche), e poi ci sono individui che possono avere gli organi sessuali e la mente di entrambi i sessi (gli organi femminili possono essere solo interni oppure anche esterni).

Comunque tutte le fonti e i documenti relativi al contenuto del libro si possono consultare nei seguenti siti:

http://www.wisdomofwhores.com/refer... (in italiano)

http://www.wisdomofwhores.com/ (in inglese)

Considerazioni finali: parlando di Aids non posso non segnalare il libro in tema di un Premio Nobel surfista: “Ballando nudi nel campo della mente” (Kary Mullis, 2000). E poi ci sarebbe anche “In fuga dalle tenebre” dell’italiano di adozione Jean-Paul Pougala. E anche qui viene affermato che nulla a questo mondo può sottrarsi all’onnipotenza e all’onnipresenza del denaro e del mercato. E un’altra cosa mi suona strana: il virus dell’Aids è stato identificato tra il 1983 e il 1984, e dopo 25 anni, in nessun laboratorio della moderna medicina scientifica si è riusciti ancora a trovare un vaccino. Solo 40 anni fa fare vaccini era una cosa molto semplice e sembra affermata la principale teoria biologica che afferma che l’Aids è un virus che dagli scimpanzé (o bonobo) si è trasferita all’uomo… Ma capisco benissimo il virus dell’Aids: la deforestazione sta riducendo all’estinzione molte specie di scimmie e fa molta gola un mercato di 6 miliardi di primati umani.

P.S. La scimmia Bonobo che è molto affine agli Scimpanzé e all’Uomo fa un cucciolo ogni 5 anni. Questo controllo naturale delle nascite sarebbe molto utile alla specie umana che si sta riproducendo senza criterio e che potrebbe fare la fine dei conigli in Australia (che hanno morie di massa durante i periodi di siccità). Purtroppo però nessuno ha ancora capito il processo sottostante. Consiglio quindi ad un’equipe di giovani etologi e biologi di studiare seriamente questa specie prima che scompaia e prima di perdere per sempre la possibilità di scoprire il segreto naturale di questo stratagemma di equilibrio biologico ed eco-sistemico (tutte le istruzioni per quest’avventura molto dura le troverete nel libro “L’ultima Tribù” di Tim Flannery).

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