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Servizio Civile: renderlo obbligatorio con il reddito di cittadinanza

Il “servizio civile” in Italia esiste, dipende da un Dipartimento della Presidenza del consiglio dei ministri, la sua area di intervento comprende: ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico, protezione civile.

Attualmente tale servizio è volontario, la selezione avviene tramite bandi che vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e la retribuzione mensile è fissata in 433 euro. Sarebbe auspicabile che tale struttura già operativa fosse utilizzata per organizzare il Servizio Civile obbligatorio per tutti i giovani (maschi e femmine) dai 18 ai 25 anni, della durata di sei mesi, per non più di 4 ore al giorno, nel proprio Comune di residenza o di studio in caso di studenti universitari, per progetti sociali suggeriti dai Comuni stessi.

All’interno di questa struttura potrebbero essere inquadrati anche i fruitori del reddito di cittadinanza (per 4 ore al giorno per 5 giorni a settimana), con una contaminazione positiva di giovani e non giovani appartenenti a tutte le classi sociali, con i valori del volontariato e della disciplina che un tale servizio dovrebbe garantire e da cui dovrebbero essere allontanati immediatamente “furbetti” e non collaborativi.

Sarebbe meglio che una tale struttura, presente in ogni Comune, fosse inquadrata in un vero e proprio ministero della Protezione Civile, istituzione di cui si sente la mancanza in un Paese come il nostro, fragile da un punto di vista idrogeologico, di elevata sismicità, da sorvegliare per evitare abbandoni di rifiuti e inquinamenti di terre ed acque, con grande bisogno di assistenza domiciliare agli anziani soli, e quanto altro i Comuni possano chiedere per far stare meglio i propri cittadini.

Naturalmente tale servizio civile dovrebbe essere svolto con un indumento ufficiale con la scritta “servizio civile” e un cartellino di riconoscimento con foto, nome, cognome e numero di matricola, con cui poter usare gratis i mezzi pubblici. Nessuno potrebbe dire, come sento in giro, che il reddito di cittadinanza è per i nullafacenti o che produce lavoro nero, mentre sarebbe possibile veder nascere una nuova istituzione, impegnata con disciplina e onore a fronteggiare tutte le criticità che si possono presentare.

Paolo De Gregorio

 

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