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Scilipoti arruola il prete di Pontifex

"Dio allontani i tranelli del nemico, pregate il vostro angelo custode", così don Marcello Stanzione ha benedetto i presenti al congresso del "partito" di Scilipoti, che per non sbagliare ha imbarcato di tutto, mettendo insieme uno show ricco e variegato, capace di spaziare dall'apparizione delle Scilipotine in divisa e tacco dodici alle baggianate di Saja. Perfetto per l'occasione, don Marcello si è fatto tramite della divinità e ha invocato la sua benevolenza per gli scilipotati e i gentili ospiti in visita, che ne hanno decisamente bisogno. La preghiera in apertura di un congresso di partito è già un esercizio abbastanza ipocrita di solito, ma in questo caso per il cattolico medio roba del genere dovrebbe sfiorare l'insulto.

Stanzione rappresenta una delle tre colonne sulle quali il sito Pontifex ha fondato il suo successo, accanto al webmaster che faceva il rappresentante per le cliniche thailandesi e il miliziano dell'arcangelo San Michele, e al vulcanico direttore che usava il sito per manifestare le ossessioni che poi lo avrebbero portato a un arresto in flagranza per stalking.

Il cattolicesimo di Stanzione è decisamente datato e molto particolare, il sacerdote è vulcanico e non gli sono mancati scontri con gli altri intrippati nella guerra per stabilire quale sia la Vera Dottrina (Tm). Per dare un'idea si può dire che la sua predicazione si situi temporalmente prima del medioevo e ideologicamente a destra di Mussolini. Perfetto per Scilipoti verrebbe da dire, se non fosse che in teoria la predicazione del gruppo dei pontifessi è molto rigida e molto attenta a pretendere severità e rispetto della Vera Dottrina (Tm) e della Vera Morale.

In genere però dagli altri, poiché come s'è detto quando s'arriva ai casi loro, la morale assume una geometria estremamente variabile nel tempo e nello spazio, tanto che rivolgono spesso a Papa Ratzinger alcune delle accuse che riversano su Vendola, basta far rumore e puntare il dito su qualcuno. Con le referenze che han loro poi è tutta da ridere ed è questa la ricetta del loro successo presso atei e razionalisti, deliziati dal poter identificare la tradizione cattolica in personaggi a prima vista tanto buffi e impresentabili. L'elasticità di Scilipoti e la rigidità di Stanzione in teoria dovrebbero essere incompatibili, ma le comuni simpatie fasciste, la grande passione per l'italiano aulico della Crusca e il fatto che entrambi abbiano già dimostrato di poter essere estremamente più elastici e prosaici di quanto non lascino sospettare certe loro stentoree dichiarazioni di principio (C'è chi dice che persino l'ostilità di Pontifex per gli ebrei, i negri, i froci e i comunisti potrebbe rivelarsi negoziabile, ma sono chiacchiere da Pontifex-uotcers), ne fanno una coppia potenzialmente esplosiva dalla quale è lecito attendersi manifestazioni spettacolari, ben oltre i confini della normalità.

La speranza è quella di essere alla vigilia della formazione di un duo comico all'altezza di quelli che hanno costellato la storia della commedia all'italiana, Stanzione & Scilpoti, Domenico & Marcello, Scily & Stanzy, chissà. Bonus Round: qui c'è il video dell'intervento, reperito su Pontilex, dove gli acuti osservatori del sito avevano già notato la coincidenza, che a me è apparsa poco fa leggendo Repubblica. Nel primo video Stanzione, che tra le altre ha la fissa degli angeli, dal 2:52 in poi.

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