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Scandalo Enav - Finmeccanica: a volte in Italia ritornano i fantasmi del passato


Ci risiamo: come al solito, in Italia, ogni volta che si procede nel tentativo di rialzare la testa politicamente ed economicamente - magari grazie alla nascita di un nuovo Governo come quello dei “tecnici”, guidato dal Professore Mario Monti, che sarebbe un esecutivo messo a punto col sostegno del capo dello Stato Giorgio Napolitano con l’obiettivo di una risalita economico-sociale per il nostro Paese - ecco che arriva l'ennesimo scandalo di natura politico-finanziario pronto, ancora una volta, a guastare la festa che era appena iniziata con l’addio al Governo italiano dell’ex Premier Silvio Berlusconi.

Nemmeno il tempo di dire addio per sempre alla Seconda Repubblica, infatti, che ci arriva subito una “doccia fredda” addosso dalla Procura di Roma: tre arresti eseguiti recentemente hanno, difatti, gettato un’altra tonnellata di “sospetti” intorno all’inchiesta sugli appalti Enav – Finmeccanica. Si tratterebbe, in poche parole, di una decina di appalti sovrafatturati e assegnati tra il 2005 e il 2010 senza gara pubblica da Enav a Selex Sistemi Integrati ( una società informatica di sistemi e radar per la sicurezza aerea e navale, controllata al 100% da Finmeccanica) in particolar modo per alcuni lavori eseguiti negli aeroporti di Napoli e Palermo. Fra gli arrestati “illustri” l’Amministratore delegato dell’Enav Guido Pugliesi (nella foto), ora ai domiciliari, il Direttore commerciale di Selex Manlio Fiore ed il noto commercialista Marco Iannilli.

Inoltre, tra gli indagati ci sono pure il Responsabile delle Relazioni Esterne di Finmeccanica che è il dimissionario Lorenzo Borgogni, nonché il Deputato e Segretario Amministrativo dell’UDC (partito del leader politico Pierferdinando Casini) Giuseppe Naro. Guido Pugliesi si trova agli arresti domiciliari, con l’accusa di finanziamento illecito in relazione ad una presunta tangente per un totale di 200 mila Euro versata dall’imprenditore Tommaso Di Lernia, titolare della Print System, al Segretario Amministrativo dell’UDC Giuseppe Naro. In sostanza, Pugliesi avrebbe accompagnato Di Lernia nell’ufficio romano di Naro dove si sarebbe consumato nientemeno che il pagamento della tangente. Manlio Fiore, invece, che dirige la Selex a livello commerciale, è accusato di una emissione di false fatture relative ad alcune operazioni inesistenti, finalizzata all’evasione delle imposte dirette. In ultimo, l’accusa rivolta dagli inquirenti della Procura di Roma al commercialista Marco Iannilli (la stessa contestata a Manlio Fiore), nelle vesti di “dominus” della Arc Trade, che aveva il compito di subappaltare i lavori della Selex.

Questa torbida vicenda venuta fuori ancora una volta, peraltro con grande risalto anche sui giornali, in seguito a questi arresti, naturalmente, non fa che gettare ulteriori ombre sui rapporti “irregolari” tra manager di grandi aziende italiane e vertici appartenenti al sistema politico del nostro Paese, facendo alimentare maliziosità e diffidenza da parte dell’opinione pubblica italiana nei confronti delle classi dirigenti nazionali. Una brutta situazione, che non ci voleva proprio in un “momento positivo” come quello che “stavamo” attraversando fino alla scoperta di “questa notizia”, un momento caratterizzato dall’insediamento di un nuovo Governo italiano, quello di Mario Monti, sul quale il popolo aveva riposto molta fiducia, dopo avere vissuto gli ultimi vent’anni in un susseguirsi di circostanze “poco limpide” per l’immagine pubblica dell’Italia. A volte, purtroppo, nel nostro Paese ritornano i “brutti fantasmi del passato”. Speriamo che siano fantasmi passeggeri e molto leggeri da digerire.

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