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 Home page > Tribuna Libera > Saviano ha ragione: stanno costruendo un regime autoritario (...)

Saviano ha ragione: stanno costruendo un regime autoritario (1)

 

"Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell'Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche"

Così Saviano.

 Ha ragione Saviano: stanno costruendo un regime autoritario. Ma un regime non nasce all’improvviso, e non si costruisce solo con una indagine, ancorché diretta a distruggere un modello di accoglienza e di integrazione: un simbolo della democrazia del domani.

La costruzione di un regime avviene per gradi, ed ha ramificazioni più ampie che superano la dimensione nazionale.

La prima pietra di questo regime l’ha messa l’Europa con il golpe in Grecia, la complicità per lo scempio dei diritti umani in Libia nei lager di Tripoli,

l’uccisione dei poveri che non hanno soldi per curarsi, la cancellazione dei diritti fondamentali della persona realizzata dalla politica rigorista e dal pareggio di e con la tolleranza verso la politica dei respingimenti che tante morti ha provocato nel mare Mediterraneo.

E poi c’è il voto della destra europea contro le sanzioni ad Orban. Il voto della destra non è stato solo un voto sull'uomo sugli immigrati, sulla maledetta politica di non accoglienza, sul nazionalismo, sul sovranismo. C'è molto di più in questo voto.

Ce un'alleanza internazionale nera, ci sono i disvalori di un regime.

Chi ha preso le parti di questo signore chi ha detto no alle sanzioni ha condiviso le sue idee di stato di diritto, di libertà di democrazia le sue leggi.

 

Se buona parte del PPE, i paesi dell’est, hanno votato per ORBAN, vuol dire che vogliono i giudici e la corte costituzionale sottomessi all'esecutivo

Nel voto per Orban ci sono i programmi della destra che è minoranza nel parlamento europeo, ma maggioranza nella società.

Ci sono i suoi disvalori, il suo concetto di democrazia e libertà.

C'è la condivisione per la sottomissione dei giudici all'esecutivo, per la cancellazione della libertà di stampa e di tutti i principi fondamentali sanciti dall'articolo 2 del trattato come l’uguaglianza, il pluralismo e lo stato di diritto.

C’è un obiettivo strategico: la pietra tombale sull'Europa di Spinelli, della solidarietà, e sostituirla con l'Europa dei nazionalismi, dell’imperialismo economico.



Vogliono risolvere il problema migrazione con la forza e non con il dialogo con i migranti.
Vogliono un'europa conflittuale tra stati, non vogliono una divisione equa degli immigrati tra gli stati.

Italia Ungheria, Polonia, ecc... non vogliono gli immigrati,
Non vogliono un'Europa solidale che opera con la revisione consensuale dei trattati.



Non vogliono la vittoria della democrazia, ma la sconfitta della democrazia dei suoi valori costituzionali e di civiltà.

Nell’opinione pubblica internazionale c’è un sentimento di simpatia per “l'uomo forte".

Uomini forti come Trump, Erdogan e Putin sono al potere in USA, Turchia e Russia, altri sono sull’uscio e attendono il loro turno.

I lutti e le sofferenze prodotte dall'uomo forte, li abbiamo conosciuti e subito ieri, li conosciamo oggi.

 

In tutto questo,e nel voto a favore di Orban c'è un segnale molto forte a tutti quei governi che pensano che non è cambiato niente e non avvertono la svolta autoritaria.

 

Un segnale tanto più grave quanto più grande è l'indifferenza della gente rispetto a ciò che sta succedendo,le sue sue simpatie per le idee fasciste.

Un segnale di un regime in costruzione.

 

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