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Sardegna | Il progetto ferroviario di Craxi e lo spreco di denaro pubblico

Un caso incredibile di spreco di denaro pubblico. Sardegna: siamo negli anni ottanta, con i governi Craxi, De Mita e Andreotti, e l'ennesima voragine di soldi pubblici sperperati dalla spregiudicatezza e inconcludenza della classe politica italiana.

Solo in questi giorni è venuta fuori la notizia, che è bene divulgare in tutti i modi possibili, che un ambizioso progetto del governo Craxi, nel 1983, prevedeva l'elettrificazione della rete ferroviaria della Sardegna, che però non è mai stata realizzata né dal governo Craxi , né dai governi successivi. 

E fin quì tutto normale (o quasi: in questo Paese non si può pretendere che alle promesse seguano i fatti!) se non fosse stata contemporaneamene progettata, ordinata e costruita una flotta di locomotive (le E491 ed E492), all'epoca all'avanguardia, con l'esborso di ben 125 miliardi di lire, flotta che sarebbe dovuta essere impiegata nel suddetto progetto.

Con un design di Giorgetto Giugiaro le locomotive sono state costruite dall'Ansaldo e dalla Fiat Ferroviaria ed inviate in Sardegna, ma non sono mai state utilizzate perché, come detto, non è mai stato realizzato il progetto dell'ammodernamento della rete ferroviaria sarda e, d'altra parte, per le loro caratteristiche, non si sarebbero potute impiegare in nessun'altra rete ferroviaria italiana.

In conclusione la notizia d'oggi è che, a distanza di oltre tren'anni di abbandono, le predette locomotive, nuove di fabbrica ma ormai fuori corso, saranno a breve demolite.

E i nostri 125 miliardi?

 

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