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Sant’Anna Stazzema: nel luogo della strage è nata l’anagrafe antifascista

Che quanto accadde il 12 agosto 1944 a Sant’Anna Stazzema resti nella memoria e ci guidi nell’oggi contro ogni fascismo.

L’Anagrafe antifascista è una comunità virtuale di valori, aperta a tutti coloro che si riconoscono in una serie di principi enunciati sulla “Carta di Stazzema“. Per aderire è sufficiente compilare questo modulo

Perché una Anagrafe antifascista nel 2018? Perché sta succedendo qualcosa di preoccupante. Si riaffacciano simboli, parole, atteggiamenti, gesti ed ideologie che dovrebbero appartenere al passato.
Non solo. Si fanno largo sentimenti generalizzati di sfiducia, insofferenza, rabbia, che si traducono in atteggiamenti e azioni di intolleranza, discriminazione, violenza verbale.

In rete e sui social media, sulle testate giornalistiche, nelle dichiarazioni politiche come nei bar e nelle strade. Principi che credevamo forti e stabili e che ci sembrano in pericolo.

Sottoscrivere la Carta ed aderire all’Anagrafe significa prendersi un impegno per la democrazia e a sostegno dei valori della nostra costituzione.

LA STRAGE

Il 12 agosto 1944 i soldati della 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS, comandata dal generale Max Simon, e membri della 36ª brigata Mussolini travestiti con divise tedesche, uccisero a Sant’Anna Stazzema centinaia di civili, di cui solo 350 identificati; fra loro 65 erano bambini.

IN “BOTTEGA” vedi Scor-data: 12 agosto 1944 e Sant’Anna Stazzema, 12 agosto 1944: «era un giorno qualsiasi»

 

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

Questo articolo è stato pubblicato qui

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