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San Nicola la Strada: la valanga di cemento che devasta il paesaggio

Il deserto intorno a noi, poiché ignoriamo le leggi della natura, le regole del vivere bene e in salute; ci preoccupiamo di avere un tetto ma non importa se intorno a noi è tutto devastato. Quando l'umanità sarà in grado di capire che sta preparando la sua rovina? Mi vengono in mente le parole di Einstein: "L'uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi".

San Nicola la Strada, in provincia di Caserta, era un paesino soprattutto di campagna nel lontano 1980; le case cominciarono a sorgere a poco a poco, a parte quelle storiche già esistenti. Mi resi conto dopo un po' che i palazzi spuntavano come funghi, all'inizio faceva anche piacere perché effettivamente eravamo troppo isolati poi, in men che non si dica, il cemento ha preso il sopravvento, tutto veniva (e viene) lastricato, praticamente "tabula rasa" e nessuno che si preoccupasse di piantare alberi a parte i soliti giardinetti circoscritti, parvenza irrisoria del rispetto per l'ambiente.

Parlo evidentemente di un caso ma è chiaro che il discorso va esteso a tutto il territorio campano, dove, sembra, che il verde sia un optional e in alcuni casi quasi un fastidio. Esiste una legge che regolamenta il piano strutturale edificabile affinché non si scantoni oltre misura, ma a quanto pare tutti la ignorano. 

In altre regioni non è così, anche dove esistono agglomerati di edifici, c'è sempre un piccolo spazio dedicato alla natura, per non parlare poi dell'estero. Insomma, questa è la solita lamentatio contro un sistema che non funziona, proiettato solo verso l'utile e il dilettevole effimeri, come se il verde non sia allo stesso tempo utile e dilettevole, sorgente dalla quale l'uomo deve necessariamente attingere, per rigenerarsi. L'armonia dell'universo è stata violata, calpestata e ridotta all'ombra di se stessa.

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