• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > S. Stefano ed i suoi tempi

S. Stefano ed i suoi tempi

JPEG - 27.2 Kb
Nell ‘ Angelus di S. Stefano del dicembre 2017 , Papa Francesco ha ricordato come S. Stefano , il primo martire cristiano , abbia perdonato coloro che l ‘ avevano condannato a morte , proprio come Gesù aveva implorato il perdono per coloro che lo avevano crocifisso .

 di Paolo Nicoletti

Pur essendo S. Stefano un Santo assai importante , tanto da dedicargli la festività del 26 dicembre , non si può dire che a scuola ce ne abbiano mai parlato molto , neanche durante l ‘ ora di religione .

 I lettori sicuramente sono informatissimi sulla vita di questo Santo , ma siccome io invece non lo sono vorrei raccogliere , per me stesso e per coloro che si trovassero nelle mie stesse condizioni , poche notizie sulla vita di Santo Stefano Protomartire , colui che ancora oggi festeggiamo il 26 dicembre .

 Ora , S. Stefano era uno dei primi sette diaconi ordinati dagli Apostoli con l ‘ imposizione delle mani , e venne condannato a morte perché ingiustamente ed oltraggiosamente accusato di voler distruggere il Tempio di Gerusalemme . Per i pochi lettori che non ricordano proprio tutto su chi sia il diacono nella religione cristiana , vorrei aprire una breve parentesi .

 Agli albori della religione cristiana, molte funzioni e molti lavori venivano affidati a dei volontari , come capita in effetti ancora oggi . In particolare c ‘ erano dei volontari che con buona volontà e rettitudine svolgevano compiti di varia natura , come ad esempio preparare le mense e servire a tavola durante importanti ricorrenze e funzioni religiose a cui partecipavano gli Apostoli .

 Tra tutti questi volontari , gli apostoli ne presero sette , di alta reputazione e fermezza ed adamantina integrità. Questi luminosi sette vennero fatti diaconi dagli stessi Apostoli mediante imposizione delle mani e gli vennero affidate una serie di mansioni , ossia una competenza ufficiale per quanto riguardava le preparazioni ed i servizi di mensa durante funzioni e contesti religiosi ed inoltre una serie di funzioni pastorali progressivamente crescenti . Tra queste funzioni sempre più importanti , i diaconi ebbero anche quelle di poter dedicarsi alla predicazione , leggere le Sacre Scritture in occasioni e funzioni ufficiali e distribuire l ‘ eucarestia .

 Da questi inizi , il diacono divenne un particolare grado della gerarchia religiosa cristiana , tanto che ne nacque una tradizione per cui i vescovi avevano ciascuno sotto di sé sette diaconi .

 Con il tempo i diaconi persero parte della loro autorità nella Chiesa Cattolica , e divennero solo un grado per arrivare al sacerdozio , anche se mantennero la loro importanza per i cristiani protestanti ed ortodossi , ed anche per i mormoni ed i testimoni di Geova . Nel Ventesimo Secolo , il Concilio Vaticano II ha rilanciato l ‘ importanza ed il ruolo attivo dei diaconi nella Chiesa Cattolica .

 Agli albori del cristianesimo vi furono anche diaconesse , tanto da essere menzionate da S. Paolo nella Epistola ai Romani ( indirizzata ai cristiani di Roma e dettata al suo scrivano Terzo che era un cristiano di Corinto ; nell ‘ epistola viene menzionata Febe , come autorevole “ diacono delle Chiesa di Cencre “ che si era distinta per aver prestato assistenza a molti cristiani ed anche allo stesso San Paolo ) . Già nel 451 dopo Cristo il concilio di Calcedonia aveva stabilito che le donne non potevano essere ordinate diaconesse prima dei quarant ‘ anni , e dopo non potevano più sposarsi . Il diaconato femminile cessò intorno all ‘ XI secolo , e venne ripristinato agli inizi del ventesimo secolo in alcune chiese protestanti , come quella luterana o ancora oggi nella Chiesa Anglicana .

 Come è noto , Papa Francesco ha ripreso subito in mano la figura dei diaconi , che possono essere scelti anche tra persone sposate ( ma se fatti diaconi da celibi non possono più sposarsi ) , e per quanto riguarda le diaconesse lo stesso Papa ha annunciato nel 2016 di voler creare una speciale commissione di studio sulle diaconesse nella chiesa cristiana degli albori , ritenendo che lo studio della loro figura possa essere una “ possibilità per oggi “.

 Va ricordato che nelle prime comunità cristiane il battesimo veniva somministrato per immersione nelle vasche battesimali , e le diaconesse di sicuro aiutavano le donne ad immergersi nelle vasche medesime , tanto da non potervi essere dubbio alcuno su un loro ruolo attivo nel battesimo dei fedeli .

 Ora , tornando ai primi sette diaconi , va ricordato che tra di loro vi furono santi importanti come San Filippo , San Nicola di Antiochia , San Nicanore , ed i Santi Procoro e Timone e Parmenas , e che il patrono dei Diaconi è ancora oggi San

Lorenzo .

 Ed infine , sempre sui primi sette diaconi , va ribadito che uno di loro era Santo Stefano , il quale viene indicato negli Atti degli Apostoli come autore di “ grandi prodigi e miracoli “ e come grande predicatore , tale da essere lapidato per il suo atteggiamento . Il giorno della sua lapidazione era presente Paolo di Tarso , che non si era ancora convertito e non era ancora diventato San Paolo , e che era soltanto un giovanotto a cui i colpevoli dell ‘ assassinio di Stefano mediante lancio di pietre avevano affidato i propri mantelli durane il fattaccio di sangue !

 Ora , chi era Santo Stefano ? Sembra che fosse un greco , di ottima famiglia e di religione ebraica , nonché persona di grande cultura e doti morali , e per tali doti destinato ad avere grande stima e rispetto nelle prime comunità cristiane .

 La sua predicazione , i prodigi che era capace di compiere ed il grande numero di proseliti che riusciva a far diventare cristiani provocarono contro di lui l ‘ odio di temibili fazioni di fanatici estremisti , che riuscirono a catturarlo ed a portarlo davanti al Sinedrio .

 Va rilevato che il Sinedrio si trovava in una precaria e drammatica posizione di vuoto di potere , a seguito della fine del potere di Ponzio Pilato e del periodo di disordine amministrativo che ne era seguito . Apriamo un ‘ altra parentesi .

 A causare la fine della carriera di Ponzio Pilato fu una serie di disgraziate circostanze .

 Dopo la fine violenta di Gesù , vi furono molti santoni e fanatici che provarono ad appropriarsi del nome di Cristo e ad autoproclamarsi Messia , affermando appunto che il Messia era ritornato nella loro persona .

 Uno di questi , di cui non rimane neanche il nome , riuscì a provocare intorno al 36 dopo Cristo una enorme rivolta nella regione della Samaria ( Shomron , un contesto montuoso tra la Giudea e la Galilea , verso il nord della Cisgiordania ) .

 Accadde che , quando i rivoltosi si radunarono sul monte Garizim per aspettare una improbabile apparizione di Mosè , Ponzio Pilato ordinò alla cavalleria romana di sedare e disperdere la rivolta con la forza e l ‘ uso delle armi , con sanguinose conseguenze .

 A seguito di ciò , i Samaritani e gli Ebrei riuscirono in modo politicamente efficace a sporgere reclami e proteste ufficiali dinanzi Lucio Vitellio il Vecchio , Legato di Roma in Siria ( e uomo di grande potere , tanto da essere il padre del futuro Imperatore Vitellio , che rimase imperatore solo per una manciata di mesi nel 69 d.C. ) .

 Il Legato di Roma interpellò l ‘ Imperatore , e ne ebbe l ‘ ordine di destituire Ponzio Pilato , e di inviarlo a Roma per subire rituale processo . Chiusa la parentesi di Ponzio Pilato .

 Destituito Pilato , iniziò un periodo di disordini in cui il Sinedrio non riuscì a riportare l ‘ ordine ed a ricondurre alla legalità le fazioni più fanatiche ed estremistiche .

 E furono proprio queste fazioni di irriducibili fanatici a condurre Santo Stefano prigioniero davanti al Sinedrio . Il solito mucchio di falsi testimoni , che in circostanze come questa trovano il loro brodo di coltura favorito , si fece avanti per affermare che Stefano voleva distruggere i luoghi sacri ed annientare le leggi ed usanze mosaiche .

 Il Sommo Sacerdote , stupito ed ignaro di tutta questa storia , non riuscì che a chiedere , incerto e stupito , quanto vi fosse di vero in queste accuse , dando a Santo Stefano la possibilità di difendersi . E Stefano pronunciò alate parole , che influirono sull ‘ atteggiamento della folla che lo perseguitava e che avrebbero potuto cambiare la situazione , ed alla fine del suo discorso alzò lo sguardo in alto e disse di contemplare “ i cieli aperti ed il Figlio dell ‘ Uomo , che sta alla destra di Dio “ . Vedendo che la situazione stava cambiando pericolosamente , il gruppo di assassini che aveva condotto tutta la procedura violenta contro il Santo pensò bene di accelerare le cose e di non lasciare al Sinedrio la possibilità di fare Giustizia , e quindi tali oscuri sicari portarono Stefano a forza fuori dalle mura della città , e lo lapidarono in quello che fu un vero e proprio linciaggio a colpi di pietre .

 Mentre moriva , Santo Stefano continuava a pregare che il Signore Gesù lo accogliesse e perdonasse i propri carnefici .

Gli Atti degli Apostoli riportano che dopo questa violenta e terribile fine , alcune persone ritrovarono il senso della pietà e lo seppellirono in un luogo sconosciuto .

 La violenta morte di Santo Stefano fu uno degli accadimenti che provocarono il definitivo distacco tra quella che agli inizi era solo una setta o forse una eresia ebraica ( e non era ancora diventata la religione cristiana ) ed il contesto religioso e gerarchico che faceva capo al Sinedrio ed alla Sinagoga .

 Come è noto, parecchio tempo dopo la morte di Santo Stefano ( intorno al 415 d. C. ) la leggenda delle reliquie del Santo vuole che il sacerdote Luciano di Cafarmagala ( Luciano di Kefar-Gambal ) riferisse di un sogno : nel sogno , Gamaliele ( istruttore di San Paolo ) si sarebbe lamentato di essere sepolto in un luogo senza onore insieme ad alcuni suoi compagni , i quali erano Nicodemo , Abiba e Santo Stefano . La storia avventurosa e leggendaria del ritrovamento delle spoglie di tutti loro nel giardino di Gamaliele è raccontata nella raccolta medioevale conosciuta come Legenda Aurea .

 Infine, approfittando della pazienza del lettore e ricordando per l ‘ ennesima volta che Santo Stefano era uno dei primi sette diaconi , vorrei ricordare che nel 2015 “ gli uomini sposati ( diaconi ) che svolgono un ministero pastorale in aiuto ai parroci sono aumentati del 14,4% rispetto al dato di cinque anni prima “ , e che lo stesso Papa Francesco ha specificato di recente la loro importanza ed ha ricordato che essi nacquero per servire e “ per assistere le vedove e gli orfani “ , sottolineando che all ‘ interno del presbiterio essi possono essere una voce autorevole ( vedasi articolo di Eugenio Arcidiacono , “ L ‘ esercito dei diaconi di Papa Francesco “ , sul sito di famigliacristiana.it ).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità