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Rubati miliardi di euro a centinaia di famiglie italiane a favore dell’erario

Allarmanti telefonate al centralino della Federcontribuenti da parte di cittadini angosciati: chiedono se è vero quanto è stato loro detto dai funzionari di Bankitalia, vale a dire, se i loro risparmi sono ormai carta da bruciare nel camino.

Il presidente, Carmelo Finocchiaro, parla di "incostituzionalità e abuso di potere" e promette di dar battaglia attraverso qualunque mezzo istituzionale per impugnare il D.L. del 6 dicembre 2011, n.201, disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici.

Nel decreto Salva – Italia, all'Art. 26, troviamo, prescrizione anticipata delle lire in circolazione: in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 3, commi 1 ed 1 bis, della legge 7 aprile 1997, n. 96, e all'articolo 52-ter, commi 1 ed 1 bis, del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata ed il relativo controvalore è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.

Il Governo Monti, "senza una adeguata campagna di informazione ha anticipato di circa due mesi la prescrizione della lira impedendo, volontariamente, a tantissimi contribuenti di convertire i loro risparmi in euro. Questa gente è ora disperata". La prescrizione della lira era prevista per il prossimo 29 febbraio e, stando alle telefonate giunte alla Federcontribuenti, nemmeno i funzionari di Bankitalia erano informati dell'anticipazione sulla data di prescrizione.

Una signora anziana di Teramo ha rischiato l'infarto quando il 7 dicembre scorso, telefonando a Bankitalia, si è sentita rispondere che i risparmi di una vita poteva darli al macero. Le persone in questa condizione sono tantissime e tante sono le imprese che rischiano il fallimento.

"Un vero e proprio furto, impossibile chiamarlo in altro modo, considerato che il controvalore, parliamo di miliardi di euro, andrà all'Erario e non ai legittimi possessori della lira. Sono stati derubati". Il Governo non può schiaffeggiare così sfacciatamente i cittadini italiani, deve fare un doveroso passo indietro.

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