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Robin Hood, il musical

Grande attesa all’Allianz Teatro di Assago per l’esordio milanese di Robin Hood. Annunciato come il musical per eccellenza della stagione 2008-2009 sin dal debutto in novembre all’Aquila, la nuova produzione tutta made in italy non ha sicuramente deluso le aspettative della platea milanese

Manuel Frattini
, stella incontrastata del musical italiano non ha faticato a dismettere la verde calzamaglia di Peter Pan per indossare quella di Robin. Il ragazzo è cresciuto, balla con energia e grande armonia. Una naturalezza coinvolgente. Anche se per Robin forse sarebbe servito un po’ più di physique du role, una voce più baritonale sia nel cantato che nel recitato. Non è un caso se, nonostante vesta i panni del cattivo, gran parte della platea femminile non disdegni il promesso sposo di Marianne, Simone Sibillano, quel Guyo dallo sguardo scuro e penetrante, dalla voce calda e affabile. Insomma anche se Robin venisse impiccato a Marianne non andrebbe poi così male...

Già Marianne, bella e brava. Cosa si può pretendere di più. Canta egregiamente, recita con misura ed accompagna Manuel a passo di danza sia che si tratti di uno sfrenato tip tap che di un lento da sogno: complimenti dunque a Valeria Monetti, una cui la scuola di Saranno Famosi ha evidentemente insegnato qualcosa (senza dimenticare ovviamente il resto della carriera, tra cui 7 spose).

Bravi i personaggi di contorno, tutti perfettamente in ruolo e ben tipicizzati. Fra Tuck - Lello Abate, l’esilarante Tata - Mimma Lovoi, Little John - Diego Casalis, Re Giovanni - Marco Manca. Nel Cast anche Nuvola - Chiara Scipioni, un personaggio aggiunto rispetto alla storia originale...forse la coscienza, forse l’anima di Robin.

Nel complesso una produzione da manuale: ogni elemento giusto al posto giusto. Senza sbavature o passaggi a vuoto. Scenografie e costumi incantevoli, luci ben calibrate, l’ensemble coro-balletto perfetto e naturalmente amalgamato con lo scorrere dello spettacolo. 10 dunque alla regia di Christian Ginepro. Le musiche originali composte da Beppe Dati sono piacevoli e convincono sin dal primo ascolto.
 
Da segnalare in particolare alcuni momenti: il parallelo tra Marianne e Robin alle prese con i consigli della Tata e di Fra Tuck (che tanto ci ha ricordato aggiungi un posto a tavola ed i consigli di Questo è l’amore secondo me...) il trascinante tip - tap scozzese in apertura di secondo tempo, ed il ballo da sogno di Manuel e Valeria con coppia "specchio" sullo sfondo.
 
Forse la storia non è tra le più coinvolgenti e quindi la trama risulta un po’ piattina. Il pubblico resta desto più per i colpi scenografici e per l’evoluzioni canore-danzanti che per l’appeal del racconto.
 
Comunque da vedere, sicuramente prima di ritrovarlo la prossima estate messo in scena in arena spettacoli dall’animazione di turno con il capovillaggio nei panni di Robin...perchè questo è in realtà ciò che pregustano già gli spettatori dell’Allianz, un pubblico in gran parte fatto da "Amici" di Maria, pronto al boato al primo bacio tra Robin e Marianne, già abituato alle sfide tra tronisti e pretendenti al trono, alle scenografie in movimento e fasci di luce 3d stile Gardaland.

 
All’Allianz Teatro di Assago - Milano sino al 1 marzo 2009
 


per www.panorami.info Riccardo Benvegnù

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