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 Home page > Attualità > Politica > Riflessioni di un’estate che vorrei fosse meno frenetica

Riflessioni di un’estate che vorrei fosse meno frenetica

 
Ci avete fatto caso? Pure l'estate ci stanno fregando... 
 
C'era un tempo in cui i mesi estivi erano solo quelli del caldo, del calcio mercato, del gossip. Il tempo per riposarsi, per pensare e per oziare nel dolce far nulla, perché no? Da qualche anno a questa parte assistiamo a mesi estivi sempre più frenetici: l'estate dello spread del 2011, delle mille manovre per tagliare la spesa, la lettera della BCE.
 
Poi l'estate del sobrio Monti, delle telefonate Mancino Napolitano e della trattativa che non si deve raccontare. Agosto 2013 è stato l'anno della condanna (la prima in Cassazione) di B.
L'anno scorso? L'isis, il califfato, le grandi riforme del nazareno (e anche quello sport ridicolo dell'Ice bucket challenge).
 
Tutto passa, però.
 
Così come già oggi ci siamo messi alle spalle l'emergenza profughi, la crisi greca, la minaccia dell'Isis.
Ma anche mafia capitale, le mazzette per Expo (e il mistero dei veri numeri), il Mose, il sistema Incalza e le dimissioni di Lupi, i milioni sprecati in grandi opere...
 
Vi ricordate ancora cosa scrivevano i giornali su queste storie? E cosa rispondevano ministri e politici di turno? No, non ve lo ricordate.
 
La nostra memoria, colpa anche di questa frenesia informativa (il bombardamento di notizie a scadenza breve), non ci permette più di mettere assieme i fatti, di ricordare, di farci una nostra idea. Abbiamo consumato queste storie e non c'è rimasto niente, dentro.
Passato un anno, il califfato è più forte o la sua espansione si è fermata? Quanto è reale la minaccia?
Quanto siamo vulnerabili rispetto ai lupi solitari? L'operazione strade sicure, coi militari nelle strade, è la risposta giusta?
 
E poi... Fino a quando continueremo a parlare di emergenza profughi, senza renderci conto che è un problema strutturale, che questa massa di persone scappa non per una calamità naturale? Le guerre, le carestie, le dittature, lo sfruttamento delle risorse. Siamo noi europei, noi occidentali l'emergenza, forse.
L'Europa oggi esiste solo come entità finanziaria. Per il momento il default della Grecia (che era il vero spauracchio di Germania e dei falchi dell'austerità) è stato scongiurato.
Vedremo. Di certo noi italiani non potremo più invocare solidarietà ai paesi europei, per gestire i profughi che arrivano da noi. Solidarietà l'è morta.
 
In questi anni siamo passati dall'autunno berlusconiano, al loden di Monti e alla sua agenda panacea di tutti i mali. Anziché smacchiare il gattopardo siamo caduti nelle larghe intese che hanno prodotto l'abolizione dell'Ici, trasformata in altre tasse.
 
La rottamazione, tanto invocata, ha partorito il patto del Nazareno coi tanti sospetti sulla fine del governo Letta. Un governo di sinistra, presunta, ha finalmente sdoganato tutti i temi della destra italica.
Basta coi sindacati, coi professori, coi magistrati che fanno solo vacanze.
Basta tutele, articolo 18, meno tasse per i ricchi (e qualcosina per i ceti medi) , ma anche meno servizi.
Basta con queste intercettazioni.
E anche basta con questo giustizialismo… molte persone che conosco, che sostengono questo governo, parlano ormai come qualsiasi berluscones dei tempi che furono. E sono soddisfazioni (ogni riferimento al salvataggio del senatore Azzollini è puramente non casuale).
 
Se avessimo un pizzico di memoria riusciremo a vedere tutta la tragedia italiana in tutto il suo splendore. In tutti gli aspetti grotteschi. Come la questione della tassa sulla casa, sulla giravolta del signor presidente del consiglio e dei suoi fan, sull'annuncio di tagliare le tasse, in modo lineare (ricchi e poveri) e i profitti per le imprese. I numeri, su occupazione, PIL, produzione industriale, presi, stirati e usati nel modo più funzionale alle loro teorie.
 
Pompei chiusa per colpa dei sindacati. Ma a che punto sono i lavori nel più grande sito storico al mondo? Quante persone sono state assunte, in più, come guide, restauratori, ingegneri, architetti?
Lo sciopero blocca i passeggeri Alitalia a terra... Qual è la situazione dei pendolari italiani? Non quelli del freccia rossa, ma quelli che ogni giorno prendono il trenino per andare al lavoro?
La situazione nelle nostre città, nelle nostre periferie, la guerra tra poveri dentro cui pesca a piene mani la destra xenofoba e fascista.
 
E potremmo parlare della riforma della scuola, del jobs act, delle trivelle nei mari del sud, delle province abbandonate, delle strade che dovrebbero portare nei luoghi di vacanza al sud che si interrompono...
La mafia. La corruzione di sistema. L'evasione dei grandi e piccoli furbetti delle tasse... Ve le ricordate ancora?
Stacchiamoci dalla realtà un attimo, prendiamoci il nostro tempo, pensiamo con la nostra testa. Siate cittadini, non consumatori.
 
Le mie letture estive:
Stragi – Rita di Giovacchino (Quello che Stato e mafia non possono confessare)
Era di maggio – Antonio Manzini
La rivoltella di Maigret – Georges Simenon
 
Come avrete capito, mi prendo un periodo di riposo.
 
Julien Belli/Flickr
Questo articolo è stato pubblicato qui

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