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 Home page > Tribuna Libera > Rifiuti umani. Carcere: giustizia riparativa e rieducativa?

Rifiuti umani. Carcere: giustizia riparativa e rieducativa?

Recupero, rieducazione o risarcimento verso la società? Qual è il ruolo del carcere attualmente?

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum (Errare è umano, ma perseverare è diabolico).

Dagli errori si impara. Anche e soprattutto da quelli gravi.

502 omicidi volontari, azione penale per 1.006 persone su ogni 100.000 abitanti, 231.999 condannati per delitto: ecco a voi qualche sanguinoso numero proveniente dalle statistiche degli ultimi anni (statistiche ISTAT) . Ma non è finita. Si può attribuire il vero fallimento dal numero di coloro che compiono gli stessi (o nuovi) reati dopo il periodo carcerario. Ma qual è l’obiettivo nell’andare a vivere in pochi metri quadrati dopo varie sentenze e colpevolezze?

La forma mentis generale crede nella visione che la pena sia, in qualche modo, un risarcimento verso la società. Risarcimento che può essere fisico (nel caso della pena di morte, tuttora vigente in certi Paesi) o di “semplice" privazione di libertà. Probabilmente sarebbe, a rigor di logica, più utile risarcire il proprio dottor jekyll trasformato tragicamente in Mr. Hyde nella stessa persona. E’ proprio questo risarcimento verso il dottor jekyll che deve provenire la logica della pena in generale; altrimenti ci si ritrova a vedere ex-carcerati che ridiventano carcerati dato che ricommettono lo stesso crimine o reato più volte.

Grazie al Global Peace Index, indicatore che tenta di classificare le nazioni in base alla pacificità e alla quantità e gravità dei vari crimini commessi, possiamo renderci conto della mancanza di risultati concreti della pena di morte nei paesi dove è in vigore in particolar modo per gli U.S.A.; dove la protagonista del sonno eterno non rappresenta un deterrente anzi, statisticamente parlando, nei paesi ove questa avversaria della vita non è legale si registra pure un’inversione di tendenza

Addirittura questo indice mostra l’orgogliosissima 101° posizione su 162 degli Stati Uniti, facendo capo all’estremo opposto la “civilissima” Norvegia (10°posizione); ovviamente senza dimenticare la tanto amata Italia (34°posizione).

usanorvegiaitalia

(Tratto liberamente da Vision of Humanity-Global Peace Index)

Si può benissimo dire che il complicatissimo ragionamento fatto per risarcire il proprio dottor Jekyll debba provenire da una rieducazione del condannato . La medicina non è una delle migliori, anche perché di difficile attuazione, ma evidentemente il paziente ne necessita urgentemente. L’incrocio di metodologie porta inevitabilmente a scegliere nell’attraversare una delle due strade possibili: nascondere la polvere (o carne ed ossa) sotto il tappeto o tentare un vero recupero del soggetto.

Obiettivo: giustizia riparativa e rieducativa. Ma questa è un’altra storia.

 

Foto: Ken Teegardin/Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

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