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Ricerca rivela: povertà in aumento. E a Pavia un giovane si suicida

Continuano i suicidi causati dalla crisi economica. Nella notte di domenica a farla finita, impiccandosi nella sua casa, è stato Paolo Vecchia, 31enne della provincia di Pavia che da ben otto mesi non percepiva più lo stipendo, L'uomo lavorava a Retotorbido presso la Brasilia, azienda che produceva macchine da caffè ma che alcuni mesi fa era fallita. I titolari avrebbero chiesto ai dipendenti di continuare a lavorare, probabilmente con la speranza di poter risollevare una situazione finanziaria disastrosa. A operai e impiegati, tuttavia, non veniva più erogato nessuno stipendio. 

"Attualmente - ha spiegato il segretario della Camera di Lavoro di Pavia, Renato Losio - c’è un curatore fallimentare e abbiamo avviato l’istanza per il recupero delle otto mensilità non pagate". Lo stesso Losio ha fatto sapere che il sindacato ha avuto modo di vedere l’ultima volta Paolo Vecchia venerdì scorso quando il giovane era andato negli uffici della Fiom per formalizzare l’istanza di recupero degli stipendi. "Ho parlato con chi l’ha visto quel venerdì - ha raccontato Losio - ma non era emersa nessuna particolare situazione che potesse far pensare a quest’epilogo. Certo, il nostro è un territorio complesso con ormai tante persone disperate. Ma, a quanto mi dicono, non appariva una persona con una situazione personale di grandi problemi. Possiamo pensare che tra le ragioni di un gesto così estremo possa esservi stata anche la pesante situazione che ha dovuto sopportare in questi ultimi mesi"

La tragedia del giovane operaio non è isolata. Come è noto negli ultimi mesi decine di imprenditori e lavoratori si sono tolti la vita: un fenomeno analizzato per AgoraVox dal sociologo Felice di Lernia che fa il paio con l'aumento della povertà, certificato da una ricerca di Centro Einaudi e Intesa San Paolo che rivela come quest anno solo il 38,7 per cento delle famiglie italiane è riuscita a mettere da parte dei risparmi. Lo scorso anno erano il 47,2.

Dallo studio, realizzato su un campione di 1.000 capifamiglia, emerge, inoltre, che il 46 per cento delle famiglie italiane ha cominciato a erodere i propri risparmi, mentre solo il 15,2 per cento degli intervistati ha dichiarato di non avere avuto alcun impatto dalla crisi.

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