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Resist Enza

Resist Enza

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  • Primo articolo venerdì 09 Settembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di Resist Enza (---.---.---.122) 8 marzo 2010 13:03
    Resist Enza

    La lezione dello scandalo tedesco

    di Aldo Maria Valli
    su Europa del 6 marzo 2010

    È difficile dire se il problema, come sostiene con grande sicurezza Hans Küng, sia il celibato. La questione è delicata e controversa.
    Di certo, comunque, il dramma degli abusi commessi da sacerdoti deve indurre la Chiesa a un profondo ripensamento circa la formazione dei preti nei seminari. L’aspetto dell’affettività non può essere trascurato come non pertinente. In quanto uomo, il prete non è un essere anaffettivo. E il problema si pone fin dall’inizio, fin dai seminari minori frequentati da bambini e ragazzi di dieci, dodici anni. Occorre interrogarsi con coraggio e sincerità sulla relazione tra pedofilia e repressione della sessualità e dell’affettività. Occorre chiedersi chi sia il sacerdote: un funzionario di Dio, secondo la definizione di Drewermann, o un uomo completo? Proprio dal teologo e psicanalista tedesco arrivano sollecitazioni che la Chiesa non può più fingere di ignorare. Chi sono i candidati al sacerdozio? Chi approda nei seminari? Che cosa c’è dietro una vocazione? In Funzionari di Dio Drewermann (che il Vaticano ha sospeso dall’insegnamento) ha messo in chiaro che spesso ci sono personalità deboli in cerca di sicurezza, ci sono conflitti sessuali e parentali irrisolti, vere e proprie nevrosi, nodi psicologici assai intricati, di fronte ai quali la Chiesa agisce senza preparazione e spesso senza consapevolezza.
    Ma se fa così, come può continuare a proclamarsi «esperta in umanità»? «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene».
    L’esortazione di san Paolo, ripresa da Giovanni Paolo II, è più attuale che mai. Ma come fare il bene se non si riconosce la realtà per quella che è, se ci si rifugia in un mondo ideale e immaginario? Su questi temi cruciali il confronto fra cristiani di diverse confessioni rischia di ridursi a una battaglia per stabilire chi sia, fra tutti, il prete più stressato: il cattolico, il protestante o l’ortodosso? [...]

    ( http://www.europaquotidiano.it/dett... )

  • Di Resist Enza (---.---.---.73) 8 marzo 2010 12:42
    Resist Enza

    L’articolo di Bruno Vespa pubblicato da Il Mattino il 6 marzo 2010

    Tutto per bene, alla fine. Ma prima della quiete di ieri sera, la tempesta abbattutasi tra palazzo Chigi e Quirinale ha fatto intravedere scenari drammatici. Nelle ore che hanno preceduto e seguito il colloquio di mercoledì sera con il capo dello Stato, Silvio Berlusconi ha seriamente pensato di far saltare il tavolo.

    La indisponibilità manifestata in quelle ore da Napolitano a firmare un decreto che salvasse la lista del PdL nel Lazio e la posizione di Formigoni in Lombardia sarebbe stato lo sparo di Sarajevo. [...]

    Si aggiunga che Berlusconi non si riconosce nel comportamento di molti dirigenti che in periferia bisticciano, ma pur sempre lo rappresentano. Quel che è accaduto al momento della presentazione delle liste romane lo ha indignato. [...]

    Questo cocktail micidiale ha portato Berlusconi a fare due conti. Le dimissioni del governo avrebbero come conseguenza fatale le elezioni anticipate. È difficile infatti che Napolitano possa autorizzare una maggioranza diversa da quella che è uscita dalle urne. [...]

    Fantasie, certo. Ma il colloquio di giovedì sera tra Berlusconi e Napolitano è stato probabilmente il più concitato che si ricordi. Il presidente del Consiglio voleva far approvare la sera stessa un decreto legge sulla falsariga del precedente delle elezioni europee del ’95: i radicali erano fuori tempo e ricorsero a Scalfaro, Lamberto Dini presidente del Consiglio riaprì i termini per 48 ore e tutto si aggiustò. Il capo dello Stato ha sostenuto che quella procedura non poteva essere ripetuta in questo caso e Berlusconi si è molto arrabbiato, minacciando il ricorso alla piazza. La serata si è conclusa male, ma nella giornata di ieri Napolitano si è dimostrato favorevole a trovare una soluzione. Si è così distinto tra decreto "innovativo", che il Quirinale non avrebbe accettato e decreto "interpretativo" che verrà invece considerato con benevolenza. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha scelto ovviamente la seconda strada per ottenere il risultato che avrebbe ottenuto con la prima.

    (per leggere il testo integrale e i commenti dei lettori del Nordest)
    http://www.gazzettino.it/articolo.p...

  • Di Resist Enza (---.---.---.4) 7 marzo 2010 16:28
    Resist Enza

    Le prime pagine di venerdì 5 di Repubblica, Il Giornale, Avvenire e L’Osservatore Romano.

    Si può mentire in modo attivo o passivo. La menzogna può essere per omissione, tacere un fatto, non riportare l’informazione. Oppure gridando a l’aggressione: la verità come un complotto. Complotto di chi? Appunto. Basta insinuare il dubbio. Poi i vocaboli non mancano: comunisti, giudici, massoni (vechiotto), ebrei (proibito), islamici (troppo inverosimile), negri (in questo caso no).

    Venerdì 5 marzo

    la Repubblica in prima pagina porta due titoli che si specchiano. Il primo firmato da Enrico Franceschini porta il titolo "Le ferite d’ Irlanda / 1 - ’La mia infanzia rubata dalla Chiesa del disonore", racconta di Kathleen.

    "Era una bambina di otto anni, quando la strapparono dalle braccia della madre, giudicata incapace di provvedere ai suoi bisogni, e la rinchiusero in orfanotrofio. «Ho vissuto prigioniera di un incubo fino alla maggiore età», ricorda Kathleen O’ Sullivan, una delle vittime delle violenze e degli abusi sessuali perpetrati per decenni nelle scuole, nei riformatori, nelle parrocchie di tutta l’ Irlanda. «Le suore ci affamavano, mangiavo la carne, una salsiccia, soltantoa Natale,e ricevevo un uovo sodo per Pasqua. Ma questo era il meno. Ci picchiavano per un nonnulla. Ci seviziavano fisicamente e psicologicamente. Facevo la pipìa letto dalla paura tutte le notti, e loro per punizione mi costringevano a sfilare nuda per la camerata con in testa le lenzuola bagnate di urina. Era un sistema sadico, satanico. I giornali hanno scritto che è stato il nostro Olocausto». «Ma se è così , aspettiamo ancora la Norimberga che faccia piena luce e giustizia su quel mostruoso abominio»..." [leggi]

    Al racconto della vittima risponde la riflessione del teologo. "Le ferite d’ Irlanda / 2 Abolire la regola del celibato è l’ unica soluzione" un testo scritto dal teologo svizzero Hans Küng presidente della Fondazione Etica mondiale (Stiftung Weltethos).

    "Abusi sessuali in massa ai danni di bambini e giovani ad opera di preti cattolici, dagli Usa alla Germania, passando per l’ Irlanda: un enorme danno di immagine per la chiesa cattolica, ma anche segno palese della sua profonda crisi. Il primo a prendere pubblicamente posizione a nome della Conferenza episcopale tedesca è stato il suo presidente, l’ arcivescovo Robert Zollitsch (di Friburgo). La sua condanna degli abusi, definiti «orrendi crimini», e la richiesta di perdono sono primi passi nel processo di assunzione di responsabilità per fare i conti col passato, ma altri devono seguire. La presa di posizione di Zollitsch mostra indubbiamente gravi errori di valutazione, che vanno contestati. Prima affermazione: Gli abusi sessuali compiuti dai sacerdoti non hanno nulla a che fare con il celibato. Obiezione! È indiscutibile che tali abusi si verifichino anche in seno alle famiglie, nelle scuole, nelle associazioni e anche nelle chiese in cui non vige la regola del celibato. Ma come mai si registrano in massa proprio nella chiesa cattolica, guidata da celibatari?..." [leggi]

    Mentre Il Giornale si affanna a tenere il passo con l’attualità e titola "Vaticano in imbarazzo pronto al repulisti" [leggi], un articolo di Andrea Tornielli, vaticanista di casa, che spiega come in Vaticano nessuno ha visto niente, nessuno ha saputo niente del nigeriano corista in San Pietro, procacciatore di giovani per il numero due della Protezione civile, il gentiluomo di Sua Santità Angelo Balducci. Il giornale di Vittorio Feltri si dimostra esperto nella caccia alla palomba : "Il cacciatore che attende il “passo delle palombe” nel suo appostamento, mettendo a confronto la sua abilità con l’intelligenza del colombaccio".

    Abilità del cacciatore:

  • preparare il sito adeguatamente mimetizzato;
  • far funzionare i “volantini” (Un volo troppo lungo dei volantini portano via le palombe; volantini richiamati troppo presto avvicinano ma non fanno fermare le palombe);
  • posizionare ed azionare i richiami sulle “racchette”, i cosidetti “azzichi” in relazione alla direzione dei venti (tutti i volatili si posano contro vento, per cui occorre guidare il “poso” della palomba; mai far “grillare” cioè far frullare il richiamo vivo “in faccia”, sarebbe uno “scaccio” assicurato; interrompere troppo presto l’azionamento degli “azzichi” potrebbe essere causa del mancato “poso”, ecc.);
  • potature delle piante per consentire la visuale degli animali “posati” (piante troppo fitte e/o troppo fosche impedirebbero la vista degli animali posati e/o il volo dei volantini);
  • sparare alla conta, cioè in tempo e senza “doppiare” l’animale ( Attenzione a non sparare al primo conto, a rispettare “la mano” cioè scegliendo l’animale da colpire in relazione alla posizione occupata al momento nell’appostamento per evitare di colpire in più di uno lo stesso animale; massima attenzione in attesa della conta, poiché tutto quanto sopra descritto e puntualmente rispettato può essere reso vano da una mossa sbagliata, da un piccolo fruscio o dall’impazienza di “tirare il grilletto”).
  • [adattato da Club della Palomba - Le cacce tradizionali]

    Il quotidiano della Cei, Avvenire, preferisce ignorare i fatti a dedicarsi ad opere più cultuali: "Ostensione della Sindone: il boom delle prenotazioni". Una informazione che rallegra gli organizzatori dell’evento e placa con un "boom" le loro intime preoccupazioni di un "flop".

    Invece l’organo ufficiale dello Stato della Città del Vaticano trasanda le contingenze di questo basso mondo per portare avanti il disegno della trascendenza con titoli enigmistici: "Cresce piano l’esercito del dragone", "Una tragedia europea", "Le armi della fame", "Ripresa a bassa intensità", "Nostre Informazioni", "Quell’«ignobile macchia» agli albori del Reich". Economia delle parole, ma forse la notizia è in quell’«ignobile macchia».

  • Di Resist Enza (---.---.---.128) 7 marzo 2010 16:12
    Resist Enza

    Georg Ratzinger non può credere che la sua Chiesa abbia potuto fare male a qualcuno.

    di Danilo Taino

    Corriere della Sera, 07 marzo 2010

    «È una cosa che la colpisce, che le fa male, un problema, questa rivelazione di violenze nel suo Coro della cattedrale?». «No», è la risposta secca. Questo è un problema sentito dalla stampa, spiega. «Die presse», ripete. [...] Il vescovo della città, Gerhard Ludwig Müller, formerà una commissione per analizzare i casi di violenza avvenuti nel convitto tra il 1958 e il 1973 e, se chiamato, Ratzinger dice che testimonierà. «Anche se non ho mai avuto notizia di casi del genere — dice — Ma sono a disposizione». Spiega che dei due insegnanti di Ratisbona accusati di abuso, uno fu allontanato nel 1958, prima che lui arrivasse alla direzione del Coro, e l’altro a lui non risulta avesse compiuto azioni scorrette. «No — dice — Non mi occupavo della disciplina dei ragazzi, mi occupavo della musica». [...] «Ha parlato di questo caso con suo fratello?», è la domanda finale. «Non di questo — risponde — È la stampa che vuole sapere queste cose».

  • Di Resist Enza (---.---.---.227) 17 febbraio 2010 17:56
    Resist Enza

    Per chi non vede in questo scandalo che investe la chiesa irlandese che ’usuali’ deviazioni del genere umano in una ’normale’ società; nient’altro che atti che rientrano nelle ’banali’ statistiche di pedofilia; suggerisco di leggere i giornali irlandesi dei ultimi dodici mesi. Ma siccome non siamo tutti bravi a guardare oltre il recinto del nostro giardino, riporto qui sotto due articoli in lingua italiana accessibili a chiunque persona di buona fede. E una volta aver letto questi articoli, che ciascuno guardi in se stesso e dica onestamente che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana è senza peccati nel suo seno e nei suoi atti.

    [...] Negli orfanotrofi, nelle scuole, nei riformatori e in altri istituti statali bambini e ragazzi sono stati vittime ogni santo giorno delle forme più deplorevoli di punizione. Gli abusi sessuali erano la norma, le botte imprevedibili e crudeli. La fame era compagna quotidiana, costante come il rosario e le messe. Preti, suore, congregazioni religiose di pedofili e sadici sono stati protetti sistematicamente dalle autorità della Chiesa. Il senso quasi eccessivo di rispetto e di deferenza nei confronti del clero in Irlanda si è rivelato essere il vivaio perfetto nel quale potevano prosperare indisturbati i molestatori di bambini e i delinquenti. Nelle rarissime occasioni nelle quali qualche genitore si lamentava del comportamento di un prete, questi veniva senza clamore rimosso e assegnato altrove, in un’ altra parrocchia, in un altro istituto, dove gli si permetteva di fatto di continuare i propri abusi.[...]

    [...] Mio padre, cresciuto in un quartiere della classe operaia nella parte antica di Dublino, ricevette l’ unica istruzione dai Christian Brothers: malgrado non abbia subito maltrattamenti, né sia mai stato molestato sessualmente, e benché parli con rispetto di quegli istitutori che si occupano dei bambini più poveri, a scuola visse sempre nella paura. Certo, mi riferisco agli anni Quaranta, quando forse i metodi di insegnamento erano ovunque autoritarie brutali. Ma un amico mio coetaneo, che ha frequentato la stessa scuola negli anni Ottanta, mi ha parlato del suo terrore sui banchi di scuola, giorno dopo giorno. Il panico lo assaliva non appena varcava i cancelli della scuola e si dileguava soltanto quando rientrava a casa. Ancora oggi, non è mai tornato a visitare la sua scuola, si tiene alla larga addirittura dalla strada dove si trova, proprio come un vicino di casa che ha riferito a mia moglie di non poter vedere nemmeno da lontano l’ edificio nel quale ha studiato, quello stesso istituto gestito dai Christian Brothers. [...]

    da "Il prete peccatore/2" di Joseph O’Connor su La Repubblica — 22 maggio 2009
    http://ricerca.repubblica.it/repubb...

    leggere anche
    "Il prete peccatore/1" di Maria Novella De Luca su La Repubblica — 22 maggio 2009
    http://ricerca.repubblica.it/repubb...

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