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Renzo Riva

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  • Primo articolo mercoledì 12 Dicembre 2009
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  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 4 dicembre 2009 15:02
    Renzo Riva

    Si comprenda perché ho dato voto negativo a questo articolo.
    Potremmo avere anche 10 milioni di laureati in filosofia e ciò sarebbe un indubitabile vantaggio per il Paese dal punto di vista culturale purché poi se serve al Paese un autista d’autobus o uno specializzato in qualsiasi mestiere siano disponibili queste professionalità.
    Altrimenti é solo pestare l’acqua nel mortaio.
    Ricordate il mito del laureato svedese o finlandese che guida l’autobus?
    Purtroppo in questo malconciato Paese esiste la fabbrica degli eternamente furbi con oltre 3 milioni di statali propri solo dei sistemi comunisti di cui abbiamo visto la fine ingloriosa.
    Devo altresì dire che dall’età di ventotto anni, oggi ne ho sessanta, io, diplomato in elettronica industriale, ho sentito l’esigenza di avere delle cognizioni filosofiche e da allora non ho mai smesso di leggere, libri e articoli al riguardo, compatibilmente col tempo disponibile.
    Oggi, per esempio, dico con Polibio, siamo in una democrazia degenerata che sfocerà in "oclocrazia" con tutto ciò che comporterà poi uscirne.
    Invito a leggere ed approfondire il termine "anaciclosi" dove Polibio descrive magistralmente la sua speculazione intellettuale.
    Voglio significare con ciò che il sapere non appartiene solo ai corsi scolastici o universitari ma anche alla volontà d’una preparazione permanente che non deve per forza sfociare in un "pezzo di carta" bensì nella pratica quotidiana della cultura man mano acquisita e sperimentata sul campo del sociale e del privato.

    Mandi,
    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 4 dicembre 2009 14:29
    Renzo Riva

    La scuola deve trasmettere le conoscenze e per questo va riformata.

    La rete può trasmettere solo, e si spera scientifici, testi esplicativi e dipenderà dal grado di cultura scientifica di chi legge comprendere il significato delle cose.
    C’è il pericolo di uno scientismo dallo spessore culturale talmente insignificante da divenire poi deleterio per la stessa scienza: una sorta di sostituzione nella funzione svolta dagli oroscopi.

    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 4 dicembre 2009 14:17
    Renzo Riva

     

    Per 1’000 MW di potenza installata i seguenti costi per fonte energetica:


    1-

    Nucleare -

    Superficie occupata <1 Km^2

    1 reattore Westinghouse AP 1000 (1’000 MW)_____________3 G€

    Vita media di ogni impianto anni 40÷60


    2-

    Eolico -

    Potenza specifica media 2 W/m^2

    Per 1 GW serve una superficie di 500 Km^2

    6’000 impianti da 1 MW________________________________6 G€

    Vita media di un aerogeneratore anni 15÷20


    3-

    Fot(t)ovoltaico -

    Potenza specifica media 20 W/m^2

    Per 1 GW serve una superficie di 50 Km^2

    Costo impianti per 6,5 GWp ___________________________50 G€

    Vita media dei pannelli anni 20÷30


    Per i reattori nucleari anni 40÷60 costo 3 G€______________3 G€

    Per eolico anni 15÷20 pari per 60 anni costo 6 G€x3= _____18 G€

    Per il fot(t)ovoltaico anni 20÷30 50x2=__________________100 G€


    Spero di essermi spiegato almeno con i numeri.


    Veniamo ora al miracolistico solare termodinamico.

    Solare termodinamico -
    Potenza specifica media 10 W/m^2
    Per 1 GW serve una superficie di 130 Km^2
    impianto da 1 MW____________________________________13 G€
    Vita media non specificata (anni ??)
    Inoltre abbisogna di avere accanto una centrale a turbogas affinché i sali possano essere mantenuti allo stato fuso quando vi fossero condizioni atmosferiche avverse.

    Leggere poi di idrogeno che non è un carburante ma un vettore dà la cifra del grado ideologico e parascientifico dell’autore.

    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656 

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 2 dicembre 2009 13:33
    Renzo Riva

    Signor Dino Baccia,
    Cammin facendo si migliora e ciò vale anche per lo EPR 1.6.
    Però c’è già un reattore super collaudato e che va in sicurezza e si spegne da solo.
    Il reattore Westinghouse AP 1000 che insieme allo EPR1.6 è l’altro candidato al rilancio del nucleare in Italia.
    Quante fabbriche dovranno delocazzare ancora prima di rendersi conto che l’unica risorsa naturale del Paese è il lavoro?
    Materie prime non ne abbiamo e allora?
    Faremo un Paese di disoccupati?
    Poi li mandiamo a casa sua a chiedere la pagnotta!

    Mandi,
    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656

  • Di Renzo Riva (---.---.---.55) 30 novembre 2009 19:01
    Renzo Riva

    CON IL NUCLEARE NON SI PAGANO DIRITTI DI EMISSIONE DI CO2
    IL PERCHE’ SPERO LO SAPPIATE

    Ho più volte trattato degli effetti dannosi e deleteri del ricorso alle energie cosiddette rinnovabili. Nella Sardegna ambientalista, eolofila e antinucleare ora chiudono fabbriche storiche con gravi ripercussioni sull’economia e sull’occupazione.

    Come responsabile di Energia e Ambiente del Nuovo PSI della regione Friuli-Venezia Giulia denuncio l’immobilismo dei sindacati tutti che penalizzano i lavoratori continuando ad ostacolare il rilancio dell’energia elettronucleare indispensabile all’industria invece di richiederla a gran voce urgentemente.

    L’energia elettronucleare è la sola fonte che può cambiare la rotta dell’attuale deriva che altrimenti porterà il Paese alla bancarotta.

    La decisione assunta dalla multinazionale Alcoa per le sue unità del Sulcis che producevano alluminio è solo la punta dell’iceberg di un male che emergerà con virulenza con il disimpegno di altre industrie energivore.

    È da almeno sei anni che lancio appelli sull’allarme delocalizzazioni e sarò facile profeta di cui tutti potranno verificare le ulteriori chiusure e licenziamenti (le CIG sono solo dei licenziamenti nascosti) quando grandi gruppi industriali nazionali se ne andranno a produrre vicino ai mercati che per ora vengono definiti all’estero (Gruppo Pittini? Gruppo Fantoni? Altri?)

    I lavoratori sono i primi che pagano sulla loro pelle questo stato di cose con salari differenziati rispetto agli altri lavoratori europei.

    Pima per il fattore del costo energetico poi per i costi impropri delle "non decisioni" politiche e della macchina burocratica statale di oltre tre milioni di titolari di "stipendio a ruolo", proprio solo dei sistemi retti a collettivismo.

    Scopriremo, se lo vorremo, che fino a pochi anni fa eravamo di fatto un Paese dove si sperimentava il comunismo ricco, di tipo particolare, dove, grazie ai fattori geopolitici, in Italia si riversavano dollari in funzione anticomunista e aiuti (dollari non rubli) al partito comunista italiano confratello in funzione antiamericana.

    Oggi, mutate le condizioni geopolitiche, si sperimenterà il comunismo povero perché, nonostante le cosiddette privatizzazioni - di fatto monopoli privati con accordi di cartello - constateremo che il lavoratore gestisce solo una piccola parte del proprio lavoro.

    L’azione liberale dell’associazione Futuragra con Giorgio Fidenato, che non assolve più come sostituto d’imposta la funzione di gabelliere per conto del fisco, porrà gli stessi lavoratori di fronte alla realtà di constatare dove vanno i frutti del loro lavoro; per altri invece solo i frutti del loro stipendio e della relativa partita di giro.
    Renzo Riva
    Energia Ambiente Nuovo PSI F-VG


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