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Renzi contro il finanziamento pubblico dei partiti

Matteo Renzi aggiungerebbe un nono punto alla proposta di Bersani, senza precisarne i contorni

Nel corso della trasmissione di Rai3 ‘Che tempo che fa’ di sabato sera il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha detto: ”Ha vinto Bersani, ha il diritto di provarci, il mio atteggiamento è stato di assoluta lealtà in un paese affetto da scilipotismo, che è il cambiare casacca. Non vorrei che lo scilipotismo diventasse la caccia al grillino: adotta un grillino che passa perché lo abbiamo contestato quando lo facevano altri”.

“Se Bersani fallisce – ha detto Renzi – è difficile non andare al voto. In quel caso primarie obbligatorie”. Inoltre, ha proposto con forza un nono punto al programma che Bersani ha sottoposto via internet agli italiani: il no al finanziamento pubblico dei partiti. Questo mi pare predicare bene e razzolare male. Non è questa proposta un chiaro ammiccamento al Movimento 5 Stelle? E poi quanto ha di democratico una proposta del genere che, se passasse, limiterebbe di molto la partecipazione popolare alla politica?

Si trattasse di una proposta per eliminare gli eccessi evidenziatisi negli ultimi mesi, potrebbe essere accettabile, ma parlare di eliminazione totale del finanziamento pubblico alla politica mi pare inaccettabile!

Intanto Renzi ha destituito di fondamento le ipotesi circolate sulla creazione di un partito con il premier Mario Monti ed ex Popolari che potrebbe essere stato l’argomento della sua visita a Palazzo Chigi nei giorni scorsi.

Certo che se il Presidente Napolitano dovesse intraprendere la strada di un governo del presidente, Bersani dovrebbe per forza farsi da parte. In tal caso il più gettonato è proprio Matteo Renzi che ha resistito alla “liturgia” della direzione del Pd per sole due ore, per poi scappare e concedere un’intervista in cui immagina un Pd diverso, che “fa a meno del finanziamento pubblico” e viene guidato da “un nuovo gruppo dirigente”. Egli appare molto meno contrario di Bersani su una possibile grande coalizione che riunisca Pd e Pdl: “In un paese normale si farebbe”. 

Io tifo per Bersani! Perché, forse proprio ora, stiamo tornando un Paese normale, un accordo con il Pdl, escluso, ma non nettamente da Renzi, è senza dubbio improponibile. Dopo che PD (scelta sciagurata, pagata con il risultato delle elezioni) e il Pdl hanno sostenuto insieme il Governo Monti impostoci dal Presidente Napolitano, non è proponibile una loro collaborazione politica. Gli elettori punirebbero ulteriormante entrambe le parti le quali, checchè ne dicano, sono uscite dalle elezioni con le ossa rotte da parte del Movimento 5 Stelle.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.85) 11 marzo 2013 12:34

    Bersani non ha forse ancora capito cosa vogliono gli elettori, che in coro ribadiscono di attuare a breve una riduzione dei costi della politica. Questo si può attuare solo abolendo o almeno riducendo al minimo il costo del finanziamento ai partiti, il numero dei parlamentari e i loro milionari stipendi e vitalizi. Così non si può più andare avanti. Il Parlamento a necessità di persone nuove che apportino un rinnovamento dei sistema e governino con onestà ed intelligenza, per il bene del popolo e non delle loro tasche. Il PD non si lamenti se poi gli elettori hanno votato Grillo, era il solo dopo Renzi che proponeva quanto espresso sopra. Portroppo alle primarie è stato candidato Bersani e questo naturalmente ha portato ad un crollo del partito. Vedete un po’ o cambiate sistema o questo Paese sarà sempre ingovernabile.

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 11 marzo 2013 14:48
    Giacomo Nigro

    Capisco che Bersani non può essere condiviso da tutti, in verità non lo è neanche da me, ma come allegato del centrosinistra (SEL) sento che devo stare con lui fino alla rottura delle premesse d’alleanza. In realtà nel mio articolo tratto del dissenso interno al PD. Sottolineo che le proposte al PD attraverso Internet rappresentano un approfondimento della “partecipazione” dei cittadini, a seguito delle primarie, che vorranno così tentare di indirizzare la politica del futuro governo. Non sono questi chiari segni che la “rivoluzione grilliana” comincia a sgretolare le ingessature della politica italiana?

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 11 marzo 2013 14:53
    Giacomo Nigro

    Il mio articolo tratta del dissenso interno al PD. Io stesso sostengo Bersani solo in forza dell’alleanza di centrosinistra (SEL) e lo sosterrò finchè tengono le premesse del Bene Comune. Comunque le proposte al PD attraverso Internet, secondo me rappresentano una continuità delle primarie, cioè reclamano la “partecipazione” dei cittadini che vorranno così tentare di indirizzare la politica del futuro governo. Non sono questi i segni che la “rivoluzione grilliana” comincia a sgretolare le ingessature della politica italiana?

  • Di Luigi Nicotra (---.---.---.68) 11 marzo 2013 16:14

    Non credo francamente che Renzi sia " molto meno contrario di Bersani su una possibile grande coalizione che riunisca Pd e PdL ". La corretta lettura di quella frase, salvo che non si voglia per forza dimostrare ciò che fa più comodo, sta proprio in quel " In un paese normale si farebbe ". In un Paese normale, infatti come per esempio al Germania, non si troverebbe scandaloso un accordo CDU e SPD in quanto i due schieramenti, per quanto referenti di due differenti elettorati, sono entrambi affidabili sul lato istituzionale e sulla serietà degli intenti. In Italia, il PDL, essendo " partito azienda ", al servizio di un uomo solo, non ha quei requisiti di affidabilità e ciò rende l’Italia un paese diverso e, quindi, privo di quella condizione di normalità cui Renzi faceva riferimento. Non capisco, poi, perchè la proposta di abolizione totale dei rimborsi elettorali risulti " inaccettabile ". Certo, sappiamo tutti che i partiti quei soldi li hanno già spesi prima ancora di prenderli, essendo i fidi bancari basati proprio su quei soldi e che i loro apparati sono piuttosto costosi. Ma almeno il PD potrebbe, se volesse, rendersi disponibile, oltre che ad una immediata riduzione di quei rimborsi, ad un progressivo azzeramento. Cio renderebbe la sua linea molto più credibile e molto più seria agli occhi degli italiani che non si bevono, invece, la favoletta molto politicamente corrette ma molto, per l’appunto, favoletta che altrimenti la - politica - la - farebbero - solo - i ricchi!

     

    • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 11 marzo 2013 16:29
      Giacomo Nigro

      Comincio dalla seconda questione, non mi pare di aver inteso che Renzi si riferisca esclusivamente ai rimborsi elettorali. Mi pare proprio quello l’equivoco su cui si vuol giocare. Che il meccanismo dei rimborsi elettorali sia da rivedere completamente è fuor di dubbio, così come è stato utilizzato, nel recente passato, dai partiti è evidente che non va. Va normato con precisione e controllato, ma eliminare completamente il finanziamento pubblico ai partiti lo trovo antidemocratico per un partito che si chiama appunto democratico: è una contraddizione pesante. In quanto alla "grosse" coalizione, mi pare veramente indigeribile all’elettorato di centrosinistra avere a che fare con il Pdl così come si è presentato alle ultime elezioni, sono opinioni naturalmente e come tali vanno prese.

  • Di Geri Steve (---.---.---.210) 11 marzo 2013 16:54

    Renzi ha semplicemente fiutato che la TRUFFA alla Grillo rende bene, e così ci si è accodato.

    La truffa consiste nel far credere agli italiani che, visto che i politici hanno portato l’Italia allo sfacelo, basta riprendersi i soldi rubati dai politici e tutto si risolve: e QUESTA E’ UNA GRANDE TRUFFA!

    Il costo della politica italiana è davvero esorbitante, ma è piccola cosa rispetto ai soldi che servono a far ripartire l’Italia, a finanziare le imprese, a far ripartire i consumi, a sostenere i disoccupati, a ridurre il debito pubblico.

    Ridurre gli stipendi dei parlamentari e abolire il finanziamento pubblico ai partiti sarebbero atti di giustizia, ma non risolverebbero il problema, così come catturare e punire un incendiario non serve a spengere l’incendio.
    Ma queste truffe rendono bene, elettoralmente.

    E poi, se gli elettori sono costretti a scegliere fra Renzi, Bersani e Grillo, è facile fregarli.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.227) 11 marzo 2013 17:27

    I militanti del PD (Sel) sono di un conservatorismo impressionante. Un sordo, ottuso rifiuto alle domande di rinnovamento che vengono dalla società contraddistingue il loro agire, convinti di una superba superiorità verso tutti gli altri che non capiscono la loro posizione politica e le loro scelte.

    E’ del tutto evidente che un quarto dell’elettorato italiano non si è innamorato delle visioni lisergiche di Casaleggio, né si è innamorato della democrazia diretta ...(da Grillo), ma molto più semplicemente è stufo di un immobilismo intollerabile che ha portato l’Italia al disastro.

    I militanti del PD(Sel) hanno presentato come leader alle elezioni scorse un burocrate di partito capace di parlare solo in politichese, farcito di metafore ridicole; un leader che ha attraversato tutto il ventennio nel gruppo dirigente nazionale del PD e come tale corresponsabile di tutte le nefandezze che la sinistra ha compiuto in questo ventennio. Ne elemco solo le principali: rifiuto di approvare una legge anticorruzione 1996/2001 - rifuto di recepire le norme della convenzione di Strasburgo per la lotta alla corruzione 1999 - rifiuto di una legge sul conflitto di interesse - rifiuto di ripristinare il falso in bilancio - rifiuto di eliminare la exCirielli - rifiuti di eliminare il porcellum, e altro ancora ...

    Questo signore dopo aver condotto la sinistra ad una sconfitta epocale neanche sente la decenza di presentare le sue dimissioni, condannando il PD ad affrontare la delicatissima fase pre elettorale. nella quale siamo, sempre con la sua faccia di perdente.

    La decenza e un minimo di lucidità politica avrebbe voluto che la fase di trattativa con M5s per scaricare addosso a loro la responsabilità del ritorno alle elezioni fosse condotta da un nome nuovo, giovane, capace, non necessariamente Renzi, bastava anche Barca ad esempio, cioé uno esterno al gruppone di oligarchi nazionali, vere cariaditi della politica.

    Invece NO ! si insiste con un perdente , che negli ultimi giorni appare sempre più triste e spento.

    Militanti del PD (Sel) siete delle TESTE DI CAZZO, condannate a perdere per la quarta volta.

    (la 1° nel 1922/24 - la seconda nel 1946/48 - la terza nel 1992/94 . la quarta 2012/... )

    A me dispiace solo che appresso a voi sarò costretto pure io a pagare i costi delle scelleratezze della politica italiana, altrimenti vi avrei detto molto più semplicemente Fottetevi.

    Ugo Di Girolamo

    • Di Giacomo Nigro (---.---.---.66) 11 marzo 2013 19:21
      Giacomo Nigro

      Intanto ringrazio il Signor Ugo per il grazioso titolo onorifico che attribuisce a me e a tutti coloro che la pensano come me. Un vero peccato aver sprecato un commento pieno di sagge e vere affermazioni, ma tant’è questa è la democrazia che alcuni hanno in testa. Se il predetto Signore avrà l’accortezza e la cortesia di rileggere quanto ho scritto, forse, capirà che non frequento chiese e officianti, ma cerco di usare la mia testa. Intanto partecipai alle primarie per far vincere Nichi Vendola, pia illusione dirà qualcuno, ma ricordiamo solo per un attimo le due strabilianti vittorie alle primarie in una regione di destra come la Puglia che, per due volte di seguito, ha scelto Vendola anche alle elezioni vere. Quando, in politica, e nella vita, si sottoscrive un patto e sto parlando di Italia Bene Comune, non si taglia la corda. Io rispetto l’elettorato che ha assegnato a Grillo il 25 per cento dei voti, ma gli eletti devono rispettare la Costituzione e le Leggi per il bene dell’Italia che è il loro Paese, il mio e il suo Signor Ugo. Se questo lo vuole chiamare conservazione, ebbene io sono un conservatore, Lei da che parte sta?

    • Di (---.---.---.66) 11 marzo 2013 20:18

      Ma se ce l’hai con Bersani perché non gli scrivi una mail o magari rispondi al suo questionario sugli otto punti?

    • Di (---.---.---.30) 12 marzo 2013 09:13

      Non ce l’ho con Bersani, ce l’ho con chi ha votato Bersani alle primarie e con chi adesso tace e non chiede le dimissioni di un leader fallimentare.

      Certo che ho risposto al questionario sugli otto punti, ma come tutti i questionari vi sono delle rigidità che incanalano le risposte verso sentieri obbligati che spesso divergono dal pensiero di chi risponde. Vi era poi uno spazio ristretto per delle osservazioni che ho utilizzato esclusivamente per l’argomento più rilevante: la legge anticorruzione. Sulla quale ho fatto le seguenti osservazioni:

      1°- la proposta è sicuramente migliorativa rispetto all’obrobrio rappresentato dalla legge Severino;

      2° la proposta riguarda solo norme nella fase repressiva

      3°- nessuna strumentazione è prevista per intervenire nella fase preventiva dell’atto corruttivo;

      4°- non è chiara la presenza di norme premiale per i "pentiti";

      5°- rispetto alle norme suggerite dalla Convenzione di Strasburgo manca uno strumento fondamentale per scovare i corrotti, il test d’integrità;

      6°- nulla è previsto per le forme contrattuali atipiche (project financing, global service, general contractor, ecc. ...), usate dagli enti locali nel rapporto con le ditte private, attraverso le quali passa gran parte della corruzione;

      7°- per le oltre 15.000 Spa e Srl promosse da enti locali, regioni e ministeri, società non sottoposte alle regole della contabilità di stato in quanto di diritto privato, vero cuore della questione corruzione, nel progetto si auspica una restrizione e non molto più semplicemente ed efficacemente l’eliminazione, ritornando alle poche società di diritto pubblico e alle società di diritto privato ma con capitali esclusivamente privati.

      8°- Nessun rafforzamento del ruolo della Corte dei Conti, né sono previsti organisi di coordinamento della lotta alla corruzione sul modello, ad esempio, della DIA direzione investigativa antimafia.

      In conclusione, la proposta Bersani è migliorativa rispetto a quell’orrore prodotto dalla Severino, ma è del tutto inefficace a controllare un fenomeno sistemico come quello della corruzione italiana.

      Mi scuso per le due parolacce usate verso i militanti del PD(Sel), ma sono proprio stufo e soprattutto molto preoccupato di fare una brutta vecchiaia a causa del conservatorismo e della supponenza dei militanti del PD

    • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 12 marzo 2013 14:48
      Giacomo Nigro

      Come militante SEL in questo momento sto, relativamente, alla finestra ad attendere le mosse prima del Presidente della Repubblica a cui tocca il primo passo, tenuto conto del risultato elettorale, poi eventualmente di Bersani. Le alternative sono un nuovo governo tecnico, Grillo o Berlusconi: non mi paiono migliori di un governo guidato da Bersani. Questo è il risultato di una legge elettorale non emendata (anche per colpa di Bersani) e delle scelte degli elettori che vanno rispettate essendo sovrane. Credo ci sia poco altro da aggiungere. Se sono di SEL e non del PD ci sarà qualche ragione. Preciso inoltre che personalmente non ho gradito gli schiaffi pre-elettorali e post-primarie che il PD ha riservato a SEL. Vendola finora è stato ligio agli impegni presi, vedremo se basterà a non prendere altre sberle.

  • Di (---.---.---.227) 11 marzo 2013 17:34

    Piccola aggiunta sul finanziamento.

    Alle primarie hanno votato circa 3 milioni e mezzo di simpatizzanti, a due euro fanno 7 milioni, ma quando si è speso in questa cazzo di campagna elettorale?

    Ma il PD di tutti questi "rimborsi elettorali" (45 milioni) cosa ci deve fare? pagare tutti quei parassiti cosiddetti "funzionari di partito" ?!?

    E cosa hanno prodotto questi funzionari, visti i risultati elettorali???

    Proprio non se ne piò fare a meno???

  • Di (---.---.---.111) 11 marzo 2013 17:48

    D’accordo con Nigro sia l’articolo che i successivi commenti, d’accordo anche con il commento di GeriSteve. Intervenire, anche pesantemente sui costi diretti della politica e dei partiti è indispensabile oltre che essere un segnale; intervenire sui costi indiretti della politica, quelli cioè di doppi incarichi,consulenze,occupazione e proliferazione di Aziende Pubbliche, Costituzione di Aziende pubbliche di proprietà di Comune, Provincia, Regione, ecc.ecc. farebbe risparmiare una barca di soldi, ma bisogna prendere e lavorarci anche ferocemente, velocemente, ma con calma e testa. Proposte come quella di Grillo sono pura imbecillità, sparate pari a quelle del nano. Renzi: lasciamo perdere ma se lui ed i popolari del PD vanno, è meglio. Nicotra accennava alla Germania: eccola qui:

    http://www.altalex.com/index.php?idnot=17917


    I termini tedeschi che non trovate sul traduttore indicatemeli, ve li traduco io.
    Enzo

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.66) 11 marzo 2013 19:30
    Giacomo Nigro

    Anch’io, come già scritto, sono per la riduzione ed il controllo dei finanziamenti pubblici ai partiti a mezzo apposita legge da approvare quanto prima dal vigente Parlamento. In quanto alle truffe elettorali, quelle fanno parte della "tradizione" italiana, andranno eliminate attraverso una crescita democratica che aspettiamo oramai da quasi settanta anni.

  • Di Sandro kensan (---.---.---.155) 11 marzo 2013 22:09
    Sandro kensan

    https://twitter.com/FabioMartinaM5s...

    Leggete la risposta di Bersani su documento intestato PD.

    :DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

    (Vi sbellicherete dalle risate)

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