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Rapporto ONU rivela: bambini palestinesi stuprati e torturati dalle forze israeliane

Un rapporto ONU rivela il trattamento riservato dalle forze militari israeliane ai bambini palestinesi: arresti arbitrari, vessazioni, ma anche stupri e torture. O il loro utilizzo come scudi umani. Israele minimizza, ma la condanna giunta è grave ed infamante.

Il report di 21 pagine è stato elaborato dal Comitato ONU per i diritti dell'infanzia e pubblicato lo scorso 14 giugno. Preziosissimo, perché rivela con sufficiente chiarezza e base statistica il ruolo delle forze di occupazione israeliane in area palestinese sui minori del luogo, un aspetto che aveva già dettato una (relativamente) dura condanna di fronte ai casi di abuso occorsi ai caschi blu Onu.

Solo durante il tempo di permanenza dei commissari, infatti i minori dai 12 ai 17 anni detenuti dai militari israeliani sarebbero 7000, arrestati in maniera arbitraria per lancio di pietre (un'accusa che può costare fino a 20 anni di prigione), verrebbero scarsamente informati, nonché indotti a firmare dichiarazioni scritte in ebraico, una lingua che non comprendono. Lasciati da soli, senza conoscere a volte neanche il luogo della propria detenzione o il loro diritto ad avere accanto un genitore, sarebbero oltretutto sbattuti in prigioni sulla cui condizione lasciamo purtroppo immaginare.

L'accusa lanciata dall'Onu è però di gran lunga più grave (vedi la voce "Torture and other cruel or degrading treatment or punishment"). Secondo il comitato, i bambini palestinesi sarebbero soggetti a violenza fisica e verbale, umiliazioni, sottoposti a deprivazione sensoriale, minacciati di morte e anche di stupro per sé e i familiari, ma anche isolati per mesi o sottoposti a restrizioni nell'uso dei servizi igienici e alimentari.

Tutto ciò non solo per ottenere una qualche confessione, ma spesso su basi arbitrarie, come testimoniato al comitato da più fonti, mandando agilmente a farsi benedire in un colpo solo tutti i quattro principi cardine della Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia del 1989 (che Israele ha ratificato): non discriminazione, superiore interesse del minore, diritto alla sopravvivenza, figurarsi quello all'ascolto. E con essi anche qualche antico principio di habeas corpus con pratiche ormai riconosciute come illegittime nelle fasi di arresto (ad esempio la costrizione a firmare documenti di testimonianza se si vuole essere rilasciati).

La reazione del governo israeliano è stata alquanto fredda. Yigal Palmor, portavoce del Ministero degli Esteri ha infatti dichiarato che "se qualcuno semplicemente intende magnificare le loro inclinazioni politiche e il fatto di colpire politicamente Israele senza basarsi su un nuovo report, sul lavorare sul campo, ma solo riciclando roba vecchia, non si tratta di nulla di importante". Insinuazioni alle quali prontamente risponde Kirsten Sandberg, norvegese a capo del comitato, indicando alla base del report semplici fatti, non opinioni politiche. Una posizione - va detto - suffragata dalla perizia mostrata almeno dalle commissioni di inchiesta Onu, nonostante l'incuria e l'indifferenza dei vertici.

Il comitato ha previsto in seguito alla propria indagine una serie di manovre correttive da varare al più presto, anche e soprattutto in virtù della necessità di ricomporre le violazioni riscontrate dei principi delle Convenzioni di Ginevra. Non solo si richiede di riportare la situazione in un ambito di rispetto del vigente diritto internazionale, di guerra ed umanitario. Quello che il comitato pretende è che una commissione indipendente in ambito nazionale venga istituita al fine di indagare sui casi di maltrattamenti e torture. Ma si sa: il soldato non può sbagliare. Specie se alle porte - in questo caso dentro le porte - c'è un nemico da battere.

Report Onu Palestina by abiondi332

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.116) 28 giugno 2013 15:25

    Non trovo il link, al documento ufficiale, sul sito delle UN.

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.72) 28 giugno 2013 16:32
    Francesco Finucci

    In effetti il sito dell’OHCHR, come tutti quelli dell’ONU è un’incubo. E giustamente una notizia pur confermata da molte emittenti mondiali (BBC, Reuters, Haaretz, Al Jazeera) è improbabile ma possibile sia falsa. Alla fine però scartabellando un po’ l’ho trovato

    http://www2.ohchr.org/english/bodie...

    • Di (---.---.---.93) 29 giugno 2013 08:54

      Tra "bambini stuprati" del titolo e bambini "minacciati di stupro" nell’articolo mi pare che ci sia una certa differenza. Fermo restando che comunque il rapporto è drammatico e preoccupante. Poco comprensibile il testo della reazione israeliana. Che significa "solo riciclando roba vecchia" ?

    • Di Francesco Finucci (---.---.---.74) 30 giugno 2013 13:22
      Francesco Finucci

      Riguardo al titolo può sembrare forzato, ma in realtà il punto rimane proprio quello. Il gap tra minaccia ed effettiva esecuzione. Diciamo che credo molto che questo gap in realtà sia solo nelle nostre informazioni, più che nella realtà.
      Riguardo invece la "roba vecchia" in sostanza il governo israeliano intende rimettere a posto la cosa facendola passare per un "non scoop", indicando una cosa vecchia come una notizia da mettere in prima pagina. Su questo si può discutere, anche perché quello che succede a Gaza non è ancora totalmente chiaro. Il punto è però che l’ammonimento arriva direttamente dall’ONU. Almeno secondo me qui sta la notizia. Che lo dica l’ONU è centrale, visto che fino ad ora ha fatto finta di nulla.

    • Di (---.---.---.93) 2 luglio 2013 09:31

      Anche questa risposta è un po’ discutibile. Senza fare polemiche eccessive, mi pare che alcune Commissioni dell’ONU siano state tutt’altro che affidabili. Nel 2003 alla Libia di Gheddafi http://archiviostorico.corriere.it/...; fu affidata la Presidenza della Commissione per i Diritti umani (!!!). E come dimenticare la clamorosa gaffe del 1975 quando l’Assemblea Generale dell’ONU dichiarò (Risoluzione n. 3379) che il sionismo era una forma di razzismo; salvo ripensarci nel 1991.
      Nell’assemblea generale dell’ONU siedono molti paesi democratici (alcuni dei quali colpevoli di aggressioni militari un po’ ovunque nel mondo) insieme a dittature militari, monarchie più o meno assolute, stati teocratici, stati governati da gang di mafiosi eccetera. Paesi in cui il voto dei cittadini è rappresentato da politici eletti e paesi che rappresentano solo una persona o un gruppo ristretto mentre i cittadini contano zero. Sarebbe interessante andare a calcolare quanto il popolo della terra è rappresentato davvero all’Assemblea Generale delle NU.
      Probabilmente non è questo il caso, ma evitiamo di idealizzarla.

  • Di GeriSteve (---.---.---.153) 30 giugno 2013 19:08

    Ho notato anch’io questa sgradevole distorsione nel titolo: rispetto alle fonti il titolo non "può sembrare forzato", come sostiene l’autore, ma è proprio falso.
    Minacciare di stupro un bambino per estorcergli informazioni è raccapricciante quanto stuprarlo davvero, la differenza però sta nel fatto che il "racconto di una minaccia di stupro" può facilmente essere la esagerazione di un bambino stimolato a raccontare violenze subite.
    Proprio questo articolo, con questo brutto falso nel titolo, è un ottimo esempio di strumentale esagerazione accusatoria.
    Con questo io non voglio minimizzare la denuncia di fatti così gravi e, purtroppo, credibili: voglio però segnalare la strumentalizzazione, che certamente non aiuta ad uscire da una situazione storica di accuse reciproche.
    GeriSteve

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