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Quel pasticciaccio brutto del M5S

Purtroppo è arrivata, implacabile, l'ora: Grillo e Casaleggio si devono fare da parte.

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I simboli, talvolta, valgono piu delle parole. E vedere Grillo che sgambetta dentro la piscina di casa Briatore come una Melandri qualsiasi descrive con desolata freddezza quello che agli elettori del m5s appare sempre piu chiaro: la distanza tra il fondatore del movimento e la "sua" base, più volte citata come arbitro supremo dei propri destini, e sempre relegata a ruoli, nei fatti, inconsistenti.

Chi decide all'interno del m5s, ed in base a cosa?

Questa banale domanda è alla base del vulnus tutto interno al movimento, e l'ipocrisia con la quale vi si risponde sta incrinando le fondamenta stesse di quello che sembrava essere un solido e innovativo edificio. La promessa reiterata di "delega" decisionale è stata del tutto disattesa e, ironia della sorte, lo stesso "direttorio" a 5 scelto ne è la riprova. Quale indice di democrazia dimostra una consultazione indetta senza discussione alcuna, in cui si chiede di delegare rappresentatività a 5 delegati già scelti? Assai poca.

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Il fatto che Grillo e Casaleggio decidano del tutto arbitrariamente su cosa deliberare, e che lo facciano dando al massimo un preavviso di poche ore, inficia del tutto la legittimità delle votazioni. Questo strano metodo probabilmente sottointende una paura di brogli, di "infiltrati", di perdita del controllo dell'intero apparato; sentimento comprensibile, ma mai esplicitato, ed in netta contraddizione con il mantra dell' "uno vale uno", e del programma scritto "dal basso". Grillo non può tirarsi indietro perché "stanchino", e presentarsi dal Capo dello stato come rappresentante del movimento solo perché ne ha voglia, senza che si abbia ufficializzato il suo ruolo. E non può indire un referendum sul confronto con Renzi, e poi assolvere solo formalmente al mandato evitando, nei fatti, ogni forma di dibattito. Non è serio, e non è rispettoso nei confronti di elettori fortemente bisognosi di rappresentanza reale; spiace dirlo, ma pare più un comportamento da milionario annoiato che da uomo di impegno sociale.

E le stesse posizioni ancora squisitamete populiste paiono confermare questa impressione; come si può pretendere di avere parlamentari incorrutibili, sempre presenti, e negare loro l'80% dello stipendio? Non è questa la ragione alla base delle moltissime "diserzioni" all'interno del parlamento? All'uomo della strada pare evidente che si stia cercando dei santi, più che degli uomini di buona volonta, ma forse Grillo da una delle sue ville vede le cose con altra prospettiva..

Ultima, in ordine di tempo, la sua presa di posizione su Gino Paoli, incredibilmente forviante rispetto ai valori e alla storia del movimento. Questo è un paese cosi malato che l'uomo politico che più ha avuto a cuore la "questione morale" (espressione da lui coniata, tra l'altro), ha "piazzato" la figlia Bianca alla Rai (Cossiga dixit); come si può essere cosi ciechi da non capire che non si può difendere perché "ottantenne" un amico che racconta dei suoi pagamenti in nero nascosti in Svizzera? Questo mina la credibilità di tutto il movimento e ,soprattutto, non lo rappresenta

In questa impasse il m5s appare bloccato, frustrato, e la sua azione di molto rallentata. I risultati sono assai scarsi e, complici i media manipolatori, la comunicazione appare un tasto davvero dolente. Sbagliare si puo', ma la fragilita intrinseca al movimento è nella mancanza di regole precise per delineare le strategie politiche, le priorita', la comunicazione, che non possono piu' essere affidate agli umori del duo Grillo-Casaleggio. La debacle alle ultime elezioni europee, e la distanza siderale tra quanto promesso e quanto realizzato nella delega dei ruoli decisionali, dovrebbe indurre i co-fondatori ad un deciso passo indietro; la loro onesta intellettuale dovrebbe indurli a rapide decisioni in tal senso.

Nel frattempo, Renzi azzanna quello che resta del paese, regala agli amici degli amici, svende i beni di famiglia, cerca di tacitare quel che resta della forza deterrente al crimine della magistratura. E dire che perfino l'ambasciatore USA ha individuato nella lentezza della giustizia e nell'incertezza della pena il nostro punto di massima debolezza.

Servirebbe, e non è difficile a capirsi, che la prescrizione non sia più il premio di strategie dilatorie tese ad allungare sine die ogni processo; e sapete quale è l'unica forza in parlamento che si batte in questo senso? IL M5S! Ma in mezzo a questo caos, chi glielo spiega agli elettori?

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.144) 28 febbraio 2015 20:53

    Come succede sovente si guarda la pagliuzza invece della trave. Non ci sono molte scelte - o si subisce la pagliuzza oppure la trave. A quanto pare gli italiani per il momento preferiscono la trave. E allora avanti Renzi e compagnia - è quello che volete voi italiani, giusto?

  • Di (---.---.---.157) 1 marzo 2015 21:39

    DEMOCRAZIA:
    QUESTA SCONOSCIUTA, TANTO CHIACCHIERATA

    Una cosa è chiara: alla cinque stelle Gril-leggio manca una stella fondamentale: la democrazia.

    Non mi sto riferendo alla democrazia del paese Italia: governare democraticamente 60 milioni di cittadini è un rebus che nessuno ha mai risolto.

    Mi riferisco invece alla democrazia interna di partito. Con le dimensioni dei partiti, l’obiettivo di un partito veramente democratico sarebbe realizzabile. Però non lo si è mai visto.

    Personalmente, io sono stato iscritto (solo una volta, molti decenni fa) ad un partito che, per le sue dimensioni e per i suoi principi aveva tutti i presupposti per essere condotto democraticamente. Lo ho lasciato perchè era diventato (o forse era sempre stato) un partito padronale. Il padrone (Pannella) era il male minore; il male maggiore era la gerarchia segreta che aveva come scopo di vita il controllo antidemocratico di quel partito. Tutti i mali successivi, come lo sciopero della fame per dare soldi e potere alla "lotta alla fame nel mondo" e il conseguente omicidio di Ilaria Alpi sono stati consequenziali.

    Le balle della democrazia diretta via rete e dello " uno conta uno" erano più che sufficienti per capire che sarebbe finita molto male.

    Bisogna però stare attenti a quel che si dice: del partito-movimento cinque stelle è giustissimo dire male, ma non si deve dire male di chi -ingenuamente- ci ha creduto e gli ha dato non solo il voto ma anche energie.

    Il partito Grillo Casaleggio ha la gravissima colpa di avere sprecato - e forse con premeditazione- quei voti e quelle energie.

    Giustissimo disprezzare Grillo, Casaleggio e i loro lacchè, ma non facciamo l’errore di disprezzare anche chi ha creduto alle loro promesse di cambiamento radicale.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.121) 2 marzo 2015 10:56

    Mi piacerebbe vedere in giro un partito più democratico del Movimento 5 Stelle. Solo allora potrei giustificare tutti questi attacchi che, come dice il commentatore 144, guardano la pagliuzza e non la trave.

    Certo, il M5S è meno democratico di quello che vorrebbe o sostiene di essere, ma se comparato agli altri partiti è ampiamente sopra la media. Recentemente Cuperlo (esponente PD) ha scritto una lettera a Renzi accusandolo di prepotenza (povero Cuperlo, l’ha capito un anno in ritardo). A destra non si vedono panorami migliori: i vari esponenti potrebbero essere considerati (forse) marginalmente più democratici solo perché non hanno il potere che gli servirebbe per essere despoti. E allora di che cosa si sta parlando? Non di proposte, di programmi, DI POLITICA. Non di quello, ma di argomenti secondari e inutili.

    Un minimo di leadership è sempre necessaria per tenere insieme un qualsiasi gruppo di persone, da un coro parrocchiale a un partito. Credo che la maggior parte dei detrattori del M5S si stia concentrando su un particolare, una pagliuzza, che è presente, ingigantita, in tutti gli altri schieramenti politici. Ma i detrattori fanno finta di niente, e anzi usano questa pagliuzza per spiegare che il M5S è un fallimento. Invece non lo è. Rimane il secondo partito ed è in ottima salute; lavora molto bene in parlamento, nel suo ruolo di opposizione (perché quello è: opposizione; e i detrattori se ne dimenticano e sovente parlano del M5S come se fosse una forza governativa). Accade così che il M5S diventi il bersaglio dei suoi detrattori che sono loro in realtà i frustrati, non gli attivisti del Movimento.

    Vorrei sentire qualche detrattore, qualche volta, fare qualche proposta che sia diversa da "Grillo deve fare un passo indietro"; qualche proposta costruttiva invece che distruttiva. Perché loro pensano che un M5S senza una guida come quella attuale, per quanto antipatica, possa funzionare. Non può funzionare, semplicemente. Non credo che il M5S sparirà a breve ma, se dovesse succedere, allora saranno contenti i suoi detrattori. E si accorgeranno solo allora di essere caduti dalla padella alla brace. Si accorgeranno di essere ripiombati in una situazione peggiore della prima repubblica. E sarà troppo tardi.

    Cordiali saluti,
    Gottardo

    • Di (---.---.---.78) 2 marzo 2015 12:13

      Mi piacerebbe vedere in giro un partito più democratico del Movimento 5 Stelle. Solo allora potrei giustificare tutti questi attacchi che, come dice il commentatore 144, guardano la pagliuzza e non la trave.

      Che c’è di tanto democratico in un partito in cui poche decine di migliaia di persone, in modo non più di tanto trasparente, orientano le azioni di rappresentanti votati da milioni di persone? Credo che la forma corrispondente più adeguata a descrivere ciò che avviene nel M5S sia l’aristocrazia o l’oligarchia. Dimentichi sempre che i votanti di M5S non corrispondono agli attivisti del blog e pertanto non sono da essi rappresentati.

      Certo, il M5S è meno democratico di quello che vorrebbe o sostiene di essere

      E ci sei arrivato dopo quanto tempo? Ed è sopra la media rispetto ad altri partiti semplicemente perché mostra un irrealistico gruppo monolitico di entusiasti che si allinea con le scelte del capo, in assenza di contraddittorio e di interesse verso gli umori al di fuori di esso, gruppo monolitico che non rappresenta minimamente l’elettorato che infatti alle ultime consultazioni non ha più votato M5S. Ragionando allo stesso modo, il PD è ugualmente democratico dal momento che le proposte di Renzi sono approvate a maggioranza schiacciante: basta dimenticare casualmente per strada gli scontenti e sul blog di Grillo i milioni di italiani critici nei riguardi del M5S non ci sono.

      Dimentichi sempre che quello che conta è la realtà nell’urna, quello che succede in un blog è virtuale e le elezioni non si vincono coi click o i tag. Piano piano il numero di votanti reali si ridurrà al numero di iscritti al blog, come è realistico che sia, e non si vede il perché non debba essere così. Voi che siete tanto democratici: ve ne frega qualcosa di cosa pensa il vicino che non è iscritto sul vostro blog e ha votato M5S oppure lo considerate ininfluente perché DEVE iscriversi al blog per contare qualcosa, altrimenti non "esiste"? Eppure quel vicino è andato all’urna a fare l’utile idiota che ha dato visibilità alle poche decine di migliaia di persone che pensano di contare qualcosa perché parlano e decidono coi voti degli altri? Democrazia.

      Gottardo tu vali uno e non decidi per i milioni di elettori del M5S, né rappresenti il loro pensiero, solo il tuo. Anche perchè gli elettori del M5S hanno eletto gli attuali onorevoli ma non hanno dato alcun mandato di rappresentanza agli attivisti del blog di Grillo.

      Un minimo di leadership è sempre necessaria per tenere insieme un qualsiasi gruppo di persone, da un coro parrocchiale a un partito.

      Già, uno vale uno.

      Ma i detrattori fanno finta di niente, e anzi usano questa pagliuzza per spiegare che il M5S è un fallimento. Invece non lo è. Rimane il secondo partito ed è in ottima salute;

      Si è visto alle ultime elezioni quanto è in ottima salute.

       lavora molto bene in parlamento, nel suo ruolo di opposizione

      E infatti non sta impedendo letteralmente niente, come è ovvio che sia, perché finalmente avete capito che con l’attuale sistema elettorale se la maggioranza ha i numeri ed è scaltra può imporre anche la monarchia a colpi di fiducia, le opposizioni non possono materialmente impedirlo e non perché non fanno niente: non hanno i numeri. Solo che quando le opposizioni sono altre, allora non hanno impedito perché colluse, quando all’opposizione ci siete voi e siete impotenti come loro, è il sistema che è cattivo.

      Non c’è alcuna purezza nella vostra azione di opposizione, semplicemente il sistema di governabilità che tanto si desidera in italia consente uno squilibrio di poteri tra l’azione dell’esecutivo e quella parlamentare, nei fatti. Nessuna opposizione può impedire ciò, non è che gli altri erano incapaci o collusi e voi sfavoriti da una congiuntura astrale infausta. E’ una mera questione numerica permessa dal maggioritario all’italiana.

      Avete misurato l’azione delle opposizioni passate semplicemente in base a ciò che avevano impedito, ragionando con l’accetta e non risparmiando critiche. Lo stesso vale per voi: la vostra azione di opposizione è ugualmente fallimentare perché non state impedendo niente allo stesso identico modo di chi vi ha preceduto. Si tratta di trarre le conseguenze.

      Vorrei sentire qualche detrattore, qualche volta, fare qualche proposta che sia diversa da "Grillo deve fare un passo indietro"; qualche proposta costruttiva invece che distruttiva.

      Ne faccio io una: scendete dal piedistallo e cominciate a rendervi conto che siete uguali agli altri. Finché resterete a sentirvi puri, migliori e diversi, siete condannati all’irrilevanza politica che aumenterà nel tempo. Perché il vicino dovrebbe continuare a votare M5S se non serve a niente, cosa state impedendo? Stanno cambiando la forma delle nostre istituzioni e voi non lo state impedendo, come non è stato impedito in passato da altri. Dati di fatto.

    • Di David Asìni (---.---.---.215) 2 marzo 2015 12:25
      David Asìni

      Gent. Gottardo,

      la storia ( Grillo copyright) della trave e della pagliuzza non sta in piedi. Lo stesso Grillo racconta che i partiti hanno usato lo "scudo ideologico" per ingannare gli elettori, che a seconda che fossero di destra o di sinistra, votavano (e votano) con il naso turato "il meno peggio", consegnandosi nei fatti alla stessa cricca. Non mi assoggetterò a questa logica per votare il m5s , e non sono disposto a sopportare l’ipocrisia con il quale si gestisce. Se Grillo vuole un movimento "bonapartista" o da uomo solo al comando, va benissimo, ma LO DICA. Qui non si tratta di "un minimo di leadership", ma del controllo assoluto: andare dal capo dello stato come rappresentante autoeletto e portare 12 punti, non dico discussi, ma neppure annunciati, e’ democraticamente scandaloso. Neppure B. , che il partito lo ha comprato, ha potuto tanto. Vuole proposte concrete? Ma se non esiste una maniera certa in cui vengano discusse e votate, a cosa servono? Se le votazioni on-line non sono organizzate in maniera chiara e con il tempo di valutare le proposte, che senso hanno? Se si vota solo su quello che Grillo ha deciso la sera prima, dove e’ la rappresentatività ?
       Lei dice che il movimento "lavora molto bene in parlamento"; a parte che già il 20 % degli eletti ha abbandonato (percentuale più alta tra le forze dell’assemblea), vorrei mi fosse spiegato: quanto dell’azione distruttrice di Renzi si e’ stati in grado di arginare? Poco o nulla. Non mi dilungherò sugli errori strategici fatti, ma pongo una riflessione: in Grecia Tsipras ha vinto le elezioni, e si appresta a incidere per davvero sulla vita dei suoi concittadini; in Spagna Podemos si appresta a fare altrettanto. Qui il m5s ha perso clamorosamente alle europee e tutti i sondaggi lo danno in calo rispetto alle ultime politiche; siamo sicuri che lo "spazio politico" che occupa non possa essere gestito meglio? E non e’, per come si sono messe le cose, addirittura una forza "conservatrice", dal momento che incanala grossa parte della protesta senza riuscire a pesare significativamente? 
      Devo ammettere che la presa di posizione su Gino Paoli e’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma la questione posta non e’ di antipatia, ma tutta POLITICA. 
      Un cordiale saluto
    • Di (---.---.---.78) 2 marzo 2015 12:34

      Aggiungo:

      Non credo che il M5S sparirà a breve ma, se dovesse succedere, allora saranno contenti i suoi detrattori. E si accorgeranno solo allora di essere caduti dalla padella alla brace. Si accorgeranno di essere ripiombati in una situazione peggiore della prima repubblica. E sarà troppo tardi.

      Tu pensi che il M5S sparirà lasciando un vuoto mentre il resto del quadro politico attuale rimarrà immutato. Quello che non ti è chiaro è che col crollo delle ideologie i partiti nascono e muoiono come programmi che hanno l’upgrade. Si studia perché ha fallito il M5S e si propone la stessa formula migliorata.
      Fai male ad avere tanta fiducia nel futuro, perché avete ormai siete obsoleti. Salvini propone la stessa formula:pesca nella stessa sacca di elettori incazzati, è ugualmente priva di ideologia e quindi identità, ventila la stessa democrazia interna a colpi di sondaggi sul web...

      ...e però ha una differenza rispetto a voi che di fatto rappresenta una versione migliorata del sistema M5S per come concepito. A differenza vostra che puntate al 51% e SOLO ALLORA vi sporcherete le mani a governare, quindi fate promesse agli elettori che si realizzeranno a babbo morto, e nel frattempo giocate a chi-restituisce-la-diaria-quiz... (ma veramente pensate che gliene freghi qualcosa al vicino del parlamentare che restituisce i soldi quando lui non lo farebbe e l’italia va in malora?...)...
      ecco, Salvini è uno che dice: io punto al 51% ma se non lo ottengo mi alleo con cani e porci basta che vado al governo e mando gli altri a casa.

      Secondo te il vicino chi vota?

  • Di (---.---.---.121) 2 marzo 2015 17:57


    Al commentatore 78.

    Ritengo che aristocrazia e oligarchia si differenzino dalla democrazia diretta perchè sono "chiuse", riservate ad alcune persone. Il tuo discorso, portato all’estremo, arriverebbe a dire che la democrazia rappresentativa è sbagliata perché soffre di astensionismo e quindi una parte della popolazione decide anche per l’altra che si astiene. Nell’uno e nell’altro caso, mi dispiace per chi si astiene: chi lo fa però, poi non si deve lamentare.

    Il paragone, poi, tra M5S e PD non sta in piedi. La minoranza PD che si piega ai voleri del capo ha una poltrona da difendere. Gli attivisti del movimento non difendono poltrone; possono essere tacciati di ingenuità, o di idealismo, ma sono persone che fanno una scelta scevra da condizionamenti. La differenza è enorme.

    Anche campata in aria è l’accusa che gli attivisti se ne fregano di coloro che hanno votato M5S ma non sono iscritti al blog. E’ il tipico ragionamento da detrattore frustrato, ma si smonta in fretta. QUALSIASI forza politica porta avanti le proprie idee ragionando dall’interno, non si può fare diversamente. La differenza tra M5S e gli altri è che nel M5S si può partecipare facilmente, basta volerlo. Che poi il sistema sia imperfetto se ne può anche discutere, ma solo dopo; prima occorre impostare una discussione serena.

    Riguardo agli "utili idioti" che hanno votato M5S, non sono più idioti di chi ha votato PD. Anzi lo sono infinitamente meno. E ho detto tutto. Chi ha votato M5S lo sapeva da prima che non si sarebbero fatti accordi, che il programma è uno, pubblico, e che non ci sono deroghe. Al contrario DI TUTTI GLI ALTRI PARTITI.

    Riguardo al fatto che il M5S "non stia impedendo letteralmente niente", basta informarsi un po’ per capire che non è così. Sicuramente fa più delle altre opposizioni, anche se non è abbastanza. Ma i miracoli non si possono fare, specialmente se PD ed FI inciuciano. Ma sono discorsi troppo difficili questi, vero? Allora, caro 78, cerca qualcun altro che faccia al caso tuo: saremo tutti più felici.

    Comunque, l’accusa che il M5S muove alle opposizioni del passato non è quella che dici tu. L’accusa è che erano FINTE opposizioni; è diverso. In realtà qualcuno c’è stato, ma ha sempre contato poco, come è normale (e tu sei d’accordo) che succeda in un parlamento stravolto come questo. Ma per cambiare le cose non basta lamentarsi, bisogna partecipare.

    Il M5S non sta su un piedistallo. Dice sì alle proposte condivisibili, e no a quelle inaccettabili. E contemporaneamente fa proposte, che a volte vengono pure accettate. Questo è il lavoro che deve fare una forza politica in parlamento, non quello di fare mercimonio dei programmi elettorali. Fino a quando non si capirà questo, saremo condannati ai pasticci che abbiamo visto da troppi anni ormai. Saremo condannati al milione di posti di lavoro che si sono magicamente tramutati in leggi ad personam, o agli "Enrico stai sereno" e i "Berlusconi game over", che si sono tramutati nell’esatto contrario. Perché per troppa gente è normale sentire la propaganda elettorale, di destra o di sinistra, e pensare "questo sì che dice delle cose giuste". Poi il signor "cose giuste" entra in parlamento e non combina più niente di quello che aveva promesso. Questo si chiama "non essere condannati all’irrilevanza" e ti piace così, a quanto pare.

    Per il gentile sig. Asìni.

    Lei fa un discorso comprensibile che io però non condivido perché è limitato al metodo e non al merito.
    Lei da’ molta importanza al fatto che con Mattarella siano andati a parlare i due capi del Movimento. E’ quello che si fa di solito. Questa occasione era un po’ particolare perché sostanzialmente ai colloqui ci sono andate solo le opposizioni, e non Salvini perché Salvini è "diverso". Riguardo ai 12 punti "non dico discussi ma neppure annunciati", non si rende conto che essi non sono altro che i punti per il quale il M5S combatte da due anni? Salvaguardia della Costituzione (il M5S è salito sul tetto per questo); riforma elettorale; lotta alla corruzione; soppressione dei vitalizi ai condannati; reddito di cittadinanza (è il primo punto del programma elettorale)... mi fermo qui. Non trovo scandaloso che il capo politico di un partito vada dal presidente della repubblica a ribadire il programma elettorale. Ho trovato poi simpatico che a parlare col presidente ci sia andata anche la più giovane iscritta al movimento. Niente più che simpatico, ma niente di meno.

    Lei ha ragione a dire che poco è stato fatto per arginare Renzi. Ma questa è la democrazia: la maggioranza comanda, bene o male, con tanta o poca arroganza, e la minoranza subisce. Non ci sono formule magiche, ma i detrattori del M5S paiono pensare di sì. E allora: che cosa hanno fatto SEL, Lega e tutti gli altri? Lei mi può elencare qualche merito? Che cosa ha fatto la minoranza del PD, oltre che blaterare? Che cosa ha fatto FI, che sarebbe teoricamente l’opposizione di Renzi? A me pare che tutti quanti hanno optato per il "senso di responsabilità" che, tradotto in pratica, ha significato fregarsene delle proprie radici culturali ed elettorali per saltare sul carro del vincitore. Per raccontarla proprio tutta devo aggiungere che FI, tutto sommato, non aveva tutti i torti: Renzi si muove come uno di destra, per cui può raccogliere il sostegno di chi è di destra. Ma non finisce qui! Perché a un certo punto FI si è accorta che Renzi è un despota, che le sue riforme sono autoritarie ed antidemocratiche, eccetera eccetera. Ma solo dopo! Queste ultime asserzioni da parte di FI dimostrano inequivocabilmente che FI non è opposizione, non è filo governativa, non è populista, non è di destra e non è di sinistra. E’ solo attaccata al potere che spera di racimolare alle prossime elezioni politiche. Ma non s’illuda, Asìni, il discorso può essere allargato a molti altri partiti. E’ questa l’opposizione che si vorrebbe dal M5S? Le ricordo che il M5S ha anche provato a dialogare con Renzi, in ossequio al principio del "sporcarsi le mani". La risposta che ha ricevuto è stata la solita: "parliamo con tutti ma poi facciamo quello che pare a noi" ("pare a noi" si pronuncia "pare a me"; se i grillini in parlamento sono teleguidati, che cosa dire di Serracchiani, Picierno, Moretti, Madia, Boschi eccetera?). E allora con Renzi vale poco parlare: meglio mandare a quel paese - c’è più sincerità.

    Lei poi mi cita Tsipras e Podemos, e ho paura che lei stia cadendo nell’errore che si fa sempre, umanamente ma anche ingenuamente. Guardi che a promettere sono bravi tutti! Alla prova dei fatti, poi, ci sono i più bravi e i meno bravi (più facile la seconda); e soprattutto anche i più bravi non fanno i miracoli. Tsipras ha vinto le elezioni, ma ha già subito una prima sconfitta dalla trojka (ah già, ora non si chiama più così: è una delle vittorie di Tsipras). Il tempo ci dirà se sarà sconfitto ancora, in futuro. Io, sinceramente, ho l’impressione che la Grecia sia un caso disperato, e non vedo come la strategia di Tsipras possa essere efficace. Ma non prevedo il futuro - e neppure lei. Che cosa la rende così entusiasta di Tsipras, in questo momento? Non conviene aspettare qualche mese prima di abbandonarsi all’"incidere per davvero sulla vita dei suoi concittadini"? E poi, Tsipras HA VINTO le elezioni. Il M5S no. Mi pare una bella differenza, non crede?

    Riguardo al calo di consensi del M5S, io non sono sicuro quanto lei. I sondaggi, per le elezioni politiche del 2013, sbagliavano di almeno 5 punti. Se i sondaggi attuali sbagliassero della stessa misura, risulterebbe che il M5S è rimasto stabile. Lei mi dia una buona ragione per pensare che i sondaggi sbagliavano a quel tempo ma non sbagliano più adesso. Magari cambierò idea. E ricordo che il M5S continua ad aumentare i consensi nelle comunali e nelle regionali (a molti non piace sentire ciò, ma lo scrivo lo stesso perché è vero). Francamente ritengo che un calo di intenzioni di voto ci sia stato, perché nel 2013 molti votarono M5S sperando in un miracolo, che naturalmente non ci poteva essere. Ma da qui a predire la fine del M5S ce ne passa parecchio, troppo, e il percorso devia dall’analisi razionale all’astio di chi vuole trovare un capro espiatorio.

    Se lei vuole pensare al M5S come forza incapace di muoversi nel panorama politico, o addirittura come forza "conservatrice", si accomodi. Io non penso così: secondo me il M5S sta facendo quello che aveva promesso: non farsi plasmare dall’idea classica (e distorta) della politica e lottare invece per cambiarla, la politica. La parola finale spetta come sempre agli elettori; alcuni possono inorridire davanti alla difesa di Gino Paoli da parte di Grillo: non è piaciuta neanche a me, soprattutto perché poteva semplicemente astenersi; ma in fondo ha detto solo che è presto per dire che Paoli è colpevole, e che i giornali dovrebbero essere più moderati. Io inorridisco per altre cose... non m’importa molto di Paoli. Ma io e lei siamo diversi, ed è giusto così.

    Cordiali saluti,
    Gottardo

    • Di (---.---.---.25) 3 marzo 2015 13:55

       Il tuo discorso, portato all’estremo, arriverebbe a dire che la democrazia rappresentativa è sbagliata perché soffre di astensionismo e quindi una parte della popolazione decide anche per l’altra che si astiene. Nell’uno e nell’altro caso, mi dispiace per chi si astiene: chi lo fa però, poi non si deve lamentare.

      Il paragone è sballato perché il voto in Italia è un diritto/dovere, mentre la partecipazione al blog di Grillo non è nè un diritto (può escludere chi vuole) né un dovere. E’ il blog di un privato cittadino che cerca di condizionare l’attività parlamentare, potrei aprirne uno identico anche io e anche tu, non ha alcuna legittima istituzionale.

      Anche campata in aria è l’accusa che gli attivisti se ne fregano di coloro che hanno votato M5S ma non sono iscritti al blog. QUALSIASI forza politica porta avanti le proprie idee ragionando dall’interno, non si può fare diversamente. La differenza tra M5S e gli altri è che nel M5S si può partecipare facilmente, basta volerlo.

      Veramente è così per tutti, le tesserazioni sono aperte anche negli altri partiti. La differenza è che i partiti non possono bannarti con la stessa facilità con cui si esclude una voce critica da un blog privato. La possibilità di partecipare alle votazioni del blog di Grillo è risibile, dato che sono aperte ai soli iscritti storici; la validità di quanto votato è ridicola. Facendo un paragone, è come se in condominio di 3000 unità abitative, con un preavviso di 2-3 ore (decidendolo al momento), quattro o cinque condomini si riunissero a casa di uno di essi per stabilire cosa dovrà fare l’amministratore di condominio (l’eletto dal m5s). Immagino che fossi un altro condomino e ti ritrovassi con lavori non autorizzati e non discussi in assemblea condominiale, svolti perché l’han deciso i soliti 4-5, non ti farebbe molto piacere. E non ti consolerebbe sentirti dire che potevi andare anche tu alla riunione privata a casa di chi dà ordini all’amministratore per tre semplici motivi: nessuno ti ha invitato, non hai avuto un preavviso congruo, contesti proprio la legittimità di una riunione tra 4-5 condomini, perché non è quella la sede in cui si decidono le cose. Spero tu riesca a cogliere il senso della metafora, altrimenti non ti stupire se mentre stai a qui a parlare di pd-elle e pd-menoelle Salvini vi frega i voti e rimarrete coi bei sogni di gloria nel cassetto.

      Chi ha votato M5S lo sapeva da prima che non si sarebbero fatti accordi, che il programma è uno, pubblico, e che non ci sono deroghe.

      Guarda che quelle clausole le hai accettate tu che partecipi al blog di Grillo, i votanti del M5S sanno che esiste l’assenza di vincolo di mandato garantita dalla costituzione e non c’è alcun obbligo di aderenza ad un programma politico sancito in alcuna legge dello stato italiano. Ma ovviamente le regole imposte da un privato cittadino hanno rango maggiore delle leggi del nostro stato.

      Riguardo al fatto che il M5S "non stia impedendo letteralmente niente", basta informarsi un po’ per capire che non è così....Lei ha ragione a dire che poco è stato fatto per arginare Renzi.

      Deciditi, perché ti contraddici da solo. L’inciucio PD/PDL è merito vostro in effetti, e fai bene a vantarlo come risultato elettorale.

       L’accusa è che erano FINTE opposizioni; è diverso.

      Si ma sono accuse, ci vogliono le prove. Se si analizzano i fatti e si giudica solo in base a quanto si è impedito, come fate voi con gli altri, allora siete una finta opposizione anche voi, perché non state impedendo niente.

       Ma per cambiare le cose non basta lamentarsi, bisogna partecipare.

      Si, è voi per il momento vi lamentate, poi quando avrete il 51% dei voti parteciperete.

      Il M5S non sta su un piedistallo. Dice sì alle proposte condivisibili, e no a quelle inaccettabili.

      Come avete fatto con Bersani. Avete ascoltato nel merito le proposte e le avete rifiutate nel merito.

      Fino a quando non si capirà questo, saremo condannati ai pasticci che abbiamo visto da troppi anni ormai. Saremo condannati al milione di posti di lavoro che si sono magicamente tramutati in leggi ad personam, o agli "Enrico stai sereno" e i "Berlusconi game over", che si sono tramutati nell’esatto contrario.

      Grazie anche al M5S che ha respinto le non condivisibili proposte di Bersani senza averle neanche ascoltate. Risate a scena aperta.

      Perché per troppa gente è normale sentire la propaganda elettorale, di destra o di sinistra, e pensare "questo sì che dice delle cose giuste". Poi il signor "cose giuste" entra in parlamento e non combina più niente di quello che aveva promesso. Questo si chiama "non essere condannati all’irrilevanza" e ti piace così, a quanto pare.

      Capirai, gli eletti dal M5S non fanno niente di quanto promesso. Però quando avranno il 51% dei voti si attiveranno. Sempre che Salvini non vi faccia sparire prima.
      Sai qual è il problema che non capisci Gottardo? Che in assenza di ideologie i partiti sono contenitori vuoti, dei prodotti, sostituibili. Si vota l’uno o l’altro e conta solo il marketing, il progetto, la struttura formale perché contenuti non ce ne sono o sono aleatori. Il che vuol dire che se si copia il "modello M5S" e lo si migliora eliminando i punti critici (stallo parlamentare), gli elettori passeranno da una scatola vuota all’altra. Perché dovrebbero votare un partito che attuerà il programma il giorno in cui riceverà il 51% dei voti, quando c’è chi promette di allearsi con cani e porci, se necessario, pur di far subito quanto promesso? Salvini sta aggiungendo al modello M5S un elemento nuovo, che ha un certo appeal: un alone di concretezza. Sarà una bufala? Lo dirà il tempo. Però siccome pesca in un elettorato stufo che vuole che le cose cambino, che odia la casta e vuole mandare tutti a casa, secondo te chi avrà i voti? Voi che le promesse le realizzerete a babbo morto o chi promette di mandare tutti a casa subito?

    • Di (---.---.---.24) 3 marzo 2015 16:34

      Secondo me stai partendo per la tengente, nei tuoi paragoni tra M5S, gli altri partiti, un condominio, il diritto/dovere di votare. Solo per ricordarti alcuni fatti, nel PD ci sono state centinaia di espulsioni negli scorsi due anni; il PD è pieno di tessere false; Beppe Grillo in persona cercò di candidarsi alle primarie del PD, anni fa, e fu rifiutato. Molto democratico il PD. Ed è per quello che prima è stata fatta una proposta di legge popolare (350000 firme in tre giorni), e infine il Movimento 5 Stelle. Hai una percezione distorta della realtà.

      Per quanto riguarda Bersani, il rifiuto di appoggiarlo era motivato dalla volontà di non fare alleanze, e solo in seconda istanza sul merito dei suoi punti (scritti su un pezzo di carta da formaggio quando ha capito di avere perso le elezioni - NON PRIMA). Poi su questo punto si è perfino ceduto, sarebbe bastato che Bersani avesse mostrato un po’ di buona volontà nelle elezioni dei presidenti, poteva appoggiare Rodotà, che era perfino un ex PD (e in quei momenti c’erano tanti del PD per strada che volevano Rodotà, e c’erano i grillini A CALMARLI!). Chi tira fuori il discorso di bersani mostra tutta la sua cecità per non dire di peggio.

      Di prove sulle finte opposizioni ce n’è a bizzeffe, dalla bicamerale in avanti, per esempio Violante che si vantava (in parlamento) di "non aver toccato le TV di Berlusconi", mentre l’Italia pagava multe all’Europa per le irregolarità del sistema televisivo. Oppure più volte la mancanza dei votanti di opposizione quando si votavano le porcate come lo scudo fiscale. Non proseguo perché mi sono stufato di perdere tempo.

      L’inciucio PD/PDL c’è stato fin dall’inizio, Renzi sarebbe arrivato comunque e avrebbe spazzato via quel perdente di Bersani esattamente come ha fatto con Letta. Per alcuni risultati del M5S vai a vedere qui:

      http://risultatim5s.it/

      Grazie per la lezione sull’ideologia, il marketing, i "contenitori vuoti" e via dicendo. Se ti scarichi il programma del Movimento noterai che ci sono diversi punti (quindi non è un contenitore vuoto) e noterai che alcuni di questi punti sono già stati realizzati (quindi non serve il 51% per fare qualche cosa). Informati meglio. Saluti, Gottardo

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