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Consumi energetici: quanto abbiamo risparmiato?

SPECIALE MILLUMINODIMENO - Obiettivo raggiunto e superato, almeno per il 2010.

L’Italia ha risparmiato 47.711 GWh, ben 12.000 in più rispetto al target di 35.658 GWh, stabilito sulla base delle indicazioni della Direttiva europea sull’efficienza energetica che ha richiesto agli Stati membri di risparmiare, nel 2010, il 3% dell’energia consumata in media

Secondo i calcoli dell’Enea, 4.625 GWh sono stati risparmiati grazie all’applicazione a livello regionale degli standard minimi di prestazione energetica degli edifici, 970 GWh con le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e 9.457 GWh con la diffusione dei certificati bianchi

Tra gli interventi che hanno maggiormente contribuito al raggiungimento dell’obiettivo troviamo l'installazione di impianti di riscaldamento efficienti nel settore residenziale, l’adozione di standard minimi di prestazione energetica soprattutto negli edifici o impianti del settore terziario (scuole, ospedali…), l’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento, di motori elettrici ad alta efficienza, il recupero di calore nelle industrie e infine il rinnovo eco-sostenibile del parco autoveicoli.

A livello regionale, è soprattutto il nord ad avere i migliori risultati sia in termini di efficienza energetica, sia per quanto riguarda gli investimenti. Su 4.250 GWh risparmiati nel triennio 2007-2009 grazie alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, oltre il 64% è concentrato in quattro regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Soltanto l’1% del risparmio è attribuibile al contributo di Molise, Basilicata, Calabria e Valle d’Aosta. Stessa situazione per gli investimenti: a fronte di 7.520 milioni, oltre il 60% sono concentrati nelle prime quattro regioni.

Per l’Enea i risultati raggiunti sono soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda l’obiettivo di riduzione dei consumi. Molto resta da fare, però, per la realizzazione di un mercato interno dell’efficienza in grado di apportare vantaggi reali a cittadini e imprese, colmando il divario a livello regionale.

(di Laura Pulici)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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