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Quando la Fallaci sfidò il rivoluzionario Gheddafi con un intervista

Questi sono momenti terribili per il popolo libico che vuole liberarsi dalla quarantennale dittatura di Gheddafi. Sarebbero oltre mille i manifestanti uccisi in Libia nel corso delle proteste contro il leader Muammar Gheddafi. E' quanto riferisce l'emittente satellitare al-Arabiya, che cita fonti dell'opposizione.

Inutile ricordare che il Governo Italiano ha fatto accordi vergognosi con la Libia e che le forti lobby come l'ENI e le banche fanno affari miliardari.

E per difendere il loro interessi, alcuni mercenari che sparano alla folla sembra che siano al servizio dell'ENI stessa.

Ma care teste di capra, io mi indigno ancor di più perché dietro questo trattato c’è una vergogna ancor più grande ed è stata voluta dall’Italia e votata anche dall'opposizione che ora con ipocrisia fa finta di indignarsi:

La realizzazione di un sistema di controllo delle frontiere terrestri libiche al fine di combattere il terrorismo, la criminalità organizzata, il traffico di stupefacenti e l’immigrazione clandestina.

Veri e propri respingimenti e mandiamo al massacro centinaia di disperati in Libia. Vengono incarcerati, torturati, donne che vengono violentate e se provano a protestare vengono lasciati tutti a morire nel deserto.


Sperando che Gheddafi si dimetta presto ponendo fine al bagno di sangue, vi lascio questo pezzetto di intervista della Falllaci:

Colonnello, posso farle un’ultima domanda?”
“Sì, ma breve” rispose. “La delegazione iraniana mi aspetta. Devo far liberare quegli ostaggi.”
“Lei crede in Dio?”
“Ovvio che credo in Dio! Perché mi chiede una cosa simile?”
“Perché credevo che Dio fosse lei, colonnello.”
Mi guardò senza capire.

Memorabile finale d’intervista di Oriana Fallaci a Gheddafi in Intervista con il potere.

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