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Promesse elettorali | Renzi e il salario minimo legale a 10 euro l’ora

Intervistato l'8 gennaio dal Quotidiano nazionale, Matteo Renzi estrae dal cilindro l’ennesimo coniglio di questa rutilante campagna elettorale, combattuta a colpi di gratuità, tagli di tasse, bonus, benefit e caramelle alla peyote. La proposta è, ça va sans dire, estemporanea e disorganica, nel senso che manca del fisiologico e naturale completamento di proposte del genere. Oltre a vertere su numeri fuori mercato.

Renzi propone “un salario minimo legale tra i 9 e 10 euro l’ora”. Ottimo proposito, se non fosse che, di solito, un salario minimo tende ad essere introdotto in contesti di contrattazione collettiva molto decentrata, a livello aziendale o settoriale, dove cioè i minimi contrattuali tendono a saltare o a ridursi, ed il suo quantum deve essere calibrato molto attentamente, in modo da non indurre aumenti di disoccupazione o fughe nel sommerso, causati da eccesso di onerosità.

Di solito, il salario minimo tende ad essere fissato in corrispondenza della metà del livello mediano di remunerazione oraria. A questo proposito, è molto utile un grafico su dati Ocse, presentato da Thomas Manfredi:

Salario minimo legale

Da essa si nota che l’ipotetico salario minimo italiano sarebbe tra i più elevati al mondo, in termini di incidenza sul salario mediano, collocandosi su livelli sudamericani, e questo torna certamente utile per la nostra rubrichina pre-elettorale, a partire dal titolo. Da ciò conseguirebbe un rischio altissimo, diciamo la sostanziale certezza, che molte aziende finirebbero fuori mercato, e reagirebbero con licenziamenti o con esternalizzazioni verso il sommerso.

Il problema della proposta è che, se fosse stata correttamente posizionata, il numero risultante sarebbe finito intorno ai 5-6 euro, e Renzi sarebbe stato fucilato sul posto al grido di “affamatore!”. Ecco così la proposta estemporanea, con un numero “realistico” ma al contempo non sostenibile. Una proposta di salario minimo più meditata potrebbe essere utile, ma andrebbe resa coerente con i vincoli di realtà. La solita seccatura.

Non è chiaro se Renzi le pensi da solo o se si tratti di suggerimenti di suoi consiglieri economici. Saremmo inclini a credere alla prima ipotesi. Non si tratta di una proposta delirante, a differenza di molte di quelle che sentiamo in questo periodo, ma di certo appare come qualcosa messa in piedi per avere uno straccio di spin mediatico ed evitare di finire stritolato tra redditi di cittadinanza a 2.000 euro mensili per famigliole felici con due pargoli, abolizione della legge Fornero, azzeramento delle tasse universitarie ed altre amenità.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.4) 9 gennaio 2018 19:00

    Bancarole !! >

    NESSUNO si riesce a spiegare come fa un soggetto, senza particolari titoli e risultando quasi nullatenente, a salire fino ai massimi vertici di una qualche struttura creditizia.

    Come TUTTI sanno che nel rapporto diretto con degli apicali funzionari pubblici (o privati) è essenziale cogliere e “far tesoro” di ogni passaggio (indicazioni, preoccupazioni, suggerimenti, ..) e non serve aspettare di subire delle vere intimidazioni e/o “pressioni”.


    Non ultimo.

    La attendibilità di differenti versioni interlocutorie, fornite da due singoli soggetti, può essere accertata solo mediante oggettivi elementi probatori tipo registrazioni, trascrizioni, ... Ricevere l’invito ad un colloquio in privato può risuonare “insolito” non tanto per luogo e ora quanto per la possibile presenza di sistemi audio-visivi ben occultati.


    NB > Non sono delle Bancarole.

    Meglio diffidare di chi altera valore e significato di Parola e Merito

  • Di GeriSteve (---.---.---.200) 9 gennaio 2018 22:24

    Balle elettorali


    Grazie per la bella e convincente analisi su quel particolare livello di salario, ma io penso che sarebbe piuttosto il caso di andare ad analizzare il livello di stupidità dell’elettorato.

     

    C’è chi promette di abolire la legge Fornero che certamente è stata un furto, ma la cui restituzione costerebbe almeno tre miliardi ma forse molto di più, chi promette di abolire tasse, chi promette salario a tutti...

     

    Se tutti i politici sparano gran balle con promesse irrealizzabili per le quali non ci dicono mai quanto costerebbero e da dove prenderebbero i soldi, significa che loro e i loro consiglieri confidano nella stupidità degli elettori.

     

    Sparare balle così spudoratamente significa fare un calcolo costi - benefici del tipo:

    - se faccio una promessa elettorale scema e irrealizzabile mi perdo il voto di qualche persona intelligente e dotata di spirito critico, ma mi guadagno il voto di quegli scemi che ci credono davvero.

    - siccome le teste pensanti sono poche e invece la mamma degli scemi è sempre incinta, mi conviene sparare balle perchè quelli che ci credono sono più di quelli che ci ridono.

     

    Avranno ragione? Dipende molto dalla popolazione a cui si riferisce l’affermazione.

     

    Se ci si riferisce alla totalità degli italiani io ho la speranza che quel ragionamento sia fallimentare: ormai son tanti gli italiani che non credono più nè ai politici nè a babbo natale.

     

    Se però ci si riferisce ai soli elettori, e cioè se si escludono quelli che non votano perchè sono disgustati, quelli che non possono perchè sono in giro per il mondo a cercare di lavorare... se poi si aggiunge che il ballista non perderà mai il voto di quelli che comunque votano sempre quel partito "perchè loro sono di sinistra/destra",  di quelli che qualunque balla prometta loro votano Tizio perchè lui si è comprato il loro voto o perchè han paura che vinca Caio... temo che quel bel ragionamento possa essere vincente. E quindi che si possa davvero vincere contando balle.

     

    Posso solo sperare di sbagliarmi.

    GeriSteve

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