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Processo Breivik. Un giurato su Facebook: "Merita la pena di morte"

Seconda giornata del processo ad Anders Behring Breivik. L'autore dell'attentato di Oslo e dell'isola di Utoya si è dichiarato “non colpevole”, nonostante abbia detto: “Ho eseguito l'attacco più sofisticato e spettacolare in Europa dalla seconda Guerra mondiale”. Ma non si è fermato qui, ha infatti aggiunto che lo rifarebbe di nuovo.

La testimonianza del killer si sta svolgendo a porte chiuse, senza l'ammissione delle telecamere, ma l'udienza si è aperta con la ricusazione di un giurato, Thomas Indreboe, ed è stata perciò immediatamente sospesa.

Secondo quanto rivelato dal sito internet della rivista norvegese Vepsen, Indreboe, il 23 luglio 2011, ovvero il giorno dopo la strage nella quale hanno perso la vita 77 persone, avrebbe scritto un commento in una discussione su Facebook.

"La pena di morte è l'unica soluzione in questo affare". Il giurato ha pubblicato il suo commento sotto pseudonimo, ma il giornale è riuscito a risalire al suo nome, tramite l'indirizzo e-mail e la foto del profilo Facebook dell'uomo.

Thomas Indreboe è uno dei due “lay judge”, ovvero uno dei membri non togati che assistono i giudici professionisti durante i processi, e pare abbia ammesso di aver scritto quella frase. Per questa ragione, il giudice Wenche Elizabeth Arntzen ha ora chiesto una pausa nel procedimento per stabilire se sia il caso di sostituire il giurato o meno. Esistono infatti delle regole di ammissibilità molto severe per i giudici in un processo e, se questa informazione fosse stata nota prima di avviare il processo, probabilmente i giudici non avrebbero approvato.

Ora si dovrà solamente accertare che Indreboe abbia realmente scritto che Breivik meritava la pena di morte per il massacro da lui compiuto e, in tal caso, la pensionata Anne Elisabeth Wisløff è pronta a subentrare al suo posto. Gli altri giudici esigerebbero infatti le sue dimissioni, in quanto, con queste affermazioni, non può in alcuna maniera essere assicurata la sua imparzialità durante il processo.

La frase scritta da Indreboe è inoltre una dichiarazione piuttosto forte per un Paese come la Norvegia, nel quale non è prevista la pena di morte e Breivik non rischia più di 21 anni di carcere.

Nel frattempo, il killer norvegese, anche oggi, è arrivato tranquillo in aula con un sorriso stampato sulle labbra, prima di ripetere il saluto nazista con il pugno destro alzato che aveva già fatto nella giornata di ieri.

Ecco il video:

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