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 Home page > Tribuna Libera > Pressione fiscale e decrescita infelice

Pressione fiscale e decrescita infelice

E' in atto da tempo una improvvida campagna di terrorismo fiscale, la caccia agli evasori, caccia che avrà sicuramente l'effetto di indurre alla chiusura molte PMI, le piccole e medie aziende superstiti.

 

  Le altre sono fuggite all'estero, hanno delocalizzato o hanno chiuso i battenti. La chiusura di un'azienda trasforma il personale da lavoratore e quindi contribuente, in disoccupato. Un peso per lo Stato. I politici creano i poveri e poi si inventano i redditi di cittadinanza, elemosine per procurarsi consensi.

  La logica conseguenza, della caccia all'evasore, sarà la sicura diminuzione delle previsioni di crescita, peraltro miserevoli, dell'ordine di zero virgola per cento di cui si vanta il governo.

 L'economia di un paese che non disponga di pozzi di petrolio o miniere d'oro, si basa sul lavoro dei cittadini, sulla produzione di beni, sul PIL , Prodotto Interno Lordo.

 Le aziende italiane, quelle rimaste, sono in partenza svantaggiate da una serie di fattori che qui elenchiamo: in primo luogo il costo dell'energia elettrica, il più elevato fra tutti i paesi della UE in conseguenza dello scellerato referendum del 2011 che ci fece chiudere le cinque centrali nucleari già costruite, unico paese in Europa che ne vede all'opera ben 189 e altre in costruzione.

 A fronte degli ipotetici rischi di una centrale nucleare, abbiamo ottenuto la immediata fuga all'estero o la chiusura, della maggior parte delle nostre imprese, compresa la intera, gloriosa, industria dell'automobile. Abbiamo barattato un rischio ipotetico, peraltro insito in ogni attività, a fronte di una crisi economica certa, immediata, alla miseria. Il mondo d'oggi si muove grazie all'elettricità. Noi la acquistiamo, dai paesi che la producono con il nucleare. Le centrali alternative, eolico o solare, che tra l'altro deturpano il paesaggio danneggiando il turismo, non possono soddisfare l'intera necessità delle nostre industrie.

 Sarebbe inoltre indispensabile uniformare la pressione fiscale fra tutti i paesi della UE. Tale misura, se attuata, tra gli indubbi importanti benefici per le nostre industrie, limiterebbe il problema della evasione fiscale a livelli sopportabili, fisiologici.

 Molto opportunamente si è levato il grido di allarme di Vincenzo Boccia presidente di Confindustria; “Patto di crescita e stabilità, non vice versa”

  Le imprese italiane sono le più tartassate in Europa e più in generale nel resto del mondo. E' quanto emerge dal rapporto “ Paying Taxes 2020.

  Il carico fiscale sulle nostre imprese è pari al 59,1 per cento dei profitti commerciali.

 Ma, c'è dell'altro: il costo delle infrastrutture obsolete, a rischio di crolli, inadeguate, costose per gli utenti, il costo dei carburanti, dei servizi, delle assicurazioni, il costo e la lentezza di risposta della burocrazia, la inettitudine della macchina giudiziaria che è valsa al nostro paese una procedura di infrazione per la eccessiva durata dei processi, sono tutti ostacoli alla produzione, alla crescita.

 Nell'immediato dopo guerra, un illuminato politico e sindacalista, alludendo al programma di ricostruzione dalle macerie, ebbe a dire: “ Prima le fabbriche, poi le case”

 I celebrati sedicenti economisti, le grandi firme dei mezzi di informazione, in sostanza anziché occuparsi di politica, quindi di economia, parlano dei politici, di sé stessi, si azzuffano fra di loro.

 Dilettanti allo sbaraglio o personaggi in mala fede, occupati a rapinare i cittadini e a rimpinguare i loro ricchi portafogli?

Foto: Pixabay

Commenti all'articolo

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 7 dicembre 2019 10:37
    Enzo Salvà

    Caro Signore, sarebbe bello che tutto fosse come lo descrive, temo che abbia tralasciato parecchio:

    l’evasione fiscale è una zecca che succhia il sangue di tutti coloro che non evadono, crea proprio i problemi da Lei evidenziati ed anche di più, mi riferisco ai servizi.

    Chi paga le tasse tiene in piedi questo Paese, chi le evade vive meglio, pretende gli stessi servizi, anzi, apparendo più povero ne avrà anche sostegno sociale dai cittadini fessi che le pagano, ma, considerato che Lei vede molto l’economia ma forse non ha mai posseduto un’azienda:

    l’evasione fiscale ammazza le aziende che le tasse le pagano: chi evade le tasse si può permettere di fare facile concorrenza a chi è onesto.

    L’eccessiva tassazione viene al secondo posto.

    Come mai ci troviamo in queste condizioni se l’evasione fiscale “è solo” di 100 miliardi l’anno da non si sa bene quanti anni? (Direi che ne sento parlare da quando si fece la legge sull’IVA: 1972).

    Oggi i debiti degli italiani – lo Stato – anche di coloro che pagano queste tasse troppo elevate, non consentono più alcun tipo di manovra ,…. che si fa? Andiamo avanti con la svendita di beni dello Stato che sono nostri e dei nostri padri che li hanno costruiti? Sempre più precari? Sempre meno diritti al cittadino? Abbassiamo le tasse perché di conseguenza ….. forse, tutti le pagheranno? Ma porca quella puttana miseria: chi ha evaso mi deve tornare i soldi e poi con quelli abbasso le tasse ai cittadini leali che si sono fatti un mazzo così…..! Questo è il principio, chi ruba restituisca il maltolto, applicarlo ora senza fare danni? Un rebus.

    Adesso dovranno per forza tornare sulla bocca di tutti:

    “Pagare tutti per pagare meno” “Lavorare meno per lavorare tutti”

    E se non è il popolo a volerlo fortemente, allora ci sarà poco da lamentarci.

    Infine: sulle Centrali nucleari in costruzione, qui un vecchio articolo

    Lei crede davvero che qualche centrale nucleare risolva il problema? E con quali soldi considerato che costano miliardi, che il loro funzionamento e manutenzione costano miliardi, che le scorie con centrali chiuse da decenni non sappiamo deve metterle, che “smontare” una centrale nucleare a fine ciclo è un’operazione miliardaria e lunga: piccolo esempio la Centrale Nucleare di Caorso iniziata nel 1970 ha cominciato a produrre nel 1981, fermata nel 1986, deciso lo smantellamento nel 1990, è ancora lì. (piccolo articolo a conferma).(e non parlo dei miliardi e morti che costa ogni incidente)

    Da 40 anni Scienziati, gli Ambientalisti ed i Partiti Verdi avvisano che serve un cambio: pochi anni di veri investimenti hanno prodotto un mare di risorse tecnologiche che hanno portato le energie rinnovabili a fare concorrenza di costo alle vecchie produzioni. Investimenti, bonus fiscali, volontà politica sono ancora troppo poco decisi, è di nuovo il popolo a dover pretendere e dare la spinta ai politici per continuare. (Oltre al fatto che si produce assolutamente troppo ed almeno in occidente siamo pieni di roba invenduta: a cosa crede che servano gli sconti tutto l’anno?)

    Scusate lo sfogo,

    Un Saluto

    Es.

    • Di Cesarezac (---.---.---.74) 20 dicembre 2019 22:31
      Cesarezac

      Enzo Salvà,

      Lei si riferisce all’evasione fiscale in genere. Tutto giusto ciò che afferma, sennonché se avesse letto il mio articolo con un minimo di attenzione avrebbe dovuto capire che io mi riferisco espressamente ed esclusivamente alla pressione fiscale in vigore nel nostro Paese.

      Quando la pressione fiscale supera ogni limite di decenza, quando va ben oltre la capacità contributiva del cittadino o dell’imprenditore, siamo in presenza di una rapina di Stato. 

      Quanto alle centrali nucleari, in Europa un solo paese ha detto no, il nostro.

      Gli italiani sono il popolo più intelligente d’Europa o il più stupido? decida Lei.

    • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 21 dicembre 2019 10:32
      Enzo Salvà

      Io mi riferisco proprio a questo Paese e ritengo che l’eccessiva pressione fiscale sia dovuta espressamente a oltre 100 miliardi di evasione, si tratta di aritmetica:

      deficit 2018 - 35 miliardi 

      evasione fisc. 100 miliardi

      Ne consegue che senza evasione avremmo un AVANZO di 65 miliardi. Tante conseguenze positive. Se con un avanzo simile il politico governante pro tempore non abbassasse le tasse durerebbe, giustamente, assai poco. Da incassare, di miliardi vecchi, ne giacciono oltre 1000 (mille) miliardi. 

      Ora: se in questo Paese vogliamo servizi, strutture, infrastrutture, manutenzioni, welfare state in generale, servono i piccioli: chi ci mette i piccioli se non gli italiani? e tramite cosa si mettono i piccioli? altra domanda: chi o cosa è lo STATO ITALIANO, secondo Lei?

      Stupidi o intelligenti?: IL POPOLO si esprime e si formano una maggioranza ed una minoranza. Secondo Lei siamo i più stupidi ma oggi le nuove centrali arrancano per mancanza di finanziamenti, la Germania ha già deciso la chiusura di tutte le sue: quanto meno ci siamo risparmiati, in parte, i costi ed i casotti della gestione post operativa e smaltimento rifiuti (decommisioning).

      Anche senza nucleare siamo ai primi posti nelle classifiche mondiali delle potenze economiche. (e mancano sempre 1000 miliardi o, se preferisce, alcuni di noi si sono abbassati le tasse di 1000 miliardi. A voler scherzare ci sarebbe da dire che la pressione fiscale effettiva è minore e, con molto buonismo, calcolata sul buon cuore del contribuente evasore).

      Comunque io ho letto attentamente il suo articolo, Lei assai meno il mio commento. 

      Un Saluto

      Es.

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