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 Home page > Attualità > Cronaca > Precisazioni sulla morte di Giuseppe Gatì

Precisazioni sulla morte di Giuseppe Gatì


"Giuseppe Gatì aveva 22 anni, lavorava nell’azienda del padre che produce formaggi di capra, non studiava all’Università. E’ stato vittima di un incidente sul lavoro, nell’ovile di uno dei suoi fornitori nelle campagne di Naro (Ag) e non nell’azienda del padre com’è stato scritto più volte.

La causa della morte è stata una scarica elettrica proveniente dalla vasca refrigerante del latte: aprendo il rubinetto per versare il latte negli appositi contenitori è rimasto folgorato. Sembra che fosse completamente solo. Solitamente quando Giuseppe andava presso quel fornitore, lo stesso si trovava al pascolo. E’ stato ritrovato da un uomo che porta il fieno in quell’ovile, il quale ha chiamato i soccorsi e il proprietario dell’ovile. All’arrivo dell’ambulanza i medici hanno provato a rianimarlo, ma ormai non c’era niente da fare. L’inchiesta è ancora in corso, ma non ci sono elementi che smentiscono l’ipotesi dell’incidente. E’ stato formulato il capo di accusa di omicidio colposo nei confronti del proprietario dell’ovile.

Avendo chiarito tutto questo chiediamo di correggere tutte le inesattezze riportate. Preghiamo anche, per l’ennesima volta, di porre fine a illazioni di qualsiasi genere poiché non fanno bene né a noi amici che ogni giorno le leggiamo, né alla famiglia e non sono di aiuto a nessuno.

Il blog di Giuseppe è direttamente gestito dalle persone più vicine a lui, sotto il controllo della famiglia. Tutte le notizie riguardanti l’accaduto che saranno pubblicate nel blog saranno le uniche ad essere attendibili. Presto pubblicheremo tutti gli articoli di Giuseppe non presenti nel blog.



I progetti di Giuseppe, le sue idee, i suoi valori e il suo impegno saranno portati avanti nel miglior modo possibile. Anche se adesso il dolore per la sua perdita ha offuscato le nostre menti, cercheremo di riacquistare la lucidità per continuare ciò che Giuseppe aveva appena cominciato.

Ringraziamo tutti per il sostegno e ci auguriamo che le promesse di impegno e di lotta che leggiamo ogni giorno sulle varie pagine dedicate a Giuseppe non rimangano solo parole.

Questa è la nostra terra e noi la difendiamo. E voi?

Gli amici di Giuseppe
(Alessia Schembri e Alice Rizio)

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.249) 11 febbraio 2009 03:31

    incidente dicono...io ricordo solo che qualcuno poco più di un mese fà lo minacciò...perchè si era messo contro un’onorevole...."il volgare sgarbi"...non conoscevo Giuseppe ma lo stimo...e la sua rabbia non può che sommarsi alla mia...non rendiamo inutile la sua morte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Di cristiana (---.---.---.65) 1 marzo 2009 09:31

     Scusate, anch’io mi reputo amica di Gatì, perche’ dite: "Preghiamo anche, per l’ennesima volta, di porre fine a illazioni di qualsiasi genere poiché non fanno bene né a noi amici che ogni giorno le leggiamo, né alla famiglia e non sono di aiuto a nessuno". ?Non è lecito avanzare dei sospetti sulla morte di Giuseppe? Perche’ parlate di illazioni, voi conoscete la verita’? Perchè pensate che sia arbitrario immaginare che qualcuno abbia potuto manomettere i fili per fare fuori una persona scomoda?Sapete che ci sono giornalisti che per il solo uso della parola, vivono sotto scorta ,ne sono esempio Saviano e Lirio Abbate.Qualcuno ha paragonato il lavoro del cronista di mafia a quello dell’inviato di guerra.Che fine hanno fatto Mauro de Mauro, Peppino Impastato,Mario Francese, Giuseppe Fava, Peppe Alfano, Mauro Rostagno... Sono tutte illazioni? E’ dai sospetti che iniziano sempre le indagini della magistratura e io non ho fiducia in voi, che ci chiedete di porre fine. La "verita’" che scrivi è stata dichiarata da un magistrato?

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